CAPITOLO 7

31 2 0
                                    

Arrivate davanti alla discoteca troviamo molti gruppetti di ragazzi sul piazzale mentre altri sono già in coda pronti ad entrare.

-Ma tutta sta gente?- la mia voce è un po' scocciata,

-Beh siamo in una discoteca a Capodanno penso sia normale, sarà un casino trovare Igor e gli altri però-,

-Chiama il tuo ragazzo prima che rimaniamo qui in macchina per tutta la sera- rido per il modo in cui mi guarda rossa come un peperone -Non è il mio ragazzo- c'è una sorta di tristezza nella sua voce, 

-Secondo me ben presto lo sarà- cerco di rincuorarla, perché  so che nelle mie parole c'è un briciolo di verità, é difficile che mi sbagli in fatto di amore quando si tratta degli altri, non posso dire lo stesso delle mie relazioni. 

Lei senza dire una parola compone il numero e lo chiama, intanto io decido di mandare un messaggio ad Anastasia e Clara per farmi perdonare di non passare Capodanno con loro e poi a mia mamma per avere qualche foto dei fuochi d'artificio. 

Quando torno alla realtà sento Fiona che dice -Perfetto ci incontriamo all'ingresso. A tra poco- 

-Cosa dice?- le chiedo un po' stufa di essere li e sono solo le 22.00, 

-Igor e i suoi amici sono appena arrivati ci aspettano davanti alla discoteca- così dopo essere scese dalla macchina ci incamminiamo al punto di ritrovo. Fiona mi sembra un po' spaesata, ma quando vede Igor capisco dal sorriso raggiante che ne è valsa la pena di venire fino a qui questa sera. Ci salutiamo e ci mettiamo in coda pronti ad ibernarci a causa del freddo.

La discoteca PiccaDance è molto grande, all'ingresso c'è il guardaroba dove depositiamo i cappotti e un po' più avanti un enorme pista da ballo con il Dj alla console. La bionda con un mini vestitino ci accompagna al tavolo prenotato da Igor, dove ci sono già gli alcolici scelti da lui. 

La musica risuona nel mio corpo e il cuore mi batte forte, nel giro di neanche un minuto io, Fiona e Anna siamo già nella pista da ballo a scatenarci mentre gli altri rimangono al tavolo a bere. 

-Non sono più abituata alla discoteca- mi dice Fiona toccandosi i capelli sculettando. 

Lei infatti, aveva fatto un periodo della sua adolescenza che ogni  sabato andava in discoteca e alcune volte aveva portato anche a me, ma a essere sincera non mi è mai piaciuta un granché

-E' da almeno due anni che non ci metto piede- rido,

-Non ci vuole molto ad riabituarsi forza andiamo sotto la console, lì la musica si sente molto meglio-. 

Mentre sono immersa nella canzone e ballo in modo sfacciato, sento una voce sconosciuta alle mie spalle.

-Ciao come ti chiami bellissima?- mi chiede uno sconosciuto, 

ma prima che possa dire una parola mi allontano e torno dai miei amici,

-Potresti almeno rispondermi stronza- gli sento urlare e improvvisamente una mano mi afferra il polso, è ancora il ragazzo biondo,

-Sono lesbica, la pianti di importunarmi- Fiona è affianco a me e fortunatamente Igor non è nei paraggi, quindi le prendo le mani e mi butto addosso a lei mettendomi a ballare e strusciarmi contro,  così finalmente si leva dai piedi.

-Era carino perché te lo sei fatto scappare?- mi rimprovera,

-Dai Fiona lo sai che i biondi non mi attirano- faccio  spallucce e continuo a ballare, senza rendercene conto tra un ballo e l'altro si sono già fatte le 23,55 mancavano solo cinque minuti alla fine dell'anno, così tra uno spintone e l'altro arriviamo al tavolo, facciamo qualche foto ricordo intanto che il cameriere riempie i bicchieri di champagne a ognuno. 

Il Dj inizia il conto alla rovescia e poi finalmente urla -Buon anno- ci scambiamo gli auguri e dopo il brindisi torniamo a ballare.

Sono stata molto attenta a non esagerare con lo champagne, primo perché devo guidare e la probabilità di trovare i carabinieri è molto alta, secondo ho in macchina Fiona e conoscendo Igor l'avrà fatta bere un po' e terzo non voglio far preoccupare troppo i miei che sono lontani.

******************************

Verso le quattro del mattino usciamo dalla discoteca, ma prima di tornare a casa di Fiona decidiamo di fermarci ad un parco giochi non molto distante dalla discoteca, rimango con Gioele, Anna e Filippo a parlare di tatuaggi, mentre Fiona e Igor passeggiano al chiaro di luna.

-Devo andare a fare un nuovo tatuaggio quale mi consigliate?- Filippo ci fa vedere un drago colorato che vuole fare sulla spalla e un ancora bianca e nera da fare sul braccio,

-Per me sono bellissimi entrambi amore- risponde Anna la sua ragazza,

-L'ancora è un po' troppo semplice e poi mi sentirei copiato quindi preferisco il drago- Gioele sembra molto sicuro della sua risposta forse addirittura un po' arrogante, intanto Filippo chiede con lo sguardo conferma anche a me,

-Credo che devi valutare prima il significato che comportano e poi fare una scelta, mal che vada li fai entrambi-. Io e i ragazzi parliamo di conquiste amorose, lavoro, viaggi, fino a quando  vedo arrivare Fiona e Igor sorridendo e tenendosi per mano, finalmente si sono messi insieme, è così radiosa.

Fiona non vuole parlare della serata e di quello che è successo fino a che non siamo pronte per andare a dormire, -Me lo ha chiesto Martina- inizia a muoversi come una pazza sotto le coperte cercando di trattenere le lacrime di gioia,

-Finalmente Fiona stavo diventando vecchia, vuoi raccontarmi qualcosa o devo convincerti con la forza?- le sorrido e lei inizia a spiegarmi tutto dettaglio per dettaglio,

-Cavolo Martina mentre stavamo camminando ci siamo fermati a guardare le stelle, mi ha indicato le varie costellazioni- si ferma per un attimo e diventa rossa come un peperone,

-E a quel punto mi ha preso la mano, mi ha baciato e me l'ha chiesto-, 

-Che dolce- la guardo con gli occhi sognanti 

-Tu invece ti sei divertita?- mi chiede, 

-Si molto, pensavo di annoiarmi se dovessi essere sincera, ma non è stato così fortunatamente quindi grazie- senza lasciarmi il tempo di finire la frase mi abbraccia 

-No grazie a te Marti, grazie davvero-. 

Guardo l'ora e sono oramai le 6.00 di mattina, mando un messaggio ai miei genitori, sperando di non svegliarli. 

Buon anno... Ci sentiamo più tardi, un bacione. Martina

Spengo la luce e restiamo a parlare ancora per qualche minuto, ma a metà conversazione Fiona inizia a russare, così capisco che probabilmente è ora di dormire.

Non è un addioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora