Peter Pan
Non ci posso credere, lei mi ha salvato le vita.... io l'ho rapita, le ho portato via tutto ma lei ha dato la sua vita per la mia senza pensarci un'attimo, ed ora per colpa mia lei è lì sdraiata sul letto con l'aria cadaverica, ho usato la mia magia, ma a quanto pare non è servita.
Smetto di guardare fuori dalla finestra la pioggia che sta battendo violentemente contro gli alberi e mi avvicino al letto, le sposto una ciocca di capelli dal viso mentre la osservo, è bellissima anche in questo stato, i capelli ricci le cadono sulle spalle, gli occhi chiusi e le labbra carnose. Smetto di guardarla appena mi rendo conto dei miei pensieri, non devo provare nulla, non posso provare nulla l'amore è una debolezza.... non posso permettermi di essere debole.
-Felix, controllala- il ragazzo annuisce e si siede accanto al letto
Lancio un'ultimo sguardo verso la ragazza per poi uscire dalla capanna ed avviarmi da Giglio Tigrato, mia unica distrazione, del buon sesso mi aiuterà a levarmela dalla testa
Evie Bieber
Apro leggermente un'occhio
-Evie? Oh mio dio sei viva- vedo Felix alzarsi e buttarsi su di me
-wow ehm..... grazie, ti sono mancata eh?-
-ma come ti è saltato in mente di sacrificarti così?-
-non lo so, Felix ..... cioè si lo so ma vorrei che non fosse così-
-lo ami?- mi domanda
-si- rispondo sicura, mi alzo a fatica per via del dolore al fianco e mi avvio verso la finestra.... piove
-Pan è triste- aggiunge Felix guardandomi sottecchi
-come lo sai?-
-l'isola è strettamente legata a lui, quando è felice c'è il sole, quando è tranquillo ci sono le nuvole e il sole, se è arrabbiato ci sono i tuoni, i lampi e la marea alta , se è triste diluvia e se è combattuto c'è la nebbia.
-Felix, sta diluviando, ci sono i tuoni e la mare alta-
-si sente in colpa, pensa che tu sia morta per lui quando lui invece ti ha fatto solo soffrire-
- devo andare da lui- cerco di vestirmi ma sento male a piegarmi
-felix...-
-no, no non ti aiuterò a vestirti
-ti prego felix!!!-
-oh mio dio, siediti- mi siedo sul letto e lui mi tira su i pantaloni successivamente me li allaccio e mi alzo, Felix mi leva la tunica e l'occhio gli cade giù
-ehm complimenti....- mi infila la maglietta e le scarpe
-Felix i miei occhi sono più su- rido io, lui mi fa la linguaccia
-se non ti reputassi come una sorella ci avrei provato con te-
-ma grazie tesoruccio- mi allaccio la scarpe e gli stampo un bacio sulla guancia
-ora vado- corro con fatica fino alla laguna
- Killian- urlo vedo Uncino uscire dalla Jolly Rogers
- per mille diavoli sei viva- mi abbraccia
-ehm si, sai dove posso trovare Giglio Tigrato?-
-si devi camminare lungo la spiaggia verso destra finche non trovi una laguna fatta tutta di pietre, appena arrivi li devi entrare nella foresta, li troverai la capanna di Giglio Tigrato-
-grazie Killian- lo statuto con la mano per poi iniziare a corriere, dopo una ventina di minuti arrivo alla capanna
-Pan- urlo, sento delle voce e poi vedo Peter uscire dalla capanna e guardarmi con gli occhi sbarrati
-Evie- si avvicina mi guarda e inaspettatamente mi abbraccia
-come ti è venuto in mente, non mi merito la tua vita-
-Pan, so che tu in realtà non sei cattivo, semplicemente sei ferito e hai creato un muro fra te e le persone, io ridarei la mia vita altre cento volte per te- dico nell'incavo del suo collo
-sei pazza- mi stringe
-non farlo mai più- scioglie lentamente l'abbraccio, guardo il cielo c'è il sole, abbasso lo sguardo e vedo gli occhi di Pan alternarsi fra i mei e le mie labbra, mi metto in punta lui si abbassa
-Pan che stai facendo con quella?- ci stacchiamo subito e ci giriamo verso la ragazza indiana che mi sta fulminando con lo sguardo
-Giglio Tigrato torna dentro- e si gira verso di me
-no Peter-
-Pan, per te sono Pan- risponde serio
-Pan perché ti stavi per baciare con quella? Pensavo mi amassi-
-Pensavi che ti amassi? Giglio Tigrato ti ho già detto che sei solo uno sfizio, io non ti amo-
-ma Pan....-
-Pan nulla, addio Giglio Tigrato.- lei si gira e lancia un coltello nella mia direzione, chiudo gli occhi pronta a sentire nuovamente una lama trafiggermi, ma non sento nulla apro un'occhio e vedo ciò che non avrei mai voluto vedere
-Pan noooo- mi inginocchio accanto al corpo del ragazzo trafitto nello stomaco dal coltello dell'indiana, sento come un fuoco attorno a me, prendo il coltello dalla cintura di Pan e lo lancio all'indiana che si accascia per terra senza vita
-Pan resisti, ti prego- gli accarezzo il viso e cerco di bloccare l'uscita del sangue
-no eri immortale?- inizio a piangere
-i-il coltello è incantato, m-mi p-può u-u-uccidere- balbetta
-ti porto da Felix- lo prendo in braccio inizio a correre quando non sento più il terreno sotto i piedi... stiamo volando.....
-Pan? Cosa fai?-
-non sto facendo niente- sussurra
-ma che - arrivo nella sua capanna e vedo Felix sgranare gli occhi
-che è successo?-
-Giglio Tigrato l'ha accoltellato-
-serve la magia- dice Felix e mi porge un libro.
-Felix io non so usare la magia-
-prova, io non posso ma tu prova- annuisco e sfoglio il libro trovando l'incantesimo di guarigione, lo provo le lo riprovo ma nulla, non funziona
-Felix mi lasci da sola con lui?-
-certamente, mi dispiace molto- mi da un bacio sulla testa ed esce dalla capanna
-Peter, non ce la faccio, non posso aiutarti, non so usare la magia, ti prego, combatti e torna da me- inizio a piangere sul suo petto
-torna da me perché ti amo- detto questo mi asciugo le lacrime ed esco dalla capanna , mi do una spinta e vedo che riesco a volare, ma che diavolo.....mah, volo fino alla laguna e mi siedo su uno scoglio, inizio a piangere e vedo il cielo incupirsi e poi iniziare a piovere