capitolo 4~la nuova famiglia

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Jihoon e Lisa mi portarono in giro per la casa. Era incredibilmente sfarzosa e tutto era curato nei minimi dettagli. Le tende color oro, le lenzuola di lino, i mobili in legno bianco. Sembrava una dimora imperiale, mai visto niente di simile.
-Allora Jisoo, come ti sembra la nostra casetta?- ero talmente affascinata da quella visione che non mi resi conto della domanda.
-Jisoo?-
-Ah... Si, be' sono esterrefatta... Incantata... Insomma wow!- Jihoon e Lisa scoppiarono a ridere e io arrossii. Quei due erano molto belli. Mi imbarazzavano.
-Ti mostro la tua stanza. L'abbiamo arredata io e la mamma, appena arriva sicuramente ci interrogherà suo dettagli delle tue reazioni...- Lisa mi prese per mano, conducendomi dentro. La camera era interamente viola e argento, fatta eccezione per il pavimento. Il letto a baldacchino era di una stoffa particolarmente costosa a mio parere. Le tende avevano dei ricami argentati. La carta da parati raffigurava una ballerina che danzava sulle punte.
-Da piccola ho frequentato dei corsi di danza classica...- rivelai.
-E poi? Non hai più continuato?- chiese Lisa incuriosita. Abbassai gli occhi sulle scarpette della ballerina.
-No, mia madre non poteva coprire le spese...- risposi. Lisa dovette notare il mio sguardo malinconico, infatti mi invitò a prendere qualcosa in cucina.
-La nostra famiglia è numerosa. Sappiamo che sei figlia unica...-
-Si, mi sarebbe piaciuto avere qualcuno però, prendermene cura intendo...- Lisa sorrise.
-È quello che facciamo io e Jihoon. Ci prendiamo cura a vicenda-
-E oltre a Jihoon? Ci sono altri fratelli?-
-Abbiamo un fratello maggiore. Ma non c'è quasi mai in casa. È sempre in viaggio...- mi informò, -siediti pure, ti preparo un succo...-
Presi posto su uno degli sgabelli e mi guardai intorno. Anche la cucina era molto carina e all'avanguardia soprattutto.
-Quindi siete in cinque- dedussi, facendo il calcolo.
-Siamo cinque ma i miei li vediamo per mezza giornata. Gestiscono un'azienda di famiglia insieme. Papà il proprietario, mamma la segreteria. Si sono conosciuti sul posto di lavoro-
-Dev'essere stato amore a prima vista...-
-Non proprio, ci sono state delle complicanze. Ma alla fine è andato tutto per il meglio. Che mi dici dei tuoi?- mi passò il succo alla frutta, aveva un aspetto delizioso.
-Papà non lo conosco. Mamma è sparita pochi giorni fa...-
-Lisa!- Jihoon spuntò improvvisamente. Mi fece sussultare.
-Non sono domande carine da rivolgere. Scusala Jisoo. È troppo impulsiva...- Jihoon si sedette di fianco a me, aveva in mano una Coca.
-È tutto ok. Anche io ho chiesto a Lisa di voi. Quindi avete un fratello maggiore, voi siete gemelli?- domandai. Si assomigliavano parecchio.
-No, dopo nostro fratello viene Lisa poi io. Sono l'ultimo-
-Capisco... Siete fortunati ad essere numerosi. Io mi sono sentita spesso sola, avrei desiderato qualcuno con cui passare le mie giornate...- Jihoon mi mise una mano sulla spalla per rassicurarmi.
-D'ora in poi, ti promettiamo che non lo sarai più. Io, tu e Lisa abbiamo anche le camere uno accanto all'altra. Sarà facile comunicare se c'è un problema!- mi confortò, -vero Lisa?-
-Certo che si! E poi in questa casa piena di maschi c'era bisogno di una ragazza per fare la differenza- scherzò. Ricambiai con un sorriso.
-Allora proverò ad adattarmi. Ma siate pazienti, sarà complicato. Ho vissuto per diversi anni con mia madre. Adesso è uno stravolgimento per me. È avvenuto tutto in fretta...-
-Nessuno ti costringe a fare quello che non senti, Jisoo. Capiamo la situazione e ti rispettiamo. Abbiamo accolto prima di te altri ragazzi e ci hanno tutti ringraziato. Riceviamo anche delle lettere. Chi ha trovato lavoro. Chi si è creato una famiglia. È bello sapere di aver aiutato quelle persone e che adesso sanno bene qual è il loro posto nel mondo- immaginai quello che mi aveva detto Lisa. Accogliere persone che sono sole, aiutarle a superare le loro paure, stargli vicino... Tutti sconosciuti che avevano problemi simili al mio. Solo chi ha una grande bontà può compiere azioni del genere. Negli occhi di quei ragazzi non c'era un minimo di cattiveria. Non avevano quella malizia di Nina. Dovevo fidarmi di loro. Speravo di riuscirci.
-Mi impegnerò, ve lo prometto!- conclusi. I loro volti erano belli già da loro ma lo splendore che emanavano i sorrisi li rendevano perfetti.

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