Giaceva tra gli alberi e attendeva il passare delle ore, gli occhi vuoti fissi sulle chiome autunnali, così vive.
Le guardava, attendendo che i crisantemi crescessero su di lui.
Non sarebbe tornato a casa. Il suo corpo si era fuso al suolo, e la sua anima dormiva profondamente, già innevata.
Memorie di una vita che non sembrava più sua fluivano al suo cervello stanco. C'era stato un tempo in cui aveva avuto il sogno di diventare fuoco e cambiare il mondo.
Ma ora era chiuso nella prigione abulica del suo corpo, e voleva solo riposarvi.
E chiuse gli occhi...