Partenza.

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Apro di colpo gli occhi, mi sento come se qualcuno mi stesse fissando. Mi giro sul lato destro e chiudo gli occhi cercando di riprendere il sonno. Inutile
-ma che diamine!- sbuffo per poi alzarmi e andare verso la porta mentre borbotto sotto voce. Cammino per il corridoio senza una metà precisa, tutte le stanze sono chiuse e sinceramente non mi va di disturbare gli altri.
Appena arrivo al piano di sotto vengo investito dalla luce della luna, le pareti bianche riflettono molto e con curiosità mi avvio verso la veranda
-madre ha per caso un messaggio da riferirmi?- sussurro sapendo che la luna può sentirmi, appena esco un aria gelida mi colpisce. Tempesta di neve in arrivo.
La luna mi guarda dal cielo, purtroppo non è piena e quindi non riesco a sentire in pieno il suo potere. Come segno di rispetto chino il capo mentre avanzo andando con i piedi nel terreno umido, la luce si fa più chiara e alzo il capo. Man mano l'ombra si sposta oscurandomi del tutto, ma illumina il bosco dove gli unici alberi ancora verdi sono i pini. Intuisco il suo segnale e annuisce più volte
-grazie- sussurro lievemente per poi rientrare nella casa silenziosa.

**

La sveglia risuona in tutte le stanze e credo di poter sentire i lamenti degli altri. Senza perdere tempo mi alzo e mi preparo, oggi ci attende un lungo viaggio.

Dopo essermi fatto una doccia veloce scendo al piano di sotto e trovo tutti intenti a fare colazione. I gemelli sono appisolati uno contro l'altro mentre davanti a loro giace una tazza di latte, Addy mastica con grazia un cornetto e Luke cerca di attirare la sua attenzione. Agron legge il suo solito giornate e Samantha mescola un cappuccino mentre sbircia nel tentativo di leggere anche lei il giornale.
Un senso di rabbia mi assale, dovremmo partire e loro se ne stanno li fermi. Odio quando compromettono i miei piani.
Creo una finta tosse, ma quello che ne esce sembra più un ringhio. Tutti si girano a guardarmi.
-avete cinque minuti per prepararvi dopo di che vi voglio tutti in giardino già pronti per partire e oggi non accetto ritardi- sussurro, dopo di che vado nel salotto dove la scorsa notte ho lasciato la mappa. La guardo attentamente studiandola per un ultima volta
-Andrà tutto bene, tranquillo- Agron è alle mie spalle e cerca di sollevarmi il molare, scuoto il capo e mi giro
-andremo a passo svelto, entro il tramonto riusciremo ad arrivare al grande picco del monte Nord. Dopo di che proseguiremo lentamente fino alla grotta della cascata, li passeremo la notte. Tu dirigi il branco, io resto dietro per verificare la sicurezza del bosco. Agron non sono per niente tranquillo- lo guardo serio mentre il mio tono autoritario lo investe, lui annuisce e io lo congedo andando nel giardino.
Bene è tutto pronto, di le istruzioni a tutti
-Samantha, tu occupati dei gemello. Luke tu occupati di Addy, senza importunarla e vedete di non rimanere indietro- affermo restando impassibile, dopotutto loro comprendono..sono pur sempre l'alpha.
Dopo aver preso tutti le sembianze da lupi partiamo, finalmente.

Sono ben dieci ore che viaggiamo eppure manca ancora tanto. Le mie zampe affondano nel terreno fresco e innevato mentre il mio naso fiuta i vasti odori del maestoso bosco invernale dove gli odori sono misti e puri senza smog. perlustrando la zona, emetto un ululato per dare la conferma della sicurezza e riprendo a correre. Forse non mi sono accorto del tempo che è volato o di quanto ho corso perché mi ritrovo con la lingua che penzola e il disperato bisogno di acqua. Fortunatamente dopo un quarto d'ora trovo un ruscello, grazie al mio fiuto impeccabile. Bevo quella che è acqua gelata e in fine alzando lo sguardo mi accorgo che proviene dal monte Nord. Il ruscello segue un corso che si fa sempre più ripido e termina tra i ghiacciai del monto. Fortunatamente dobbiamo solo arrivare a metà strada e poi attraversare la sfonda. chiamo il resto del branco e mi raggiungono in poco tempo.
-seguiamo il corso del fiume fino al inizio del pendio, facciamo ancora un chilometro e in fine attraversiamo il corso- Agron annuisce, il suo lupo dal pelo grigio è maestoso. Quasi saggio.
-Noi avremmo fame- interviene Luke, io lo fulmino con lo sguardo per poi affermare
-ci ciberemo stasera- detto questo ordino di proseguire e gli altri non ammettono repliche.

Mi lascio scappare un sonoro ringhio quando noto con piacere che l'enorme tronco usato come passaggio da una sfonda all'altra è sparito, forse il ruscello deve aver aumentato la sua portata e l'avrà trasportato a valle. Affondando le zampe nell'acqua gelida
-attraversiamo, Agron conduci tu. Io mi accerterò che nessuno rimanga indietro e prenderò uno dei gemelli in groppa. L'altro sarà Luke a prenderlo- Addy sembra leggermente impaurita, mi avvicino a lei
-stai tranquilla, andrà tutto bene. Sarò dietro di te in caso di pericolo- cerco di tranquillizzarla, lei titubante entra in acqua mentre gli altri stanno già proseguendo. Bryan, uno dei gemelli mi salta in groppa reggendosi per bene, dopo di che anche io inizio ad attraversare il corso d'acqua.
Dopo circa dieci minuti siamo tutti zuppi d'acqua e un rumore di una cascata si sente in lontananza
-bene, ora dobbiamo fare uno strappo alla regola. Sentite la cascata? Dobbiamo correre fino alla caverna che si trova sotto lo scorrimento dell'acqua. Io starò sempre dietro a controllare che tutto vada bene. Si sta facendo buio e dobbiamo sbrigarsi- il mio tono spaventerebbe chiunque, ma il freddo si fa più fitto e la giornata è durata maledettamente poco. L'inverno.
Ci mettiamo ai blocchi di partenza e dopo un mio comando partiamo correndo verso la nostra meta, osservo attentamente i miei fedeli. Sembra essere tutto apposto quindi laico a loro un po' di vantaggio rallentando.
Di colpo un particolare attira la mia attenzione, un aquila appollaiata tra i rami di un pino osserva la scena. Inizio a ringhiare andando nella sua direzione e la riconosco era quel aquila presente anche nel bosco durante l'allenamento di Addy
-chi sei e cosa vuoi dal mio branco- sbraito contro il volatile, questo starnazza e prende il suo volo. Osservo attentamente la sua direzione e sembra andare verso le montagne di Nessuno. Un luogo così tenebroso e freddo.

Appena supero con un balzo le rocce che mi separano dalla grotta vergo pervaso da un senso di liberazione. Il primo giorno è superato, finalmente.
Ormai fuori è buio e c'è luce solo grazie alla luna
-Luke, accendi un fuoco. Samantha, noi andremo a caccia- la lupa bianca che fino a poco fa si stava pulendo le zampe si alza e mi raggiunge passandomi accanto, ma senza degnarmi di uno sguardo. È ancora arrabbiata e non sento il suo odore.
Insieme usciamo dalla grotta e io ne approfitto per attaccare discorso
-Samantha per quello che è successo ieri sono dispiaciuto, non pensavo che potesse darti così fastidio una cosa del genere- sussurro avvicinandomi a lei, ormai siamo rientrati nel fitto bosco, non mi calcola e continua ad ignorarmi. Sbuffo e mi avvicino di più a lei
-Eddai, era solo un passatempo. Non ho fatto gran che con quel umana a NY- lei di colpo si gira e mi fulmina con uno sguardo, nonostante questo inizio a strusciarmi su di lei e a emettere verso come farebbe un cucciolo che vuole giocare. Lei come risposta ringhia e io giocosamente le salto addosso, non aspettandoselo Sam cade all'indietro non reggendo il mio peso e ci ritroviamo a rotolare giù per un pendio. La neve fresca di alza al nostro passaggio e non sapendo spiegare bene come mi ritrovo nella mia forma umana sopra di lei altrettanto umana, la guardo negli occhi e lo sento. Il suo odore, non mi importa che siamo entrambi nudi esposti al freddo. Mi avvicino con il volto al suo e dopo averle accarezzato una guancia la bacio tenendo gli occhi chiusi. Lei ricambia ed è un bacio passionale che non saprei proprio spiegare i miei sentimenti in questo momento.

**
Samantha era stesa tra i fili d'erba, rideva sonoramente mentre io inseguivo un grillo. Lo facevo apposta a non prendere quella creatura insignificante perché La ragazza si stava divertendo, dopo un po' lascio perdere il grillo e vado da lei. I suoi capelli sono umidi per la nuotata nel lago e mi accuccio al suo fianco appoggiando il mio enorme e rossastro muso sulla sua spalle, lei mi abbraccia avvolgendo le sue esuli braccia intorno a me e affonda il capo nel mio pelo lungo.
-Alan, sei mio- sussurra mentre le sue unghiette grattano contro il mio muso facendomi rilassare. Provavo amore verso quella curiosa umana.
**

Di colpo la ragazza si stacca dal bacio e mi guarda intensamente negli occhi. Sarà un quarto d'ora che siamo nella neve fredda uno sopra l'altro a baciarci e basta.
-cosa vuole il gran consiglio da me?- sussurra tremolante, alzo un sopracciglio alla domanda e assumo un espressione irritata
-non puoi frugare nelle mie cose! Odio quando fai così, comunque niente...loro ti trovano solo un buon esemplare. Ma non ti avranno mai, okay?- lei annuisce più volte per poi guardare dietro di me, non capendo cosa sta succedendo vengo spinto via da Sam che torna alla sua forma da lupo e azzanna un cervo che dopo una manciata di minuti si accascia morto. Ecco la nostra cena.
Torniamo di fretta alla caverna che ormai si è riscaldata per via del fuoco acceso da Luke, Insieme gustiamo la cena.

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