7. Benvenuta A Casa

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!!!D'ora in poi continuerò al passato!!!

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Più mi avvicinavo a destinazione, più l'ansia e l'eccitazione aumentavano.

Lo dicevo anche io stessa, stavo diventato ingestibile.

Solo quando finalmente misi piede fuori dall'aeroporto di Los Angeles parte delle emozioni svanirono, o almeno finché non realizzai che di lì a momenti avrei incontrato Payton.

Prima che partissi, mi aveva lasciato un messaggio con scritto "ti aspetto all'aeroporto. Sono impaziente di vederti."

E dopo aver attraversato tutti gli Stati Uniti, era arrivato il momento.

Stavo per controllare i messaggi, quando due mani mi si posarono sugli occhi e un profumo fin troppo familiare mi invase.

"ben arrivata, piccola" disse avvicinando le labbra al mio orecchio.

E che arrivo, signore.

Senza aspettare, staccai le sue mani, ancora appoggiate sui miei occhi e mi girai stringendolo in un abbraccio e appoggiando la testa sul suo petto.

"mi sei mancata tantissimo" sentii vibrare il suo petto mentre pronunciava quelle parole.

"anche tu Payt" mi persi ad ascoltare il suo battito, leggermente accelerato.

Mi staccai dall'abbraccio e lo guardai negli occhi perdendomici poco dopo. C'eravamo solo noi, tutto iniziò a farsi sfocato e l'unica figura che riuscivo a riconoscere era la sua.

Le sue mani ancora appoggiate sulla vita non accennavano a volersi spostare e così, approfittando, allacciai le braccia dietro il suo collo, diminuendo ancora di più lo spazio che ci separava.

Fremevo dalla voglia e il desiderio di baciarlo, e per quanto vidi nei suoi occhi, pensai fosse lo stesso.

"baciami" sussurrai senza pensare.

"non aspettavo altro" disse con un sorrisetto furbo e subito mi accontentò.

Ci staccammo solo quando non avevamo più fiato.

Sollevai gli angoli della bocca verso l'altro, in un sorriso, un gesto spontaneo che non mi sorprese affatto,succedeva spesso con lui nei dintorni.

Purtroppo la felicità non durò a lungo, non appena mi comunicò che non sarebbe potuto venire con me alla Hype House.

"mi è arrivato un messaggio da Anthony, devo andare da loro. Ma ti prometto che tornerò stasera, e per la tua facilità porterò anche lui" mi promise, e il malumore pian piano già se ne stava andando.

Annuì a malincuore e mi rassegnai all'idea di dover andare da sola nella mia nuova momentanea casa.

Lo salutai, ed entrai nel taxi e diedi l'indirizzo all'autista.

Con la testa appoggiata contro il finestrino lo guardai un'ultima volta e lo vidi sussurrare un 'ti amo' che ricambiai subito.

Dopo una ventina di minuti, niente in confronto al viaggio che avevo fatto, arrivai davanti ad un enorme e bellissima casa.

"benvenuta a casa" dissi a me stessa, mentre scendevo dall'auto e afferrai o la valigia.

L'eccitazione prese di nuovo posto nel mio corpo. Già immaginavo le facce dei ragazzi alla mia vista.

Arrivai davanti alla porta e suonai il campanello, in attesa che qualcuno aprisse.

Poco dopo la porta venne spalancata, rivelando una figura slanciata.

"chi sei?" chiese il ragazzo che mi ritrovai davanti, con poca gentilezza ed altrettanta voglia di vivere.

Io e lui non saremmo andati di certo d'accordo, lo avevo già capito.

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Scusate se non ho pubblicato in questi ultimi giorni, mi dispiace tanto🥺
Scusate anche per il breve capitolo, ma ho deciso di dividerlo per lasciare l'incontro di Katie con i ragazzi nel prossimo (non odiatemi)
Spero non vi dia fastidio se ho deciso di cambiare il tempo.

Chi sarà mai il ragazzo che ha aperto la porta alla nostra Katie?

Love u❤️

𝓼𝓰𝓾𝓪𝓻𝓭𝓲 𝓭𝓲𝓼𝓽𝓪𝓷𝓽𝓲 𝟐 | Payton Moormeier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora