PASSATO 12 trio delle ombre

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Mi risvegliai con la testa pesante. Mi sentivo esausta. Troppe emozioni, troppi avvenimenti. Nemmeno il sonno mi aiutava come avrei voluto. Pieno di incubi e agitatissimo. Piano piano ricomposi un pezzo del rompicapo che erano ora i miei pensieri.

Oggi avrei dovuto parlare a Dyan. Mi doveva molte spiegazioni.  Era così misteriosa.... Dubito che sarei riuscita a capirla. È come il buio. Le cose ci sono ma non si vedono. E se non stai attenta prima o poi inciampi e ti fai male.

Chissà chi era quel ragazzo... Lo ho attaccato per istinto... Forse dovrei scusarmi.... Tentai di alzarmi ma ero bloccata. Iniziai ad agitarmi ma una voce mi bloccò

"Non ti agitare, peggioreresti la tua situazione. Come al solito ha esagerato..." il ragazzo di ieri notte era difronte a me con aria di disapprovazione poi mormorò qualcosa di incomprensibile e mi sentii liberata

da quelle corde invisibili.

"penso che ieri abbiamo iniziato col piede sbagliato " aggiunse divertito. "io sono Attic piacere" mi tese la mano, io la Strinse " tressa piacere. Mi spiace per ieri io..."

"no è normale" fece con un gesto di non curanza " te ne sono capitate di tutte i colori, è comprensibile che alla vista di un'estraneo reagissi così. Io avrei fatto lo stesso. Su a fare colazione! "

sembrava molto gentile così scendemmo dall'albero e andammo verso una radura da cui proveniva un delizioso odore di coniglio arrosto.

Solo ora mi accorsi di essere affamata.

Su un fuocherello Dyan faceva girare tre giovani conigli dall'aspetto molto appetitoso.

Ci sedemmo all'ombra di una grossa quercia e iniziammo a mangiare.

Io divorai letteralmente il mio coniglio sotto gli sguardi dei due. Finito il mio pasto decisi  che dovevo parlare a Dyan ma lei mi precedette.

"bene ora che ti sei ripresa che farai?"

"Sinceramente non lo sò..."dissi scuotendo il capo.

"Bhe noi pensavamo, dato che sei già ricercata, che potremmo prenderti in "squadra" come dire.... peró se accetti dovrai prima passare una piccola prova. Dobbiamo saggiare le tue capacità, non possiamo solo basarci sul fatto che sei scappata dall'anera" aggiunse attic.

Dopo questo seguì un attimo di silenzio. Non potevo continuare da sola, non ce l'avrei mai fatta eppoi, effettivamente, non ci avrei perso nulla.

"accetto" dissi decisa " qual'è la prova? "

Ci trovavamo in un paesino a est, tra i boschi. Si chiamava Therm. La prova consisteva nel derubare un nobile di basso rango che abitava li.

Era a mezza giornata di viaggio da dove ci trovavamo. Ci sistemammo in una locanda ma prima comprammo un mantello con cappuccio per me.

"nessuno ti deve vedere in volto" mi disse seria Dyan. Il proprietario non era molto felice di ospitare tre individui incappucciati ma un paio di monete sonanti in più lo fecero tacere. Stetti due giorni ad analizzare la casa del nobile. Anche al mio piccolo paesino ero abituata a rubacchiare qualcuno di frutta o verdura. Ma prima di ogni colpo studiavo sempre la zona.

Mi fu molto utile. Non vi erano guardie, solo una sentinella che sonnicchiava all'ingresso. La terza notte di appostamento scivolai velocemente nell'ombra. Non mi ci volle molto a entrare indisturbata sorpassando la sentinella ubriaca fradicia. La casa aveva due piani e presentava l’ombra del lusso che aveva una volta, ora era solo un pallido fantasma del passato. Passai da una stanza all' altra senza fare il minimo rumore. attic e Dyan erano fuori che studiavano ogni mio movimento. Silenziosi e immobili, si confondevano con il cielo buio illuminato solo dalle pallide stelle.

Arrivai difronte la camera da letto del mio obbiettivo anche se non era l'uomo immerso nel sonno profondo al di là di quella porta ma quello che teneva nella federa del suo cuscino. La seconda notte di appostamento lo avevo visto infilarci un medaglione grande quanto il palmo di una mano, interamente d'oro con rubini incastonati. Con una delle mie unghie scassinai la porta che con un leggero cigolio si aprì verso l'interno della stanza. Mi bloccai sperando che l'uomo non si svegliasse. Invece emise un mugugnio e si voltò. Entrai nella stanza buia e mi avvicinai al letto a baldacchino. Grazie alla mia vista vedevo tutto come se fosse giorno. La stanza era ampia con poco mobilio e una finestra a baconcino. Il letto a baldacchino dalle calde coperte blu si trovava al centro della stanza. Mi avvicinai lentamente e constatai che il nobile era immerso in un sonno profondo ma agitato. Magari sognava proprio che un ladro lo derubasse. Sorrisi al pensiero. Tolsi dalla cintura Shir e aprii la federa con molta naturalezza e infilai lentamente la mano tra le candide piume per ritirarla fuori con il medaglione.

Rifeci il percorso al contrario e uscii all'aria aperta sospirando di sollievo. Mi sembrava di aver trattenuto il respiro per tutto il tempo. Ma probabilmente respirai troppo rumorosamente dato che la sentinella si svegliò ma prima che potesse dire qualcosa due ombre scendettero dal muretto lì sopra. Con movimenti sincronizzati abbatterono l'uomo colpendolo tra le scapole. Erano stati così veloci che quasi non si sarebbero notati. Dopodichè mi si avvicinarono  e mi fecero segno di muoversi. Scavalcammo agilmente il cancello ed entrammo nella stanza della locanda dalla finestra.

"Sii certa di essere al sicuro prima di esultare" disse Dyan abbassandosi il cappuccio.

"Abbiamo però analizzato il tuo comportamento e abbiamo constatato che sei molto portata per fare la ladra quindi.... benvenuta fra noi. da ora in poi saremo il trio delle ombre"

Ero felicissima.

Il giorno dopo si era già sparsa voce del furto ma noi non c'eravamo più. Da allora eravamo temuti in gran parte del Trechetk (seconda terra di Miyondl mondo delle due terre).

Ehila scusate il ritardo.
Dal prossimo capitolo inizieró a parlare dell'altro personaggio.
Grazie 10000 per le visualizzazioni e i mi piace. Vi adoro.

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