Capitolo 1

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Camminavo lungo le strade di Milano in direzione della prima stazione della metropolitana.

Scensi le scale e dopo aver fatto il biglietto andai a sedermi nelle sedioline gialle in attesa.

Dopo neanche due minuti arrivò la metropolitana così spinta da una massa di persone entrai, fortunatamente trovai un posto accanto ad un bambino di all'incirca cinque anni che non faceva altro che urlare. Non sopporto i bambini che urlano!

Notai di fronte a me un vecchietto alzato che a causa del movimento brusco della metropolitana non riesciva quasi a reggersi in piedi così richiamai la sua attenzione "Signore si sieda" dissi alzandomi e invitandolo al sedere al mio posto.

"Grazie mille" disse il vecchietto sorridendomi e accomodandosi al mio posto.

Almeno in questa giornata orribile sono riuscita a fare qualcosa di utile per qualcuno.

Dopo ben due fermate il signore si alzò e scese ringraziandomi un ultima volta,andai sedermi al mio vecchio posto e accanto a me si mise un ragazzo abbastanza carino.

Lo guardai per un secondo mentre era intento a rispondere ad un messaggio sul cellulare.

È davvero un bel ragazzo ma la metro è arrivata alla fermata dove devo scendere così smisi di fissare il ragazzo e in fretta presi la borsa e mi affrettai a scendere.

Non appena scesa mi accorsi di non avere più il cellulare in tasca.

Ci mancava solo questo, dimenticare il telefono in metropolitana.

Amareggiata andai verso la casa che condivido con la mia migliore amica Nicole.

Ci siamo conosciute quando mi sono trasferita qua a Milano per frequentare l'università di medicina.

"Sono a casa" gridai chiudendo la porta di casa e buttando le chiavi nel mobile accanto la porta.

"Ho provato a chiamarti visto che ritardavi ma mi ha risposto un ragazzo. Come hai fatto a dimenticare il telefono nella metropolitana?" Disse uscendo dalla sua stanza e venendo nella mia direzione.

"Mi è caduto dalla tasca dei jeans. Anzi puoi farmi chiamare così mi organizzo col ragazzo per riprendermi il cellulare"

"Certo, tieni" dissee porgendomi il suo cellulare. Feci il mio numero e chiamai.

"Pronto?" Rispose una voce maschile.

"Ciao, sono la proprietaria del telefono"

"Ah,dimmi" disse.

"Dimmi dove posso venire a riprendermi il mio cellulare"

"Ti va bene alle 18.00 davanti al Magnum Store?"

"Perfetto, grazie mille. Ciao" lo salutai.

"Ciao" disse chiudendo la chiamata.

"Grazie" dissi porgendo il telefono alla mia amica.

"Che cuciniamo?" Domandò Nicole aprendo il frigorifero.

"Burger King?"

"Siii. Vado a cambiarmi" disse correndo in camera sua nel frattempo io andai a sistemarmi in bagno.

"Oddio, ma ho avuto questo aspetto tutto il mattino?" Dissi guardandomi allo specchio.

Sistemai il trucco sbavato e i capelli e con la macchina della mia amica andammo al Burger King.

Dopo aver mangiato decisimo di andare a dare una passeggiata vicino al Duomo e naturalmente non potevano mancare le soste nei diversi negozi.

"Nicole sono le 17:50, che ne dici se iniziamo ad andare al Magnum store?" Chiesi alla mia amica.

"Si, andiamo".

Arrivate sul luogo d'incontro, non c'era nessuno.

"Guarda che carino quel ragazzo col ciuffo e la maglietta blu" disse la mia amica indicandomi con un ragazzo.

"Non fare segni" risposi abbassandole il braccio, per fortuna il ragazzo non si è accorto di niente perché guardava da un'altra parte.

"Oddio! Ma sta venendo verso di noi" disse Nicole.

"Ciao, sei tu quella del telefono?" Chiese quel ragazzo.

"Si sono io" rispondo guardandolo e notai che era il ragazzo della metropolitana.

Ora riuscivo a guardare i suoi occhi castani che stamattina era nascoti dai rayban neri.

"Tieni" disse porgendomi il telefono e sorridendomi, e che sorriso!

"Non so davvero come ringraziarti, un'altra persona al tuo posto non avrebbe fatto tutto questo!"

"Di niente, mi ha fatto piacere"

"Alessio,non mi presenti queste due belle ragazze?" Disse un secondo ragazzo avvicinandosi ad Alessio.

"Lei è..."disse Alessio guardandomi.

"Piacere Eleonora, la mia amica si chiama Nicole" rispondo presentandomi.

"Io sono Giorgio" disse presentandosi l'amico di Alessio.

"Scusatelo quando vede due belle ragazze non ragiona più" scherzò Alessio.

"Fa niente" rispose Nicole risvegliandosi dal suo coma e guardando Giorgio.

"Che ne dite se prendiamo un gelato?" Disse Giorgio ricambiando lo sguardo della mia amica.

"Si per me va bene" disse quasi gridando la mia amica.

La rimproverai con lo sguardo e con il labiale mimò "che bello".

Prendemmo questo gelato e ci accomodammo nelle poltroncine e iniziammo a parlare per un po'.

"Giorgio è tardi, dobbiamo andare" disse Alessio non appena finisce di mangiare l'enorme gelato.

"Si hai ragione" disse Giorgio alzandosi "Noi stasera diamo una specie di festa con pochi amici che ne dite di venire?" Aggiunse.

"No, no-" risposi ma la mia amica non mi lasciò completare "Certo, perché no?" Disse.

"Dammi il tuo numero e ci organizziamo" disse Giorgio rivolgendosi alla mia amica.

Dopo lo scambio dei numeri Giorgio e Alessio se ne andarono.

"Ma che ti prende?" Dissi dando un colpetto alla mia amica.

"Che prende a te? Sono due bei ragazzi"

"Questo non vuol dire catapultarsi tra le loro braccia!" Ribadì

"Dai sarà una piccola festicciola tranquilla".

Spero solo sia davvero cosi!

SPAZIO AUTRICE
Ciaaao :)
Ditemi cosa ne pensate, questo è solo l'inizio e ancora devono accadere taante cosee.
Fatemi sapere cosa ne pensate ♡

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