Il Giratempo Dei Black

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Severus aveva passato la notte in bianco, si sentiva sporco a non averle raccontato tutto della Evans, ma sarebbe stato il momento meno opportuno, dopo la scoperta di essere stata abbandonata dai suoi genitori biologici era già abbastanza sotto pressione.
Avrebbe voluto parlare con qualcuno, Narcissa forse, ma lei non l'avrebbe mai aiutato con una donna che non fosse lei stessa.
Aveva visto il piccolo Draco, si era sentito viscido, ultimamente tutti gli sbagli che aveva fatto gli bruciavano addosso dandogli il tormento, non se la meritava quella ragazza.
Era diventata il suo sollievo, il suo ossigeno, gli bastava pensarla per sentirsi sollevato, anche se era troppo pura per macchiare la sua anima stando con lui, faceva indigestione di brutte sensazioni che diventavano incubi.
Non voleva ferirla, come aveva fatto con Lily, ma sapeva che il mostro che era sarebbe venuto fuori, prima o poi.
Ingurgitò del whisky incendiario, come a voler affogare il suo malessere in quel maledetto sollievo.
Ma non poteva paragonarsi alle labbra della giovane sulle sue, non era neanche lontanamente simile.
Si sentiva in colpa, doveva ammettere che non era diventato facile nascondersi ai suoi occhi.
"Chi è?"
Chiese Regulus sorseggiando il Whisky
"A cosa ti riferisci Regulus?"
Rispose l'uomo dalla pella candida.
"Severus, non ti vedevo in questo stato da quando Lily è scappata via dopo averla chiamata mezzosangue"
Disse ghignando, si sistemò meglio sulla poltrona di pelle nera guardando di traverso il mago, che sembrava aver un pesante mal di testa.
"Nessuno"
"Non cambierai mai Severus, sei rimasto un adolescente incapace di gestire una piccola cotta"
Disse in un ghigno che fece innervosire il pozionista.
"Non ho una cotta Regulus, non voglio ripetermi in queste faccende futili"
Ma erano tutt'altro che futili.
"Non sarà mica Narcissa... Credevo che lei per te fosse solo un gioco..."
Continuò imperterrito.
"Sai che non mi è mai importato nulla di Narcissa."
Disse puntando gli occhi sul camino acceso che scoppiettava in quella serata di metà gennaio.
"Dobbiamo festeggiare il tuo compleanno adesso che siamo tutti liberi."

"No."

"Perché no? Potremmo invitare qualche sporca mezzosangue e divertirci."
Disse con uno strano luccichio Black.
Rabbrividì al pensiero che Lily era sua sorella.

"Ho detto di no Regulus"

Il mago più giovane aprì le braccia in segno di sconfitta.

"Non che sia una sanguemarcio Severus, ho notato che hai un debole per loro"
Ghignò ll mago.

"Ci vediamo Regulus."
Lo invitò alla porta e dopo essersela chiusa alle spalle si accasciò sulla poltrona nera in pelle.
Dopo qualche ora crollò sulla stessa, era senza orari, come se la sua vita non dipendesse da lui.

~~~~~~~~

"Buongiorno ragazze!"
Alike zampettava per tutta la stanza, sorridendo e volteggiando.

"Buongiorno Gallinella ballerina, a cosa dobbiamo questa sua performance?"
Chiese Calliope sostenendosi su un gomito.

La domanda fece ridere istintivamente Lily, era passata una settimana da quando aveva scoperto dei suoi genitori, aveva rimandato la visita alla Gringott e non aveva visto nemmeno Severus, sospirò al pensiero delle sua braccia che l'avvolgevano.
Era dentro fino al collo.

"Io e James ci siamo fidanzati ufficialmente!"
Disse la giovane.

"Cioè vi sposerete?"
Rispose la cugina con la mascella cadente.

"Oh no, non in quel senso, mi ha chiesto di essere la sua ragazza."

La francesina annuì poggiando nuovamente la testa sul cuscino.
Lily si era accorta di ciò che si stava creando tra Alike e James, ma non le aveva mai chiesto nulla perché - Se vuole dire qualcosa lo farà lei-

" Vi andrebbe di fare un giro ad Hogsmade?"
Chiese la ragazza francese.

"Io e Lily siamo occupate, dobbiamo andare a cercare delle erbe per Hagrid"
Disse Calliope coprendo la vera causa della loro assenza.

"Bello! Possiamo venire anche noi?"

"NO! È una ricetta segreta, Hagrid è geloso dei suoi infusi "
Disse Lily e la complice si schiaffo una mano sulla fronte a causa della ridicola scusa.

"Okay, allora siamo noi due Alike"
Disse rivolgendosi alla cugina che sembrava sotto effetto del filtro d'amore.

"Lily credo che dovremmo sbrigarci, bisogna arrivare entro un certo orario o rischiamo di non trovare Hagrid..."
Disse Calliope sperando che la strega afferrasse il messaggio.

Si alzò andando a fare una doccia calda, in pochi minuti entrambe furono fuori e si diressero a Diagon Alley.

Si ritrovarono davanti all'enorme edificio e dopo un gran sospiro entrambe entrarono, percorsero il corridoio sotto gli occhi attenti dei folletti.

"Mi scusi vorrei avere accesso alla mia camera blindata"
Disse la ragazza dagli occhi verdi.

"Nominativo?"

"Victoria Black"
Alcuni folletti si fermarono di scatto e fissarono la giovane estremamente in ansia.

"Bacchetta prego"

Gliela porse e dopo pochi minuti il folletto le accompagnò Alla camera blindata.

"Camera blindata 710" disse il folletto infilando l'enorme unghia in una fessura.

La ragazza entrò seguita a ruota da Calliope, non aveva mai visto così tanto oro in tutta la sua vita, ma non era quello il punto cruciale del momento, girò per la stanza alla ricerca di quelcosa che spiccava più delle altre, nemmeno lei sapeva cosa fosse, Walburga le aveva detto che lo avrebbe saputo quando l'avrebbe visto.
La sua attenzione venne catturata da una collana d'oro, il ciondolo era una piccola clessidra contenuta in due cerchi.
Si accorse che accanto al gioiello c'era una lettera.

" Cara victoria, non so quando nelle tue mani giungerà, ma questo è l'oggetto che ti porterà alla vera e unica verità, sta attenta, può essere pericoloso, ogni giro ti riporterà un ora indietro nel passato, 9 settembre è la tua meta, 4 giorni dopo la tua nascita.
Saprai quando usarlo "

" È un giratempo, evidentemente il ricordo di Kracher era stato manipolato "
Disse la rossa al suo fianco, mise la collana al collo ed uscì dalla camera, la Lettera rimase accartocciata nella tasca della giacca

" Non si può viaggiare nel tempo indietro per più di 5 ore, si rischia la morte"
Continuò la strega.

Allora cosa significa? Era certa che chi gliel'aveva lasciata lo sapeva, era forse stata scritta in codice?

"Magari si riferisce a qualcos'altro."
Disse la rossa.

"Ma perché? Saprai quando usarlo... Ciò per cui mi servirà deve ancora accadare Calliope."
Disse rivolgendole un occhiata.

"Sei nata il 5 settembre?"
Disse rigirando la lettera tra le mani.

"No il 7"

"2"
Disse Calliope.

"Dovrai andare indietro di due ore."

Perché? E come faceva lui ad essere morto e a sapere che avrebbe avuto bisogno di tornare indietro nel tempo, in un futuro non troppo lontano?

𝑳𝒂 𝑺𝒕𝒓𝒆𝒈𝒂 𝑩𝒂𝒃𝒃𝒂𝒏𝒂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora