Veronica Sherwind, é questo il mio nome. Si, avete capito bene:Sherwind. Sono la sorella di Arion, gemella, per l'esattezza, e per questo siamo sempre stati insieme, in classe, a casa, nel tempo libero... sempre:eravamo inseparabili. Ma da quest'anno le cose cambiano. Iniziamo la prima media, e per quel che so, non mettono i gemelli nella stessa classe, e questo diciamo che è un sollievo. Non avevo voglia di averlo in classe anche quest'anno.
Voglio stare un po' da sola.Arion, coi suoi modi di fare, avvolte da bambino, mi fa venire in mente dei brutti ricordi, non che non gli voglia bene, anzi, voglio più bene a lui che a me stessa! Solo che mi ricorda quando eravamo ancora piccoli, ed io ero ancora nella squadra di calcio della nostra scuola elementare, dove ho avuto un incidente...
Ero una bambina solare, allegra ed ingenua, praticamente Arion al femminile! L'unica differenza era che lui era un po' impacciato con la palla, e per questo non è riuscito ad entrare nella squadra, io invece ero un po' più capace di lui, e sono stata presa. Vedevo Arion che desiderava tanto entrare in squadra con me, e un po' ci stava male, ed io non volevo entrare senza di lui, soprattutto se doveva starci male. Ma poi in un modo o nell'altro mi ha convinta a restare in squadra. Col tempo sono migliorata tantissimo, e sono anche diventata capitano, già dalla terza. Ero felicissima.
Avete mai sentito parlare dell'"Incantatrice del pallone"? Beh, se ne avete sentito parlare, allora avete scoperto chi è.
Mi sono sempre fatta chiamare così, anzi, i miei compagni ed i miei amici hanno iniziato a chiamarmi in questo modo, e così io l'ho usato come una specie di nome d'arte. Non volevo che degli estranei sapessero chi fossi nei tornei scolastici, nelle amichevoli, o altre cose del genere, non volevo avere "paparazzi" sempre intorno. Chi ero veramente lo sapevano solo a scuola e a casa, anche se a scuola mi chiamavano sempre con questo nome d'arte. Ma l'Incantatrice del pallone è sparita quasi dal nulla dopo che ha avuto un incidente...
Non ricordo molto dell'incidente, solo che da allora ho una placca di ferro nella parte anteriore della gamba destra, non mi prende dal ginocchio alla caviglia, per fortuna, è più piccola, ma non mi piace comunque averla.
Riesco tranquillamente a camminare, correre e saltare, e volendo, ripeto, volendo, potrei ricominciare a giocare, ovviamente non tutto d'un colpo, gradualmente, ma non ho nessuna intenzione di tornare a giocare! Anche se devo ammetterlo, mi fa male questa decisione, ma credo sia la cosa migliore. Non voglio più avvicinarmi, toccare, o anche solo parlare di calcio e palloni.
Di preciso, non so nemmeno io qual'è il vero motivo per cui non voglio più giocare.
...forse per timore...forse per imbarazzo...o forse...non lo so, so solo che ci ho provato a giocare, senza farmi vedere da nessuno, non volevo mostrarmi debole agli occhi degli altri, specialmente agli occhi di mio fratello, ma ogni volta che ci provo, non so, c'è sempre qualcosa che mi blocca e mi impedisce di giocare...Da quando sono tornata a casa, sono cambiata caratterialmente, ma da quando io ed Arion ci siamo trasferiti qui a Tokyo, nel residance della zia, ho deciso ufficialmente di voler cambiare, anche d'aspetto. Cosa a cui stavo pensando già da un po'. Mi sono tinta i capelli di un marrone scuro, che sembra quasi nero, mentre prima erano di un marrone chiarissimo, leggermente più chiari di quelli di mio fratello, la differenza quasi non si notava. Adesso mi vesto prevalentemente di nero e colori scuri, felpe extra-large dove ci navigo, talmente sono grandi e cose simili.
Prima io e Arion parlavamo molto, ci raccontavamo delle nostre giornate, dei nostri hobbie, delle partite, tutto. Tra noi non cerano segreti! Dopo l'incidente mi sono inspiegabilmente chiusa in me stessa, non so nemmeno io il perché in realtà, ma è così.
Ora mi trovo in uno dei pochi posti in cui posso stare sola in tranquillità con la mia musica ed i miei disegni, senza pensare a niente:la torre inazuma. È tardo pomeriggio, e c'è ancora un po' di gente in giro, così, per starmene indisturbata per i fatti miei, mi sono messa nel mio nascondiglio, dove nessuno penserebbe mai che ci fosse qualcuno:sono dentro quella ruota vecchia e abbandonata che è stata appesa da Mark Evans, il famoso portiere dell'Inazuma Eleven, quando era ancora un ragazzo, e che adesso è stata un po' abbandonata.
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Veronica Sherwind
FanfictionVeronica Sherwind, questo nome vi ricorda qualcosa? Esatto, la sorella di Arion, gemella, per l'esattezza. Era la ragazza più brava della loro scuola elementare nel gioco del calcio, la migliore anche tra i ragazzi. Era così brava che era anche a...