-20- IL SECONDO GIORNO DI PIOGGIA

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[...]

6 mesi prima della dimissione dall'ospedale

La pioggia aveva iniziato a cadere proprio mentre loro stavano in mezzo alla strada. Cominciarono a correre in direzione della casa più vicina, quella di Bakugou. Arrivarono zuppi dalla testa ai piedi, infreddoliti e tremanti.

"Ti do dei vestiti asciutti Deku, intanto vai in bagno e fatti una doccia calda."

Il verde non se lo fece ripetere, corse in bagno, si tolse tutti quei vesti fradici e si mise sotto il getto d'acqua calda. Si guardò intorno in quella doccia usata sempre dal biondo, era curioso di sapere i più piccoli particolari di quel ragazzo. Si abbassò e prese la bottiglia di bagnoschiuma, se ne mise un po' sulla mano e odorò. Non era quello il profumo del suo Kacchan. Si insaponò e sciacquò velocemente per poi prendere la boccetta di shampoo. Fece la stessa cosa, se ne mise un po' sulla mano e odorò, ma nemmeno quello era il profumo del suo ragazzo, ci si avvicinava, ma non lo era. Ci pensò un attimo e riprese la bottiglia di bagnoschiuma, li mischiò insieme sul suo palmo e se li portò vicino al naso, eccolo lì il profumo del suo Kacchan. Rimase per qualche minuto a odorare quella fragranza che amava.

-sei un misto tra bagnoschiuma e shampoo Kacchan-

Sorrise e, quando sentì qualcuno bussare alla porta, uscì dalla doccia arrotolandosi un asciugamano intorno alla vita. Fece scattare la serratura e il biondo sfessurò la porta quel tanto che bastava par far passare il suo braccio e porgere i vestiti asciutti al verde.

"grazie Kacchan" disse Izuku da dietro la porta

Si vestì con gli abiti di Bakugou, erano più larghi dei suoi, ma avevano qualcosa che lui amava, erano impregnati del profumo di Kacchan.

Uscì dal bagno lasciandolo libero per il biondo che corse a farsi la doccia.

Il verde ricominciò la sua ricerca dei minimi particolari del suo ragazzo. Nella camera c'era molto di più da scrutare rispetto alla doccia. Si avvicinò alle mensole appese al muro e osservò con attenzione tutto ciò che vi era stato riposto.

Manga, action figure di All Might, libri di scuola e una foto. Lo scatto non era stato incorniciato, era stato attaccato con un pezzetto di scotch al bordo della mensola e penzolava lì in bella vista. La foto ritraeva lui e Kacchan da piccoli, in piedi sullo scivolo. Si ricordava di quel giorno, era quasi caduto dalla cima dello scivolo, ma il suo Kacchan, da vero eroe, lo aveva salvato prendendolo al volo.

Sorrise contro quel ricordo che si era fatto strada nella sua mente. Chi l'avrebbe mai detto che quei due bambini alla ricerca di mostri acquatici da sconfiggere sarebbero finiti in quel modo. Erano tre mesi ormai che stavano insieme. Tre mesi da quel primo bacio, due mesi dal loro primo litigio e un mese dalla prima volta che avevano dormito insieme nello stesso letto.

Sentì la porta della stanza aprirsi e venne riportato alla realtà. Bakugou si accorse che il verde stava sorridendo in direzione della foto e sapeva benissimo cosa stesse facendo davanti alle mensole. Era alla ricerca di dettagli. Era così sin da piccolo, lui cercava i dettagli più minuziosi possibili. Voleva conoscere le persone tramite i loro oggetti, tramite le loro abitudini e modi di fare. Lui però sapeva che su quella mensola c'era qualcosa di più importante di quella foto e attese che il verde ci arrivasse.

Gli occhi smeraldo si staccarono dalla foto e continuarono a correre lungo la mensola, libri sui quirk, libri sui villain, quaderni delle lezioni, foglietto bagnato e scolorito, action figure, medaglia di un concorso delle medie vinto dal biondo. Il verde si fermò di scatto e tornò indietro con lo sguardo -foglietto bagnato e scolorito? Che è?-

Fissò quel pezzo di carta messo lì come se fosse una reliquia. Ma non gli veniva in mente di cosa potesse essere. Si sentì avvicinare dal biondo, che si allungò e prese quel foglietto.

"vuoi sapere che è, non è così?" chiese con un sorriso beffardo il biondo

"s-sì" il verde mosse la testa energeticamente

"questo è il ricordo del nostro primo bacio"

"mmh?"

"lo avevo in tasca quel giorno. Non ricordo nemmeno cosa ci fosse scritto. Lo avevo in tasca sotto quel temporale, quando ci siamo baciati. Quando sono tornato a casa l'ho trovato e subito mi è tornato in mente quel bacio. L'ho tenuto perché ogni volta che lo guardo mi fa pensare a quanto è stato avventato il nostro gesto, correre sotto il diluvio, tu che urli i tuoi sentimenti, io che corro da te e ti bacio davanti a una folla di gente. Questo..." sollevò appena il foglietto portandolo davanti agli occhi del verde "... racchiude tutte quelle emozioni del primo bacio" lo riposò con cura sulla mensola e non si rese conto del verde che gli si lanciava addosso.

Il verde stringeva a sé il biondo. Ne respirava il profumo che era più intenso che mai perché appena uscito dalla doccia. I capelli di entrambi erano umidi e facevano cadere delle goccioline d'acqua lungo il collo e la schiena. Il verde cominciò a baciare con foga il ragazzo che stringeva tra le braccia. Si avventò su di lui, lo obbligò con forza ad aprire la bocca per far passare la sua lingua desiderosa di quel pizzicore che lo eccitava.

Il biondo, tempo di rendersi conto di cosa stesse accadendo, e si portò più vicino il verde stringendogli la vita. Passò la propria mano sotto la maglia larga e sentì i muscoli dorsali del verde fremere sotto il suo tocco, passò ai pettorali, per poi scendere agli addominali e lì si fermò un istante.

"Dek..." sussurrò contro le labbra del verde

"sì, sì lo voglio" disse piano il verde senza staccarsi.

Fu in quel momento che il biondo prese la maglietta e gliela sfilò lanciandola lontano. Fece lo stesso il verde e rimasero per un attimo a contemplarsi. Si guardavano desiderosi di quell'avventatezza che li avrebbe fatti unire ancora di più diventando un tutt'uno, diventato qualcosa di unico e raro.

Si diressero verso il letto, fremevano sotto il tocco dell'altro e non aspettavano altro che essere condotti a quell'emozione più grande delle altre.

[...]

Passato del 2015

"lo ricordo benissimo" disse il biondo deglutendo a quel pensiero. Come poteva resistere senza toccarlo e farlo suo per un mese intero?

Il verde incrociò le gambe e si morse il labbro inferiore "dobbiamo resistere"

"non me lo rendi facile"

"e tu invece? Lanciarti addosso a me in quel modo"

"uff dobbiamo trovare qualcosa da fare Deku"

"assolutamente"

Quando il biondo tornò a casa, continuò a pensare a quanto sarebbe stato lungo quel mese per lui. Lunghissimo.

Si sdraiò sul letto, lì dove si erano amati con tutti loro stessi per la prima volta, e chiuse gli occhi tremando. 





Se la storia vi sta piacendo fatemelo sapere con un commento o una stellina!

Buon proseguimento di lettura e buon tuffo nelle emozioni^^

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