00:00 o'clock [ɴᴀᴍᴊɪɴ]

𝐂𝐚𝐩. 𝟏𝟒

Seojoon, parcheggiando «Uff è stato stancante rimanere in coda così a lungo dopo la pecora, vero ragazzi?» si girò in direzione dei sedili posteriori ma non ricevette risposta dai due amici. Si erano probabilmente appisolati grazie alle canzoni dei cigarettes after sex che a Seojoon piacciono tanto, aveva messo infatti in riproduzione il loro ultimo album mentre attendeva che la fila si muovesse.

Era una bella giornata, o meglio, per persone come Kim Namjoon lo era, cielo nuvoloso e aria fredda, l'umidità invece non era di suo gradimento. Seokjin avrebbe preferito una giornata calda e un "cielo a pecorelle". A Seojoon sarebbe andata più a genio una mattinata nebbiosa e fredda.

Seojoon «Ah.. state dormendo... questo significa che ho parlato a vuoto per chissà quanto tempo! Forse parlo troppo? Nah.. do per scontato che qualcuno mi ascolti, ecco..» toccandosi la testa «Ugh, dovrei anche evitare di pensare ad alta voce»
Seojoon prendette il suo borsone, ne trasse fuori il telefono e fece una foto ai due ragazzi.
Erano carinamente aggrappati l'un l'altro.

Seojoon, scuotendo Seokjin «Jin, Jin svegliati»
Seokjin, socchiudendo gli occhi «Joon.. ho sognato una cosa strana» parlava ancora con voce roca
Seojoon «Shh, non voglio saperlo. Piuttosto, muovi il culo. Siamo arrivati»
Seokjin «Okay capo» ma girando il capo verso destra notò la testa di Namjoon poggiata sulla sua spalla «E lui...» osservandolo attentamente «Non mi dispiace affatto»
Seojoon «Meno froci, più lavoro» tirando una leggera manata sulla fronte di Namjoon «IN PIEDI NAMJOON»
Namjoon, svegliandosi di soprassalto «Porco♡♡ sei un coglione e rimarrai sempre tale» massaggiandosi il punto colpito
Seokjin, scioccato «Aish deficiente, non si bestemmia» e offeso scese dalla macchina
Namjoon «Ma che gli prende..»
Seojoon «Non ha tutti i torti, ora alzati e iniziamo su» tendendo una mano all'amico

12:06

Seokjin, detergendo i vetri «Mi manca solo la cucina, e poi ho finito la mia parte»
Namjoon, mentre rimetteva i cuscini puliti alle poltrone «Tranquillo faccio i-»
Seokjin «NON TI DEVI NEMMENO PERMETTERE»
Namjoon «Ah.... scusa, ma perché ci tieni tanto?»
Seokjin, sospirando «C'è ancora tanto che non sai su di me. Non c'è posto al mondo che io ami più della cucina. Non importa dove si trovi, come sia fatta: purchè sia una cucina, un posto in cui si fa da mangiare, io sto bene...» e poi guardò Namjoon con una strana espressione, come se stesse aspettando che l'altro cogliesse al volo la citazione, sapeva che aveva letto quel libro. Lo portava nello zaino tutti i giorni il mese scorso, lo leggeva di nascosto la maggior parte delle volte.

Namjoon, ghignando «Stai cercando di impressionarmi Seokjin?
Seokjin «Pf, cosa te lo fa pensare»
Namjoon «... il tuo sguardo»
Seokjin «Hai delle strane abilità mh» facendo finta di nulla e tornando ai suoi vetri
Namjoon, distogliendo lo sguardo «È la mia frase preferita del mio libro preferito»
Seokjin, raggelò, ci aveva preso «Wow.. comunque a me piace mangiare»
Namjoon, ridendo «Ah beh si era capito»
Poi calò nuovamente il silenzio

Seojoon, scendendo dal piano superiore «Io ho finito sopra, qui cosa manca?»
Namjoon «Solo la cucina»
Seokjin «Che farò esclusivamente io»
Namjoon, terminando il suo lavoro «È tutta tua»
Seokjin, avviandosi alla cucina «Ci penso io. Però la mettiamo un po' di musica? Non mi piace fare le pulizie in silenzio»

Seojoon «Sai a lui piace molto cantare» a Namjoon
Namjoon «Davvero? Cosa canti?» a Seokjin
Seokjin «Tutto tranne rap»
Namjoon «Allora io sarò il rapper e tu il vocalist, possiamo guadagnare» pensandoci su
Seojoon «Ahh solo a come fare carriera pensi! Sei una cosaccia... posso essere il vostro manager»
Seokjin «Devo dire che non è una cattiva idea, facciamo una prova» intento a pulire il piano cucina
Seojoon «Propongo winter flower»
Namjoon «Ma è cantata da una ragazza»
Seokjin «Tranquillo posso farla» ribattendo subito «È molto bella quella canzone»

*per intendere, è la canzone di Younha nella quale ha preso parte pure lo stesso Namjoon

Seojoon, facendo partire la canzone da YouTube «Prego»
Seokjin, imbarazzato «Non guardatemi, giratevi entrambi» con le orecchie e il collo rossi

Seokjin iniziò a cantare la canzone regolarmente nonostante il tremolio delle proprie corde vocali all'inizio. Namjoon decise allora di avviare una registrazione senza farsi notare.
Seojoon non aveva un'espressione stupita, eppure il ragazzo stava rivelando un talento inumano nel canto, la stabilità della voce e le note alte raggiunte con così tanta sicurezza avevano provocato i brividi a Namjoon. Ma soprattutto, l'emozione con la quale stava cantanto ancora il primo ritornello faceva rabbrividire, faceva riflettere, faceva disperdere i propri pensieri, qualunque essi fossero; la voce di quel ragazzo era ipnotica.

Arrivata la parte rap Namjoon si voltò e guardò dritto negli occhi l'altro, come se volesse trasmettergli il significato del testo della canzone. Seokjin non si girò però dall'altra parte, sostenne con serietà e stupore lo sguardo intenso del minore.
Era una strana atmosfera, improvvisamente cantare la canzone era un aspetto secondario, anzi, passava per colonna sonora della scena.
Seokjin non si imbarazzò, lo sguardo ricevuto da Namjoon lo rassicurava e non infondeva in lui paura o ansia; lui non cantava di fronte agli altri per paura dei giudizi sulla sua voce fin troppo acuta per un ragazzo della sua età e della sua stazza. Solo Seojoon e qualcun altro il cui giudizio non lo intimoriva avevano avuto l'onore di ascoltare la sua splendida voce.

Namjoon si aggiungeva alla lista di Seokjin di: persone con le quali poter mostrare le mie passioni

Passioni per intendere:
1) canto 2) cucina 3) animali 4) videogame

Finita la performance dei due ragazzi Seojoon esordì con un sonoro applauso, e inaspettatamente Seokjin fece l'incontro a Namjoon pensando di abbracciarlo, ma cambiando idea all'ultimo, decidendo di limitarsi ad un cinque.

Ah, quinta passione: omosessualità

Non era una lista di passioni, ma di segreti, o magari semplici caratteristiche di sè che, essendo introverso, non avrebbe mostrato al primo che passa.

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