15.

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Chloe non poteva continuare a negare a sé stessa che quella sera, a cena, aveva ardentemente sperato che quel ragazzo dall'altra parte della stanza le rivolgesse anche il più rapido degli sguardi.
Da quel momento in biblioteca, ella non faceva che ricordare le sue parole. Ancora una volta, però, voleva convincersi che quelle attenzioni non le fossero piaciute.

A me non servono i suoi complimenti, non servono le sue attenzioni. Come ha detto la mamma, io dovevo solo scusarmi con lui.
E l'ho fatto.
Ora le nostre strade devono assolutamente dividersi.
..
...
....
Devono per forza?
Si tormentava lei.

-Hai proprio una cotta.- rise Hermione sedendosi accanto a Chloe, sul suo letto.

-Te ne sei accorta?- sospirò Chloe.

-Lo stai ammettendo?-

-Non faccio che ripetermi che non é così, ma mi sento come una quindicenne che ripensa per ore ed ore al momento in cui la sua cotta ha incrociato il suo sguardo.- sbuffò Chloe, facendosi scivolare con la schiena sul morbido materasso fissando il soffitto.

-Io sarei immensamente felice se tu dovessi scoprire ciò che desideri ma..- iniziò Hermione.

-Ma cosa? Io non lo desidero!- si affrettò a dire Chloe con estremo imbarazzo.

-Non abbassare mai la guardia, Chloe.- terminò la bruna.

-Non mi sono rammollita, é solo un momento di debolezza a causa della rottura con Nicholas.- esordì Chloe, affacciandosi alla finestra della loro stanza.

-Ti ha più scritto?-

-No, non lo ha fatto. Ma mi piacerebbe sapere come sta.-
Sospirò profondamente Chloe osservando il panorama fuori dalla finestra.
Magari se gli scrivessi una lettera di scuse potrebbe perdonarmi e magari calmarsi.

-Herm.- disse Chloe senza voltare lo sguardo.

-Sì?-

-Sarebbe un errore se scrivessi a Nick una lettera per scusarmi e..magari non fargli riservare del rancore nei miei confronti?- chiese titubante Chloe.

-Penso che sarebbe un'ottima idea.- sorrise Hermione.

-Allora vado.- sorrise Chloe, schizzano via dal cornicione della finestra.

-Ma dove vai adesso?! Mancano cinque minuti al coprifuoco! Se ti beccano finirai in punizione.-

-Se mi beccano.- rise maliziosa Chloe prima di dissolversi dalla Sala Comune Grifondoro.
Avrebbe dovuto raggiungere la guferia prima che suonassero le campane del coprifuoco.
Allo scoccare delle 22:00 i Caposcuola iniziavano il controllo scrupoloso di tutti i corridoi e stanze per accertarsi che nessuno studente fosse fuori dal letto.
Chloe corse all'impazzata dalla Torre Grifondoro sino al Cortile della Torre dell'Orologio. Mentre correva, si voltò più volte per verificare che nessuno l'avesse vista o la stesse seguendo.
Prima ovviamente di schiantarsi e cadere sul pavimento.

-Blake che cosa fai a quest'ora, fuori dal tuo dormitorio?- chiese una voce a lei familiare.
L'urto della sua caduta aveva confuso le idee alla Grifondoro, ella si scostò i capelli dal volto e alzò lo sguardo per focalizzare la figura di Draco Malfoy.

-E tu cosa ci fai a quest'ora fuori dal tuo dormitorio?- chiese lei, rialzandosi.

-Io non sono mai stato beccato. Tu, invece, si direbbe che non riesci a nasconderti neanche da me, figuriamoci dai Caposcuola.- disse lui sorridendo divertito.

-Se sapessi che tu mi stia seguendo, sarei brava a nascondermi anche da te.- disse lei, alzando un sopracciglio.

-Dove stavi andando così di corsa?-

The most beautiful eyes || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora