Chapter 16.

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Pov. Elena
La mattina passò tra una freccia scagliata malissimo e un'occhiata imbarazzata a Jack. A fine lezione ero abbastanza stanca, tirare con l'arco era faticoso, ma molto divertente e, stando a ciò che sostenevano i due ragazzi, non me le cavavo troppo male per essere la prima volta. Ci avviammo insieme in pagoda, poi notammo un gruppetto di persone che guardava qualcosa e degli schiamazzi intorno. Ci avvicinammo incuriositi, poi tutto la curiosità si trasformò in panico. C'era Joaquin, il figlio di Afrodite, a terra, che stava soffocando. Chirone arrivò lì correndo. Quando mise due dita sul suo collo, la sua espressione si fece cupa e triste. Non poteva essere veramente morto.
"Cicuta. Deve averla scambiata per insalata e averla usata per uno degli infusi di Afrodite." Il suo sguardo si posò su di me, poi la sua espressione cambiò drasticamente: si fece speranzoso e fiducioso. Sapevo cosa avesse intenzione di farmi fare e il panico aumentò.
"Vieni Elena, lo puoi salvare." Mi feci avanti tentennante, poi appoggiai una mano sul suo petto e una per terra. Chiusi gli occhi e mi concentrai, immaginando di tirare fuori dal suo corpo la morte. Riaprii gli occhi, sentendo il suo cuore ricominciare a battere sotto il suo petto. Dopo poco riaprì anche lui gli occhi. Mi guardò stranito. Mi alzai e andai nella mia capanna. Mi sdraiai, sentendomi improvvisamente stanca. Crollai, sognando mio padre che mi diceva che mi avrebbe addestrata personalmente. In parte ero felice che qualcuno che conoscesse davvero i miei poteri mi potesse aiutare a controllarmi, ma dall'altra ero terrorizzata all'idea di passare tre mesi interi negli inferi con un dio che mi avrebbe potuta uccidere solo perché si era alzato male.
Mi svegliai, ma la stanchezza era ancora presente. Nonostante ciò mi alzai e mi spostai sull'altalena.
Sentii gli zoccoli di Chirone entrare nella capanna.
"Sei molto più potente di quanto pensassi. Capisco perché tuo padre ti voglia con se a palazzo, solo non capisco se lo faccia per un tornaconto personale."
"So solo che sono sfinita."
"È normale, hai usato da sola i tuoi poteri per la prima volta. Alcuni svengono, ad altri inizia a sanguinare il naso." Mi guardò con fare comprensivo, poi aggiunse posando una mano sulla mia spalla:
"Dovrai imparare a controllarti se vorrai vivere con tuo padre."


Scusatemi se il capitolo è corto, ma sono passata dal non fare quasi nulla allo studiare per ore e ore il pomeriggio, sicuramente aggiornerò molto la domenica, ma non uccidetemi se qualche giorno salterò nel postare capitoli.
Grazie mille per le visualizzazioni e per le stelline💚

L'ultima figlia di AdeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora