~Helais
Ormai erano le 17:46 e avevo un certo languorino. Adam stava cucinando le omelette: avevamo preferito mangiare la pizza di sera con Matt e la rossa. Nel frattempo che Adam cucinava le omelette, io mi ero buttata a peso sul divano,annoiata, a fare zapping tra i canali. Possibile che non esisteva un programma decente?! Allora decisi di spegnerla...chiusi gli occhi e provai a riposarmi. Non avevo sonno, ma mi stavo annoiando e le mie palpebre erano pesanti, non volevo lottare contro il sonno, quindi decisi di dargliela vinta e lasciarmi trastullare. La calda coperta di pile non mi copriva i piedi, mi rannicchiai, quindi, su me stessa e svuotai la mente da tutto. La luce della grande vetrata bianca nel salone non era d'aiuto, mi colpiva gli occhi violentemente di bianco acceso. Non diedi molto peso a essa e dopo poco ero circondata dal bluet del buio. Mi avvolgeva del tutto, mi sentivo come risucchiata, ma al sicuro, poi più nulla.
***
Aprii di scatto gli occhi ed era tutto scuro intorno a me. Drizzai la schiena un pò troppo velocemente, guardandomi intorno, e mi venne un senso di giramento, tanto che fui costretta a tornare allungata. Era tutto più morbido e caldo. Tentai di nuovo ad alzarmi, questa volta con cautela. La poca luce che filtrava dalla serranda abbassata della camera mi colpiva gli occhi. Ma perchè mi trovavo nella stanza di Adam? Scostai il piumino dalle mie gambe e mi rizzai sul materasso, sbadigliando senza preoccuparmi di mettere la mano davanti, come mia madre mi aveva insegnato. Andai scalza verso la porta della stanza arrivando fino in salotto. Adam mi guardò di sottecchi dal divano per poi girarsi verso di me -Buongiorno principessa, sai che hai dormito due ore?- con la bocca ancora impastata dal sonno mugugnai qualcosa in disapprovazione rispondendogli -E' stato più un coma che una dormita- lui scoppiò in una fragorosa risata e mi venne in contro -Tra poco arrivano Emmett e Jennifer- -Scusa perchè li hai chiamati con i loro nomi per esteso?- chiesi perplessa -Tu hai detto di essere in uno stato comatoso, così ho pensato di aiutare i tuoi due neuroni a connettere meglio, dovresti ringraziarmi- rispose facendo un gesto teatrale con la mano -...stà zitto- esclamai tirandogli una pacca sulla spalla. Andai in cucina, e, sentendo tutti quegli odori invitanti, il mio stomaco replicava giustizia di essere sfamato. Presi una forchetta e iniziai ad addentare le omelette quando Adam mi riprese -Hey non puoi aspettare 10 minuti che mangiamo la pizza, Helais?- -No- bofonchiai con la bocca piena -Dio, sei impossibile- rispose ridendo. Mentre finivo la mia porzione suonarono al campanello e Adam andò ad aprire la porta facendo entrare Jenny e Matt con cinque cartoni di pizza fumiganti, in mano. -Siii!!- imprecai in preda all'entusiasmo. Jenny mi venne ad abbracciare -Hai per caso dormito?- -Ehm...sì, perchè?- -Hai tutti i capelli scompigliati e il mascara colato- squittiì ridendo e scompigliandomi ancor più i miei capelli -Porca miseria- imprecai. Corsi verso il bagno per pettinare i capelli e togliere il mascara in eccesso con un fazzoletto imbevuto di acqua. Tornai il salotto e mi accomodai intorno al tavolo mangiando insieme ai miei amici le pizze ancora calde.
Finita la cena ci buttamo tutti sul divano e Adam accese la tv ad alta definizione -Seratina horror?- tutti approvarono la proposta di Adam tranne che io -Come fate ad essere così entusiasti degli horror? Vediamo un film con cui non dovrò cambiare le mutande. Qualcos'altro?- -Stasera dormi da me piccola, ti proteggo io dai mostri- rispose Adam facendomi l'occhiolino. Gli feci, in risposta, uno dei miei sorrisi più finti. Adam si sistemò accanto a me, ed io ero schiacciata dalla massiccità di Matt e, dal'altro lato, il bruno dagli occhi cristallini. Già le colonne sonore iniziali mi mettevano i brividi, figuriamoci il resto del film. Partivamo male, c'era un tipo che correva nel buio, chissà cosa l'aveva spaventato? Oppure era un grande sportivo che si metteva a correre nel bel mezzo della notte nei vicoli bui, con in testa un cappuccio? Sì sì la seconda era la più plausibile. Il resto del film era stato soppresso dalle mie urla di terrore e avvinghiamenti al braccio di Adam che, per fortuna, mi rassicurava con baci sui capelli, stringendomi più a se. Avevo saltato un bel pezzo di film chiudendo gli occhi e affondando la testa tra la spalla di Adam e il divano. Quel film era una vera e propria tortura, e le mie orecchie sentivano solo urli e versi strani, tanto che era come struccare una barbie, orrendo. Finito quel ripugnante film, ero in preda all'angoscia. Janny e Matt si erano strafogati 3 lattine di birra e avevo perso il conto di quante patatine e pop corn. Mi alzai dal divano e andai in cucina, aprii il frigo e cercai qualcosa da mettere sotto i denti. Non c'era granchè, allora presi una Redbull e pezzo di pizza avanzata. Si erano fatte le 11 passate, dato che il giorno seguente c'era nuovamente scuola, Jenny e Matt ci salutarono dandoci la buona notte, e uscendo dall'appartamento. Finii la mia lattina e chiesi ad Adam -Hai qualcosa da prestarmi, per dormire sta notte, da te?- -Va bene una mia camicia?, non ho altro..- rispose lui titubante, -Mmm...okay- esclamai annuendo. Dopo poco mi portò una sua camicia nera con dei pantaloncini per la palestra -Grazie, vado a fare una doccia calda, ne ho bisogno- -Ok, ti aspetto qui- rispose lui. Andai in bagno, mi spogliai e feci scorrere l'acqua. Entrai poco dopo, e quel calore mi fece sciogliere e rilassare del tutto. Rimasi sotto la corrente calda per molto tempo, fin quando vidi le mie mani lessate. Uscii e, l'aria fredda del bagno, mi vece venire la pelle d'oca, mi avvolsi nell'accappatoio azzurro. Mi asciugai i capelli con il phono, velocemente, facendoli venire tutti ondulati e liberi sulla schiena, indossai la camicia e i pantaloncini, e corsi scalza saldando sul divano accanto ad Adam. -C'hai impiegato un bel pò di tempo piccola, ma ti vedo più rilassata- mi uscii una leggera risata e insieme andammo in camera da letto; mi infilai nel posticino di prima, accoccolandomi sul piumone, lui si stese accanto a me dandomi un leggero bacio sull'angolo della bocca. Per fortuna, nella penombra della stanza, non vide le mie gote arrossire. Mi addormentai poco dopo.
***
Sentii delle voci provenire dalla stanza accanto. Aprii di mala voglia gli occhi e guardai la sveglia sul comodino che spaccava le 7:00 del mattino. Mugugnai per poi girarmi dall'altro lato del letto stendendomi sul fianco. Sentii dei passi avvicinarsi a me, e provai a simulare il respiro pesante del sonno -Sei una pessima attrice, piccola- esclamò con una voce rauca Adam -Sono le 7 lasciami dormire dai- grugnii in disapprovazione, lui scoppiò a ridere e disse -Dai alzati, c'è anche Carlile di là- -Mhm.. sì tra poco- Andò via dalla stanza ridendo e poco dopo mi alzai. Andai direttamente in bagno a controllarmi. Per fortuna le occhiaie erano scomparse; mi diedi una rinfrescata e mi diressi in cucina dando il buongiorno a entrambi. Mangiai di fretta le mie uova strapazzate, mentre Carlile e Adam parlavano di viaggi.
8.05, avevo un dono naturale, in quando ritardare. La lezione di filosofia inglese era stata noiosa, mentre Janny continuava, senza sosta, a parlare della serata passata a casa di Matt, di quante volte le aveva detto "ti amo" e i baci e le solite smancerie. Per fortuna la campanella suonò e nell'ora successiva avevamo educazione fisica. Oh Cristo, no. Diciamo che... non avevo molta dimestichezza e simpatia con il pallone, oh invece la mia faccia c'era molto attaccata, in tutti i sensi. Scesi tutte le rampe della scuola, insieme ai miei compagni di classe, arrivando in palestra -Ragazzi, oggi si fà dodgeball, dividetevi in squadra uno e squadra due!- urlò la prof -Merda! Io mi giustifico Janny- dissi alla rossa -Fai come vuoi, io sono felicissima, mi piace troppo questo gioco!!- mi rispose Jenny saltellando e battendo le mani come una bambina in preda all'entusiasmo dopo aver visto peppa pig. Girai gli occhi al cielo e andai a parlare con l'insegnate -Prof, non mi sento molto bene oggi, posso giustificarmi?- -Va bene McLine, ma non puoi mica sempre usare la stessa scusa- Rispose lei indifferente e scocciata. Provai a giustificarmi ancora, ma lei mi azzittì con un dito alzato -Non aggiungere altro- disse. A quel punto gironzolai per la scuola, fino ad arrivare ai distributori di bibite, pendendo una bottiglietta di Coca, nel frattempo che l'ora finisse.
Janny tornó tutta saltellante e sudata da me, quando l'ora di fisica era ormai finita -Ho stracciato la squadra avversaria, dovevi vedermi, sembravo un'altra persona, ero fantastica!!- mi urló in faccia -Ma dai?- le risposi alzando le sopracciglia -Io, invece, ho stracciato il tappo della coca nel secchio dell'immondizia, non puoi capire che impresa- -Ha ha ha ma dove lo trovi l'ottimismo?- rispose lei sarcastica -Un dono naturale- esclamai gettando i capelli dietro le spalle. Andammo insieme in classe per affrontare le ore di matematica, geo-storia e informatica, questa giornata era tremendamente triste...L'ultima ora finalmente era scoccata e io, insieme alla rossa e Matt, incontrato per il corridoio, ci avviammo verso il parcheggio della scuola dove ci aspettava Adam con la sua macchina scura, con cui eravamo venuti a scuola. Matt e Janny presero l'autobus per tornare a casa, e, dato che miei sarebbero tornati domani andai nuovamente a casa di Adam. Il pranzo fu veloce, pasta al pomodoro e un insalata condita alla meglio, date le doti culinarie di Adam. Finito il pranzo iniziai subito a studiare, anche perchè avevo solo alcuni esercizi di matematica. Dopo un'oretta di studio mi buttai sul divano accendendo la tv. -Helais, tra qualche tempo abbiamo occupazione a scuola, ti va di venire con me Matt e Janny in un bel posto?- mi incuriosì Adam. Mi drizzai con la schiena incantando la testa da un lato -Dove?- chiesi io elettrizzata -Bhe, questa è una sorpresa, ma devi chiedere comunque ai tuoi piccola- rispose lui -No eddai, voglio saperlo, lo sai bene quanto sono curiosa Adam!- gli dissi io ridendo, lui rise leggermente dicendomi -Vuoi proprio saperlo?- -Sì sì sì, ti prego!- lo incitai io. Lui si passò una mano sotto il mento, come se stesse meditando, e, infine disse...
SPAZIO AUTRICE
Hey!!! Ecco il quarto capitolo, non siete cusiosi di sapere dove andranno i nostri due protagonisti insieme ai loro due amici Matt e Janny? Io sì. Al prossimo capitolo lo scoprirete, e ci sarà anche un piccolo colpo di scena più avanti, non anticipo nulla. Baci:*
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Sono forte come un lupo
Fiksi RemajaHelais McLine, una ragazza come tante, con i soliti problemi adolescenziali, innamorata da sempre del suo migliore amico Adam Levine. Lui ha sempre provato qualcosa per Helais, ma, pensando di rovinare la loro amicizia, continua a rimanere sul filo...