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-Ah! Per l'angelo! Ma sei idiota??! Mi hai tagliata!!-

Dico urlando contro a Ethan che per poco non mi uccideva durante l'allenamento.

Estrae il suo stilo e senza che io me ne accorga lo poggia sul mio braccio dove si vedeva ancora un vecchio Iratze, ustionandomi.

Mi alzo di scatto tenendo il mio braccio stretto e urlando al primo impatto con lo stilo.

-Allora lo fai apposta!!-

Urlo un'altra volta.

-No, che ho fatto? Perché ti sei ustionata?-

Dice per poi arrivarci da solo.

-Oh! Tu.. È vero, scusami violetta.. Sai, a volte sono così sbadato.-

Dice riposando il suo stilo nella sua cintura delle armi.

-Beh, dovresti curare quella brutta ustione o potrebbe lasciare il segno..-

Dice mentre va via.

-Lo farei se trovassi il mio stilo!-

Dico fra me e me, infuriata.

Mentre andavo in cerca di un'altro stilo in ufficio di Diana, vidi Cora in corridoio che usciva dalla mia stanza e così aspettai per poi andare dentro a controllare se avesse fatto qualcosa.

C'era un fazzoletto arrotolato sul mio letto, lo presi tra le mani e lo aprì.

-Brutta..! -

Al suo interno c'era il mio stilo in mille pezzi.

-Quello non era tuo?..-

Dice Livvy spuntando dietro le mie spalle.

-Già, era mio.. Cosa c'è Livvy? Tutto bene?-

Lei annuisce in segno di sì e fa un sorriso per poi sedersi sul mio letto.

-Jules, lo sa?.. -

-No..-

-Dovresti dirglielo.. O almeno fargliela pagare a quella brutta..-

Non finisce la frase per via del mio sguardo fulminante per ciò che stava per dire.

-No, ne andrò a prendere un'altro..-

Dico alzandomi con Livvy che mi segue fino all'ufficio di Diana.

-Trovato!-

Esclama Livvy, contenta di aver avuto ragione sul dove fosse.

-Che ti è successo al braccio?-

Mi chiede mentre afferro lo stilo per tracciare un Iratze.

-Niente, Ethan voleva aiutarmi e non ricordava del mio problema.. Adesso usciamo di qui prima che arrivi Diana o Jules..-

Dico mentre usciamo per tornare in camera mia.

-Sul serio, gliela lasci passare?! Ti ha ustionata e ti prende sempre in giro! Avanti, facciamolo volare o facciamolo spaventare a morte!-

Dice chiudendo le mani a mo di preghiera e immaginando la scena.

-Non posso usare la mia magia, lo sai. Julian si arrabbia se lo faccio, l'ho promesso..-

Dico gettandomi sul letto, mentre Livvy andava ad osservare i miei cristalli.

-Hai un bellissimo dono, dopotutto.. Ti ricordi quando da piccoli per aiutare Julian, ci mostravi cosa potevi fare? Facevi nevicare dentro la nostra stanza, facevi volare gli oggetti, ho avuto per due minuti i capelli viola e mi stavano da paura! È davvero un peccato che tu non possa più usarla.. Sarà molto difficile per te..-

Dice prendendo il prisma che può farti parlare con chiunque tu voglia ma è il tuo subconscio a parlare per lui o lei, ti fa sentire ciò che vorresti sentirti dire.

-La vedi?.. La mamma intendo..-

Mi chiede abbassando lo sguardo sul prisma che teneva fra le mani.

-Si, a volte.. Quando ho bisogno..-

Dico

-Ed io non posso usarlo?.. Vorrei davvero tanto parlare con la mamma.. Sentire la sua voce..-

Dice per poi rimetterla al suo posto e scrollandosi di dosso la tristezza improvvisa.

-Liv.. Aspetta, vieni qui..-

Dico facendogli segno di sedersi accanto a me, mentre prendo le sue mani e le chiudo fra le mie.

-Che stai facendo?-

Le sto dando ciò che vuole, le sto facendo vedere ciò che desidera.

-La sua voce..-

Dice mentre una lacrima inizia a scendere dal suo viso.

-Il suo viso.. Oh mamma, non sai quanto mi manchi.. Quanto ci manchi..-

Dice mentre lascio la presa un secondo prima che Julian potesse vedermi.

-Oh, siete qui.. Tutto bene, Livvy?-

Le chiede vedendola con il viso in lacrime.

-Tutto bene, cose da ragazze-

Risponde Livvy prima di dargli un bacio in guancia e andando via.

Elizabeth Blackthorn |The Half Witch⚡️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora