𝓐𝓻𝓮 𝔂𝓸𝓾 𝓸𝓴? ~2~

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Strecatto's pov.

Anna e Giorgio mi portarono dagli altri, ma in quel momento avrei preferito restare da solo. Non volevo parlare con nessuno, ne tantomeno rispondere agli interrogatori che i sarebbero stati fatti in merito all'accaduto. 

Durante il tragitto per arrivare da loro non feci altro che pensare. Pensare a quanto potessi essere stato sfortunato ad andare addosso proprio a lui tra tutti coloro che si trovavano lì e continuai a darmi dello stupido per essermi bloccato in quel modo. Tra una riflessione e l'altra arrivammo alla nostra destinazione e, come da me previsto, iniziarono a fare domande sul perché avessimo tutti e tre delle espressioni cupe. Per fortuna Anna e Giorgio mi permisero di astenermi dal parlare spiegando la situazione senza interpellarmi. Purtroppo, però, Lyon cercò comunque di interagire con me, ovviamente senza ottenere alcuna reazione dal sottoscritto. Ero a conoscenza del fatto che comportandomi in quel modo avrei fatto preoccupare i miei amici, ma non avevo proprio voglia di rispondergli. 

Calò il silenzio intorno a noi che Giorgio spezzò dopo poco. <<Vuoi venire fuori con me per qualche attimo?>> mi chiese con quella dolcezza che solo lui era capace di avere ed io non potetti rifiutare. Annuii e il ragazzo mi portò nel cortile della scuola. <<Perché ti importa così tanto di quei due?>> domandò non appena fummo arrivati. <<N-non lo so->> risposi semplicemente. <<Forse perché non l'ho fatto apposta, o, forse perché mi hanno deriso davanti a mezza scuola>> aggiunsi a testa bassa. Strinse entrambe le mie mani nelle sue e guardandomi dritto negli occhi disse <<Qualunque sia la motivazione non devi permettergli di buttarti giù così facilmente>>. <<Forse hai ragione>> conclusi io. Subito dopo proposi di tornare dai nostri amici e dimenticare l'accaduto. Un enorme bugia, gli sarebbe servito molto più che un discorso incoraggiante per convincermi a lasciar perdere. 

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Cico's pov.

Secondo giorno di scuola, solo il secondo giorno e già non ne potevo più. Quella mattina andai direttamente a cercare Alex e, quando riuscii a trovarlo davanti al suo armadietto, notai altre due persone davanti a lui. Erano i due ragazzini del giorno prima. Senza perdere tempo mi avvicinai a loro. Come la volta precedente, il castano cercò di parlarci, anche se con scarsi risultati, mentre il ragazzo in rosa non osava aprire bocca. Se avesse potuto avrebbe smesso di respirare pur di rimanere assolutamente immobile. Peccato che stavolta il divertimento durò poco visto che la loro amica era tornata ad interromperci. <<Vi ho detto di lasciarli in pace>> ci urlò contro. <<Ecco la rompipalle>> sbuffò infastidito il mio compagno. Ma stavolta non era sola.<<Come l'hai chiamata?>> disse quello che supponevo essere il suo fidanzato. In pochi istanti, la coppia trascinò via i due che erano, ovviamente, rimasti in silenzio per tutto il tempo.

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Giorgio's pov.

Cominciai a chiedermi se non avessero niente da fare. Non c'era altra spiegazione se non la mancanza di passatempi. Infondo insultare delle persone per la loro timidezza non aveva alcun senso. E poi non volevo passare tutto l'anno in quel modo, anche se cercavo di non darlo a vedere, le loro parole, gli insulti iniziavano a fare male e non sapevo per quanto sarei riuscito a reggere quel dolore che diventava sempre più forte e difficile da sopportare. Per fortuna c'erano i miei amici, senza di loro io e Stre saremmo persi.

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