Caro Diario,
mai tenuto un diario in tutta la mia vita, non ci riesco, eppure ci ho provato. Ma in ogni caso scrivo questa "lettera" che non so se sarà la sola, ma è molto probabile. Forse è più facile tenere un diario se qualcuno te lo impone, so lo si vede come un obbligo- anche se potrebbe risultare sgradevole all'inizio- o come un dovere. Per me è diverso e magari è perché non ho niente da dire, magari perché voglio dirlo in maniera diversa. Già so che rileggendo questa cosa tra qualche anno mi sentirò così stupida o così diversa e magari- ho un feticismo per la parola "magari"- potrà piacermi come sarò diventata, magari no, ma per il momento non ho molto da dirti a riguardo. Potrei dirti che mi spaventa, ma dubito che sia vero.
Credo che la cosa che potrebbe spaventarmi di più sia rileggere questo e rendermi conto di quanto ancora ho da maturare e da comprendere.
Potrebbe, se non fossi pienamente consapevole che ciò comporti un miglioramento. O speranzosa di ciò. Confido in me per questo, perché dipende in primo luogo da me diventare chi voglio o scoprire chi voglio diventare. E magari questo fa paura, potrebbe fare paura se non fosse terribilmente logico. O forse fa paura, ma non sono in grado di rendermene conto.
È difficile da spiegare.
In ogni caso sarebbe una paura che non posso non affrontare, tutti cresciamo, e cambiamo, in ogni istante seppur senza rendercene conto. Ogni secondo che passa siamo un secondo più grandi. Certo, ogni secondo che passa non siamo diversi, ma siamo un secondo più vicini al diventarlo.
Diventare qualcuno che non conosciamo ancora, che non sappiamo come potrebbe essere... Questo capisco che possa spaventare, ma l'abbiamo già fatto. Più di una volta. E finora non è stato così terribile, magari andrà bene anche la prossima. Certe cose non cambiano, comunque.
Io non saprò mai tenere un diario. Sono più brava a raccontare i miei pensieri, che le mie giornate, forse...
Ma non credo abbia importanza.