𝓢𝓮𝓬𝓻𝓮𝓽𝓼 ~8~

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Giorgio's pov.

Non ci credevo ancora che stavamo insieme davvero. Ero felicissimo, ma anche preoccupato. Avevo molta paura di come gli altri avrebbero potuto reagire. Insomma, era stato uno dei principali motivi del malessere mio e di Strecatto e, anche se si era pentito, non ero del tutto convinto che quest'ultimo lo avrebbe perdonato. O almeno non subito. Dovevo trovare il modo ed il momento giusto per comunicarglielo, così chiesi ad Alex di mantenere il nostro rapporto segreto finché non ci fossi riuscito. Il mio ragazzo non esitò ad accettare. Conoscendo la situazione già fin troppo complicata, non volle creare ulteriori problemi. Mi confidò che, in quel momento, la sua maggiore preoccupazione era che, a causa della nostra relazione, gli altri potessero allontanarmi; non voleva assolutamente che ciò accadesse. Lo ringraziai e, dopo quello che sembrò essere il milionesimo bacio, ci salutammo facendo entrambi ritorno ognuno alle proprie abitazioni, d'altronde si stava facendo veramente tardi e, essendo autunno, faceva buio molto presto. 

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Cico's pov.

Erano passati quattro giorni da quella sera di cui ricordavo poco e niente. Tutto quello che sapevo era che mi ero ubriacato ed avevo cercato di stuprare Giorgio, me l'aveva raccontato il giorno seguente il mio, ormai, ex migliore amico. Infatti, subito dopo la spiegazione mi disse che non mi avrebbe più parlato fino a quando non avessi cambiato atteggiamento. All'inizio non capivo perché si fosse arrabbiato così tanto, ma quella mattina, dopo averlo visto in compagnia di quelli sfigati, mi fu tutto molto più chiaro. Mi misi poco distante da loro cercando di non farmi notare ed ascoltai l'intera conversazione. <<Posso parlarvi per favore?>> domandò ottenendo in cambio sguardi misti tra sorpresa e confusione. <<Per quanto valga, mi scuso per tutto quello che ho fatto e per il modo terribile in cui mi sono comportato soprattutto nei confronti di Strecatto e Giorgio>> concluse tenendo gli occhi fissi sui due presi in causa. A differenza del secondo, che rispose con un sorriso pieno di dolcezza che lasciava tranquillamente intendere che tra i due c'era già stato un chiarimento, il primo espresse in maniera lampante il suo pensiero: dopo avergli rivolto un'occhiata di puro disprezzo, si voltò e andò via rapidamente. <<Dagli tempo>> cercò di incoraggiarlo il castano al suo fianco. <<Se sei davvero pentito, ed io credo che tu lo sia, allora ti perdono>> affermò la ragazza rompendo il silenzio che era calato nel gruppo e ottenendo consensi da parte degli altri. <<E se hai bisogno di amici noi siamo sempre aperti ad ammettere nuovi membri>> aggiunse il leader. <<Mi piacerebbe molto, ma credo che non tutti sarebbero felici di avermi tra i piedi>> osservò, ma non tardarono a rassicurarlo dicendogli che non sarebbe stato un problema e che tutto si sarebbe risolto senza troppe discussioni. Non ci potevo credere, davvero preferiva loro piuttosto che me? Mi aveva rimpiazzato così, come se niente fosse. Dopo tutto quello che avevo fatto per lui non me lo sarei mai aspettato, ma sapevo perfettamente come vendicarmi. <<Hey, hey, hey, pensateci bene prima di fidarvi di uno come lui>> esclamai uscendo dal mio nascondiglio. <<Suppongo tu non glielo abbia raccontato. Non vorrai mica mentire ai tuoi nuovi compagni>> continuai. <<Brutto bastardo, sai meglio di chiunque altro che non è facile>> reagì lui. Inevitabilmente, il bassino al suo fianco gli chiese di cosa stessi parlando. Rimase zitto sotto lo sguardo interrogativo del ragazzo. <<Vi lascio parlare, eh>> conclusi ritornando fiero nel mio posticino segreto per origliare il continuo del discorso. 

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No pov.

<<Allora? Vuoi dirci di cosa stava parlando?>> ripeté il corvino. <<È- è difficile->> si fermò passandosi una mano in viso <<Non so nemmeno tutti i vostri nomi, non so niente di voi come voi non sapete niente di me>> fece un'altra pausa mentre lo ascoltavano con attenzione, compreso Cico. <<Non prendetela come una mancanza di fiducia, ho solo bisogno di conoscervi meglio. E' una cosa troppo personale>> finì a testa bassa. Ovviamente gli altri capirono le sue motivazioni e lo informarono del fatto che avrebbero atteso che lui fosse pronto a condividere con loro questo doloroso ricordo. Ma non tutti acconsentirono ad essere così pazienti. <<Io però lo vorrei sapere, insomma, dopo ieri...>> si lasciò scappare senza farci inizialmente caso. Il più grande lo implorò di perdonarlo per il suo silenzio e se ne uscì con un <<Magari fra un po'>> che sembrò allentare la curiosità dell'altro. Ma chi non aveva saziato la sua voglia di verità era Anna che non si lasciava sfuggire niente. <<Voi due ci nascondete qualcosa>> esordì la mora scatenando il panico nel piccolo ragazzo dagli occhi color nocciola. <<Cos'è successo ieri?>> continuò imperterrita. Coloro che erano stati presi in causa provarono a giustificarsi inventando scuse che potessero soddisfarla senza essere costretti a rivelare la loro relazione. Alex non aveva alcun problema a dirgli tutto, avrebbe voluto urlare al mondo ciò che provava, ma doveva rispettare il volere del suo amato. Inutile dire che le loro bugie furono vane. <<Non avete risposto alla mia domanda. Cosa è successo ieri?>>

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