Capitolo 79

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DYLAN

Parcheggio di fronte al negozio di Jimmy e Holly mi guarda con la bocca spalancata.
<<Se hai intenzione di farmi fa->> la interrompo, perché so già che cosa voleva dirmi.

Sorrido.
<<Piccola, tu fidati di me e basta, okay?>>
Lei sbuffa, alzando gli occhi al cielo.
<<È un negozio di tatuaggi, Dyl!>>
<< E poi, dove pensi di mettertelo? Non hai più spazio!>> ridacchia.
Ghigno.
<<C'è un buchino libero per le occasioni speciali.>> le faccio l'occhiolino.

Scendiamo dalla macchina, le afferro la mano ed entriamo, facendo tintinnare la campanellina.

La musica in sottofondo è perfettamente intonata alle pareti scure del posto e alle luci colorate.
<<Anderson, non pensavo di rivederti più qua. Sei un inchiostro ambulante, ormai!>> Ridacchia Stephanie, guardandomi da capo a piedi.

Ghigno.
<<L'hai detto tu, ricordi? Quando inizi, non finisci più.>> scrollo le spalle.
Lo sguardo di Stephanie si sposta su Holly.

<<E tu? Non sembri il tipo da tatuaggio.>> ghigna.
Holly le lancia un'occhiataccia.
Ghigno, divertito. <<È la mia ragazza, Steph.>> stringo il fianco della bionda, che sta analizzando la ragazza dalle lunghe treccine afro di fronte a noi.

<<E da quando?>> chiede, sorpresa. <<Complimenti, sorella.>> guarda Holly e le fa un ghigno.
Holly fa un sorriso tirato.
<<Allora, chi dei due vuole colorarsi un po'?>> chiede, guardando Hol.

<<Entrambi.>> rispondo. Holly si volta di scatto, guardandomi dal basso con stupore. <<Cosa?>> bisbiglia, mentre Stephanie va a chiamare Jimmy.

<<Tranquilla.>> sorrido. Lei si guarda intorno, scuotendo la testa. <<Amore, guardami.>> le prendo delicatamente il viso e la faccio voltare verso di me.
Prende un respiro e posa gli occhi sui miei.
<<Se non vuoi farlo, non lo facciamo.>> le accarezzo le guance con i pollici.
Lei annuisce.

<<Cosa avevi in mente?>> chiede, dopo qualche secondo.
Sorrido.
<<Io scelgo il tuo e tu scegli il mio.>>

La guardo, in attesa, mentre fissa la mia maglia e pensa.
<<È il tuo compleanno, dovrei fartelo io il regalo, non tu!>> sbotta, poi.
Scoppio a ridere. <<È questo che ti preoccupa?>>
Si morde il labbro, nervosamente.
<<Hol, ormai sono anni che, il giorno del mio compleanno, vengo qua a farmi un tatuaggio. È un po' una tradizione, ormai.>> spiego.

Da quando avevo sedici anni, dopo il mio primo tatuaggio, ho continuato questa specie di tradizione. È come se, ogni anno, con questo tatuaggio di compleanno, imprimessi sulla mia pelle i trecentosessantacinque giorni passati.
E quest'anno è arrivata Holland.

<<Questo compleanno lo sto passando con te. Nonostante non abbiamo passato tutto l'anno insieme, sono gli ultimi mesi che voglio ricordare e marchiare sulla pelle. Vada come vada, in futuro, tu, o una parte di te, resterà sempre marchiata su di me.>> mormoro, accarezzandole i capelli.

Le trema il labbro inferiore e sposta i suoi occhi pieni di lacrime direttamente nei miei.
<<Ti amo.>> mormora, mentre una lacrima le sfugge sulla guancia.
Sorrido. <<E ci sai maledettamente fare con le parole, Anderson.>> ridacchia, asciugandosi il viso.

Rido e le bacio la fronte.
Si stacca da me e annuisce. <<D'accordo. Facciamolo.>> sorride, contagiandomi.

Finalmente, Stephanie ritorna, accompagnata da Jimmy.
<<Dylan! Ti stavo aspettando, amico. Auguri.>> sorride, aprendo le braccia.

𝐋𝐈𝐅𝐄𝐋𝐈𝐍𝐄. (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora