V: in realtà non l'abbiamo avvisata... Alex vuole farle una sorpresa.
E: conosci tua sorella però.
A: lo so,lo so... mi fermo a prenderle dei dolci o del gelato prima.
B: vai di gelato. Fragola e cioccolato.
E: bianco e fondente.
Forse per la prima volta da quando si è messa in testa di rimanere arrabbiata con me,Emma sorride con me nel ricordare le strane voglie che prendono Emily quando è incinta. Mi dispiace molto che debbano andare,ma almeno potrò parlare con Emma.
E: quindi dovete proprio andare eh?
A: beh... - guarda l'orologio - il tempo è volato: sono già le quattro.
Rimango incredulo quanto Emma e Virginia,ma guardando anche io l'orologio non ho più dubbi. È veramente impressionante il modo in cui il tempo passa veloce quando sei con le persone che ami e ti diverti con loro.
E: vuoi portarti a casa qualcosa da mangiare? A noi è avanzata tanta roba.
A: no mamma,sai che mangio poco di solito.
E: beh magari lo mangi con Virginia o lo porti al lavoro.
A: non credo che...
Tocco il braccio ad Alex,facendogli segno di non impegnarsi nemmeno a trovare una scusa perché Emma si è messa già a mettergli le cose nei vari contenitori. È sempre stata una mamma "chioccia",ma con il tempo lo era diventata ancora di più. Vado vicino a lei,per aiutarla e le do anche una busta dove mettere poi tutto.
A: mamma metti poco però.
E: se non lo mangi tu,lo porti in ufficio: sono certa che Tobie li pulirà in un attimo.
B: in effetti noi siamo pieni di roba Alex.
A: magari ne porti un po' a tua mamma,mh?
V: oh va benissimo. Grazie.
Anche in questo caso siamo abituati a "distribuire" tutto quello che prepariamo: essendo tanti,quando ci riuniamo a casa per un pranzo o una cena da copione avanzava sempre qualcosa. Per quanto Emma,io e Gaia mangiassimo,per noi tre era comunque troppa. Alex e Virginia ci danno una mano e,dopo aver preso il sacchetto,si avviano verso la porta prendendo le loro giacche.
E: fatti sentire eh?
A: tranquilla mamma,non ti lascio più di due giorni senza di me.
E: in caso ho dato a Virginia il mio numero e...
A: vi siete già scambiate i numeri?
E: ovvio.
Emma lo guarda come se Alex le avesse fatto una domanda inutile e lei la cosa più naturale del mondo,mentre Virginia lo guarda leggermente imbarazzata. Alex si volta a guardarmi ed io mi limito a sorridergli perché sono semplicemente donne: non c'è niente da fare.
B: ragazzi allora ci salutiamo.
V: è stato davvero un piacere potervi conoscere e mi dispiace se all'inizio sono stata un po' tesa.
E: non preoccuparti. - le accarezza il braccio - Il piacere è stato tutto nostro.
B: a questo punto speriamo di aver lasciato noi una buona impressione a te.
V: quello sicuramente.
Sorride in modo molto dolce ad entrambi e mentre Emma si spinge persino ad abbracciarla,io mi limito a darle i consueti due baci sulle guance. Salutiamo ancora una volta anche Alex e li guardiamo salire in macchina e partire. Prima di rientrare,premo il pulsante per far chiudere il cancello automatico che avevo lasciato aperto proprio per farli parcheggiare comodi a due passi. Quando rientro,vedo che Emma è in cucina,impegnata a sistemare le due cose che sono rimaste fuori posto. Provo ad avvicinarmi,ma vedo subito da come mi ignora che non vuole parlare con me.
B: amore,pensavo che potremmo...
E: io credo che andrò a farmi una doccia. Ah... grazie per aver lavato tutto.
Questa volta il suo tono sembra quasi rassegnato,come se ormai non ci fosse più nulla da fare. Personalmente preferisco di gran lunga vederla arrabbiata che così. Mi guarda negli occhi solo un secondo,giusto il tempo di pronunciare la parola "grazie" e se ne va di sopra. Stamattina avevamo parlato di un bagno insieme,ma a quanto pare ha proprio accantonato l'idea. Il problema però non è quello,ma il fatto che io non riesco a vederla così. Odio quando Emma non mi parla,odio quando non mi guarda.... è una sensazione che mi fa quasi paura. Mentre pensavo,Emma ha già fatto in tempo a salire,quindi vado subito di sopra in camera nostra. È dentro alla cabina armadio,ma non penso mi abbia sentito entrare,così mi metto davanti alla porta ad aspettarla. Dopo nemmeno un paio di minuti esce,con qualche vestito in mano,ma rimane sorpresa nel vedermi.
E: hai bisogno di qualcosa?
B: certo che mi serve qualcosa: devo parlare con te.
E: non adesso,magari dopo visto che dovrei...
B: dovresti farti la doccia,lo so: la scusa l'ho capita.
E: non è una scusa.
Come vorrei che queste parole me le dicesse arrabbiata o con quello sguardo seccato di oggi,invece è esattamente come prima: rammaricata. Vedo dal modo in cui rimane lontana che non è per niente predisposta al dialogo,ma invece è quello che ci serve adesso.
B: cosa ho fatto per farti arrabbiare tanto?
E: non sono arrabbiata. Non più almeno.
B: allora perché lo eri? Perché non vuoi parlarmi o stare a meno di un metro da me?
E: è un momento un po' così... lascia perdere,mi passerà.
B: non lascio perdere,soprattutto se è per qualcosa che ho fatto o ti ho detto io.
Essendo sposati da più di trent'anni,ne abbiamo passate di tutti i generi come tutte le coppie sposate. Emma è una donna quindi gli sbalzi d'umore le hanno sempre fatto compagnia,ma giusto il tempo di sbollire un po',tutto tornava come prima. Questa volta però non è così ed io non posso sentirla ancora distante da me dal punto di vista emotivo,quando siamo sempre abituati ad essere una cosa sola.
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Biondo ed Emma - Ricordati di ... 10
Romantizm- SEQUEL - Nel libro precedente sono successe moltissime cose alla famiglia Baldasseroni che continua ad allargarsi e a diventare sempre più unita. C'è chi è stato fortunato come Emily e chi invece in amore ha preso una grande batosta come Alex. Qua...