CAPITOLO 6

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Il giorno dopo la sveglia suona molto presto e senza fare rumore decido di alzarmi e andare a fare una doccia veloce.
Con grande stupore quando arrivo in cucina le mie amiche sono già sveglie,
-Come siete mattiniere- dico ridendo guardando le loro facce ancora assonnate,
-Mi sembrava brutto stare a dormire mentre tu vai al lavoro- ribatte Clara mentre prendo il latte dal frigo,
- Vedo che fai come se fossi a casa tua- la stuzzico mentre lo verso nel pentolino,
-Per me una tazza di latte e cacao con due cucchiai di zucchero grazie- ci informa Anastasia mentre si mette le scarpe da ginnastica azzurre abbinate alla maglietta,
-Io invece senza zucchero- mi informa Clara che come al suo solito è seduta sulla sedia e continua a sbadigliare senza tregua.
Dopo aver fatto colazione le ragazze decidono di tornare a casa. Io metto le tazzine nella lavastoviglie, chiudo casa e salgo velocemente in macchina perché come al solito sono in ritardo.
Mentre la radio della mia macchina trasmette HEY BROTHER di AVICII, mi arriva un messaggio di Elia.

Ciao Martina, ho avuto dei problemi e quest'oggi non ci sarò al lavoro. Buona giornata. Elia

Senza pensarci troppo gli rispondo dopo aver parcheggiato e mi dirigo in pasticceria.

Ei spero nulla di grave, un abbraccio. Marty

Mentre entro in negozio mando un messaggio a mamma e papà, che con molta probabilità sono ancora in aeroporto.

Spero che vi divertiate in questi giorni, mi raccomando fate i bravi, vi voglio bene.

La mattinata passa molto in fretta, anche se con Elia sarebbe passata più velocemente, sono molto soddisfatta della torta che l'associazione ha preparato per l'evento di Capodanno, così dopo aver finito il mio turno, saluto Susanna il mio capo e mi dirigo alla macchina.
La pasticceria Dolce Sapore è un posto molto carino ma non molto grande, all'interno ci sono delle sedie con i tavolini, un grosso bancone pieno di dolci di tutti i tipi e dietro il bancone e c'è il laboratorio.
Davanti al nostro edificio ci sono le scuole medie ed è a mio parere un punto molto strategico perché ci permette di avere molta clientela soprattutto durante gli orari scolastici.
Dopo quasi 5 ore riesco a comunicare con i miei genitori,
-Ciao mamma com'è andato il viaggio?- chiedo
-Martina, si dai, ero solo un po' preoccupata all'inizio come al solito, ma poi bene. Siamo arrivati da poco in stanza l'hotel è bellissimo-
-Papà si è già addormentato vero?- rido prendendolo in giro,
-Si ma tra un po' lo sveglio dopo cena andiamo a visitare la città, a costo di trascinarlo come un bambino-mi immagino già la scena,
-Mamma scusa ma devo andare a sbrigare un paio di commissioni e poi vado a prendere Fiona a casa, saluta papà quando si sveglia mi raccomando divertitevi-
- Va bene, salutami Fiona, ti voglio bene, un bacio-
Mentre sono davanti allo specchio che mi trucco, mi squilla il telefono, ovviamente è Fiona impaziente che la passi a prendere, faccio tutto di corsa perché so quanto questa serata è importante per lei.
Questa sera infatti ci sarà il suo "amico" Igor, si sono conosciuti in estate, sotto il cielo stellato e da li hanno iniziato a uscire almeno tre volte a settimana, Fiona si recava a far visita alla sua cavalla, una bellissima puro sangue, bianco latte di nome Sharon e Igor da allora l'ha sempre accompagnata, quindi penso sia chiaro che devo sbrigarmi!!
Salgo in macchina destinazione casa di Fiona, fortunatamente non abitiamo lontane e questo mi permette di arrivare abbastanza in orario.
La musica al massimo volume fa captare il mio arrivo anche a distanza, parcheggio sotto casa di Fiona e salgo le scale.
Appena apre la porta di casa la trovo in pigiama.
-Fiona sei ancora in pigiama!- le faccio notare,
-Lo so Martina ma ti aspettavo per avere un consiglio, non so cosa mettermi- mi risponde con voce dolce.
-Fammi vedere- così inizio a frugare nell'armadio
-Prova questo- le porgo un paio di pantaloni neri che prova immediatamente,
-Che ne dici?- la fisso ma non mi convince molto per la serata.
Intanto che toglie i pantaloni, osservo con cura il suo armadio.
Attira la mia attenzione una gonnellina in jeans fine e particolare.
-Fiona forse ci siamo, indossa questa gonna in jeans- le faccio gli occhi maliziosi,
-Martina ma è troppo corta-
-Tu provala e non contraddirmi, Igor mi ringrazierà- la indossa ed è stupenda
-Si dai non è così corta in fondo mi arriva a metà coscia-
-Ti ricordi la camicetta del mio compleanno quella blu  con il pizzo?-Le faccio l'occhiolino.

Mentre lei si trucca con un po' di matita, decido di scattarmi una foto davanti allo specchio che posto immediatamente su Facebook, come nuova immagine di profilo.
Saliamo in macchina, la festa dista solo venti minuti d'auto, Fiona è molto agitata lo percepisco dal modo in cui continua a muovere le gambe mentre guido.
La musica non permette di creare una conversazione così dopo poco decido di spegnerla.
-Sei un po' agitata Fiona?- le chiedo con le mani al volante attenuata all'Audi Bianca dietro di noi.
-Un pochino perché si nota?- ridiamo per un istante e per fortuna riesco a farla rilassare per qualche secondo,
-Sei stupenda, avrà occhi solo per te questa sera-

Non è un addioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora