𝑂𝑛𝑙𝑦 𝑌𝑜𝑢...

Capitolo 1

Erano le sette di mattina quando d'un tratto in camera irrompe mia madre gridandomi di svegliarmi. In un primo momento, non capisco tutta questa agitazione, era domenica, non dovevo andare a scuola..fino a quando non mi alzai di soprassalto dal letto ricordandomi che oggi sarei dovuta partire con i miei a New York.
Di fretta e furia mi alzai dal letto, andai in bagno e mi lavai la faccia e i denti, mi misi giusto un filo di mascara dato che non sono una che si trucca pesantemente, ci tengo molto al mio viso. Mi misi dei jeans aderenti con una felpa rossa e le mie adorate Fila.
Ritornai in stanza per preparare subito la valigia. Mi ero proprio scordata di farla ieri sera, così misi tutto ciò che poteva entrare in valigia come magliette, vestiti e pantaloni per poi scendere giù in cucina, presi al volo un cornetto alla crema e un bicchiere di succo ACE. Andai in salotto e notai che i miei mi stavano aspettando spazzientini, così raggiunsimo la macchina e partimmo per andare all'aeroporto di Roma. Mi misi le cuffiette per ascoltare un po di musica dato che ci sarebbe voluta una buona mezz'oretta.
Dopo un po mi accorsi che eravamo arrivati, scesimo dalla macchina, fecimo i check-in e salimmo sull'aereo. Sinceramente non mi sono mai piaciuti gli aerei, ho una tremenda paura. Prima che parta l'aereo, mi misi la cintura, cuffie e provai ad addormentarmi così magari in questo modo non avrei sentito la sensazione dell'aereo mentre decollava.
Ovviamente mi addormentai in un batter d'occhio, dato che sta notte avevo dormito davvero poco e anche perché mi son svegliata anche presto.

Dopo 9 ore..

Sono forse le 18.00 quando mi sentí scuotere da qualcosa, aprí i miei occhietti azzurri e notai che era mia madre a svegliarmi, avvisandomi che eravamo appena atterati. Così scesimo, e mio padre chiamó un taxy. Questo non tardó ad arrivare che ci portó subito alla nostra nuova casa. Sinceramente non l'ho ancora vista, ma conoscendo i gusti di mia madre sarà sicuramente stupenda. Infatti non appena arriviamo vedo una bellissima casa a due piani con un giardino davanti. Non presi neanche la valigia che mi catapultai dentro.. Rimasi incantata all'interno dai bellissimi mobili e arredi moderni. È proprio il tipo di casa che piacerebbe a me, con le pareti rosso bordeaux e intravidi che sul piano superiore il pavimento fosse addirittura in moquette beige. Mi affrettai così a salire sopra per trovare la mia stanza. Aprí la prima porta e vi trovai il bagno, con una doccia e un enorme vasca che oggi stesso sicuramente avrei usato. Chiusi la porta, finché non ne aprí un altra, trovandovi finalmente la mia stanza.
È stupenda, già solo a vedere il bellissimo e immenso letto da una piazza e mezza, per non parlare della grande finestra con sotto un cassettone che potrei trasformarlo a divanetto con qualche cuscino così da diventare il mio posto da lettura.
Noto anche che vi è una cabina armadio piccola, ma di certo mi basta per il mio poco guardaroba.
D'un tratto entró in stanza mio padre con la valigia, avvisandomi che tra 10 min si ceneva per poi andarsene.
Così decisi di andare a farmi una doccia, essendo che stavo decisamente puzzando come un maiale, così presi il cambio e mi affrettai; avrei preferito fare una bella vasca ma non vi era tempo.
Non appena finì, scesi le scale per esplorare la casa, notai che vi era anche un giardino dietro casa con una vasca idromassaggio, poi vi era un normale salotto, per arrivare poi in cucina. Questa presentava un tavolo enorme in mezzo, ma il mio occhio finì più che altro sulle pizze che vi si trovavano sopra. Così apparecchiai velocemente e ci sedemmo a mangiarla. Io più che mangiarla, la divorai.
Non appena finito di mangiare, buttai i cartoni e andai in salotto per vedere se in TV stesse facendo qualcosa di bello. Trovai un documentario di Arte che però non seguì molto, stetti a fare zapping su instagram finché non si fecero le 10, decidendo di andare in stanza . Diedi la buonanotte ai miei. Mi recai in camera e mi stesi a letto dopo essermi messa il mio bellissimo pigiama rosa. Non tardai ad addormentami nelle braccia di Morfeo, pensando a domani che sarebbe stato un grande giorno.