Capitolo 2

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A bussare fu Emily. Spesso fece visita a Bella per consolarla e cercare di distrarla anche se Bella ovviamente non pensava ad altro.
Si trovarono in camera quando Bella ricevette una telefonata. Rispose.

-pronto?
Chiese.

-buongiorno, é la signorina Smith?

-si, e lei...?

-sono un amico di tuo padre, e anche un poliziotto. Abbiamo scoperto dei fatti riguardanti sua sorella, potrebbe raggiungerci nel bosco vicino al hurricane hotel?

Bella diventò bianca e le vennero i brividi.

-certo, arrivo

Rispose e poi chiuse il telefono.

-era la polizia, dobbiamo andare nel bosco hanno scoperto qualcosa su Emma

-oddio! Stai tranquilla, andremo insieme

Presero una felpa e uscirono di casa andando in bici, ci vollero circa 45 minuti.
Arrivate buttarono a terra le biciclette e non fu difficile trovati i poliziotti dato che si vedevano da lontano. Arrivata Bella corse facendo spazio fra tutti per vedere ma fu fermata da dei nastri gialli e un'immagine orribile: sua sorella morta. Il suo cadavere si trovava lì. A quella scena Bella si coprì la bocca e le lacrime iniziarono a scendere coprendole il volto, Emily andò da lei abbracciandola anche se pure lei stava piangendo vedendo quella triste scena. Due signori coprirono Emma con un telo. Il poliziotto che la chiamò al telefono si mise davanti a Bella e le disse:
-condoglianze, mi dispiace molto. Ti prometto che faremo il possibile per sapere chi sia stato a farle del male.

Bella si mise a piangere ancora di più.
Tornarono a casa con le bici, e Bella fu distrutta. Vedere il suo corpo senza vita fu un colpo veramente duro. Anche Emily stava malissimo, ma cercò di non darlo a vedere perché sennò se fosse scoppiata anche lei in lacrime, non ce l'avrebbe fatta ad aiutare Bella.

-lo so che stai male, e senza offesa, ma erano passati 6 anni, era un po' ovvio.
Disse Emily.

-lo so.
Rispose Bella.

-io voglio indagare. Non mi fido della polizia. Chi potrebbe essere stato? Emma non era vista molto bene dalle persone ma non avrei mai pensato che qualcuno potesse ucciderla...

-senti, io non voglio parlarne. Di certo non supererò questa cosa se mi metterò a cercare il colpevole, c'è la polizia apposta per questo lavoro.
Disse Bella.

-scusa se te lo chiedo ma puoi andartene? Vorrei rimanere sola.

-d'accordo, ti capisco
Rispose Emily.

Emily uscì dalla casa, ma essendo testarda volle provare ad indagare su questa faccenda con o senza Bella.
Quando tornó a casa scrisse su un quaderno che non usava tutti i nomi delle persone Della città che conoscevamo Emma.
Scrisse:
La signora Carter, giravano voci su di lei del fatto che fosse scappata dal manicomio e che si fosse trasferita. Emily non sapeva se furono solo rumors o meno, ma la messe alla lista dei sospettati per sicurezza.
E continuò così, in realtà per fortuna c'era poca gente svitata da loro.
Gli ultimi della lista, in realtà furono i primi sospettati, non solo di Emily ma di tutta la città.
Tutti credevano che fosse stata sua madre ad averla uccisa. In alternativa il padre, anche se alcuni dicevano che non l'avrebbe mai toccata. Mentre la madre a volte era davvero violente, anche se non lo fu mai stata con le sue figlie, nemmeno con Emma.
Emily solo dopo si rese conto di cosa significava veramente cercare di indagare su chi possa averla uccisa. Ma non si arrese.
Ed è qui che comincia la storia.

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