Dopo aver lasciato Alessandra davanti alla porta di casa, salgo su e, appena entrata, mi fiondo sulla vaschetta di gelato al cioccolato che c'era in freezer.
Perché non l'ho baciata?
Sono innamorata o no di lei?
Si che lo sono, ma ho anche paura del dopo. Non siamo due adolescenti. Come potremo improntare una relazione a distanza? Per quanto tempo? Quante volte potremmo vederci in un anno?
A meno che...io non chieda il trasferimento. Potrei. In fondo, a parte Enzina, qui in paese non ho altri legami. Potrei trovare lavoro nel Lazio, potrebbe non esser difficile.Ecco! Chiederò il trasferimento e la raggiungerò. Se lei lo vorrà.
Mi infilo sotto la doccia dove continuo la mia meditazione e mi dedico anche ad altro, prima di scoppiare. Poi corro a lavoro.Le notti sono strane. Alcune movimentate, altre ferme. Silenziose. Questa, ovviamente, è una notte ferma. Cerco di studiare un poco, perchè un medico non finisce mai di formarsi, ma Alessandra mi martella nella testa. Penso che mi piacerebbe vivere con lei. Vorrei vivere la mia vita con lei. Penso ai suoi occhi, alla sua voce. Penso al suo sorriso. Poi però penso anche che lei potrebbe aver voglia di fare esperienze, di conoscere altre donne. Sperimentare. Non so proprio cosa fare. E se non funziona?
Il mio viaggio mentale è interrotto da un rumore. Impiego qualche istante per capire che si tratta del citofono esterno. Finalmente penso, almeno stasera vedrò qualcuno. Aziono il cancello automatico e attendo che il mio paziente si palesi. Una febbre? Una colica renale? Bruciore di stomaco?
Mentre attendo, sento rumore di tacchi. È una donna.Ecco. Questa si che è una sorpresa. Alessandra si è materializzata davanti a me. Coi suoi jeans e una camicia a fiori, su dei tacchi che non sapevo nemmeno sapesse indossare.
Non so cosa dire. Questo ambulatorio triste e spoglio diventa magicamente un posto romanticissimo.
" Che fai qui a quest'ora? " guardo l'orologio, sono le due del mattino.
La sua risposta è la più dolce risposta del mondo. Mi bacia. Mi bacia con una passione travolgente.
La stanza inizia a girare forte, mentre la tengo stretta a me.
Abbiamo atteso tanto tempo, ma ne è valsa la pena. Questo è il bacio più tenero della mia vita. È con lei che voglio vivere.
" Ale, devo dirti una cosa"
" No, aspetta. Prima io. - chiude gli occhi, sospira. Li riapre e riprende a parlare - Ottavia, io sono profondamente e incondizionatamente innamorata di te. Mi sei piaciuta subito, a pelle, ma mi sono innamorata col passare dei giorni. All'inizio avevo paura. Insomma, sono una donna adulta che non ha mai avuto una relazione. Tu sei una donna navigata. Mi sono più volte chiesta se saprei essere all'altezza. Ho mille difetti, sono con la testa per aria, avevo davvero paura. Oggi ho riflettuto molto. Ho anche parlato con la nonna che mi ha detto " Nessuno è all'altezza dell'amore. Ama e basta. Non ci pensare" . La paura è scomparsa. Non ho più paura di sembrare ridicola ai tuoi occhi " parla a ruota libera, senza misura.Sorride con gli occhi e la bocca. Un sorriso che mi avvolge.
" Io - continua - se tu lo vuoi, vorrei stare con te, condividere la vita con te, svegliarmi con te, litigare con te, far l'amore... - si ferma di botto, rossa in viso, eccitata e imbarazzata - Ottavia, se tu lo vuoi, io so come fare. Ho parlato con mio fratello, gli ho spiegato la situazione. Gli ho detto - si ferma, sorride, mi sfiora il viso - che è successo quello che non pensavo davvero sarebbe accaduto a quasi quarant'anni, che mi sono innamorata e che .... - Le sue parole sono uno tzunami di emozioni. Tutto comincia a prendere forma - posso lavorare da casa e andare su a Roma solo se e quando serve, verosimilmente ogni tre mesi. Se tu lo vuoi Ottavia, solo se lo vuoi".Il suo sguardo si fa serio in attesa di una mia risposta. Mentre io cercavo soluzioni ipotetiche, lei aveva risolto la questione.
" Amore mio - le sussurro all'orecchio - stare con te è tutto ciò che voglio. Qui, a Roma o in Madagascar".
E le racconto dell'idea della richiesta di trasferimento, del desiderio di vivere insieme. Della mia medesima paura della distanza. Anche io ho paura di non essere all'altezza. Lei per me è speciale e io sono solo io. Ma ha ragione Enzina, nessuno è all'altezza dell'amore. L'unica cosa che possiamo fare è amarci sinceramente e rispettarci. Ogni giorno.
Giochiamo con le mani e ci baciamo e sorridiamo. E fermerei il tempo. E ci raccontiamo.
È mai possibile che non abbia mai avuto una relazione? Glielo chiedo incuriosita." Ma com'è possibile che tu non abbia mai..."
" Evidentemente non sono poi così bella". Mi tappo le orecchie per non sentire questa stupidata e lei ride, di gusto, ride. E io ho tanta voglia di fare l'amore.Si fa seria " Ho sempre sognato l'amore romantico. Una di quelle robe da film. Le mie amiche mi dicevano che sarei rimasta zitella a causa di questo desiderio, che l'amore romantico non esiste e che bisogna accontentarsi. Io ho sempre preferito aspettare, non accontentarmi, ma ti confesso che mai avrei pensato di innamorarmi. E mai avrei pensato che, il solo tuo sguardo, potesse farmi tremare l'anima cosi' forte"
Vorrei che questo tempo non passasse mai. Ma sento rumore in corridoio. Un collega? Un paziente?
" Sono le cinque, perché non vai a casa a riposare un poco?"
" Posso salire su da te a riposare? - azzarda fissandomi negli occhi - Potresti portare le granite per far colazione insieme"
Nessuna donna, a parte Enzina, aveva mai avuto le chiavi di casa mia, ma la sua mi sembra una meravigliosa idea.Esce dall'ambulatorio, ma il suo odore resta appiccicato a me. È appena andata via ed io non faccio altro che sorridere e attendo che trascorra la fine del mio servizio notturno.
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Ti ho baciato con gli occhi milioni di volte
RomanceNon tutti i mali vengono per nuocere. Gli eventi delle vita portano spesso risvolti positivi. Sta a noi coglierli. Ottavia e Alessandra hanno qualcosa in comune. Cosa accadrà?