♣24° Capitolo:♣

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Louis's Pov

Quando vedo Niall tornare indietro non posso fare a meno di prenderlo per il colletto della maglia e sbatterlo al muro davanti a gli occhi di tutti. "Che cazzo gli hai fatto bastardo!" gli urlo contro ma lui non risponde. Nei suoi occhi vedo tristezza e distruzzione. "Rispondi!" continuo ma lui è ostinsto quanto me, da suoi occhi scendono delle lacrime, lascrime di chi ha perso la suo ragione di vita, "Niall!" lo incito ancora una volta e stranamente anche  dai miei occhi esce una piccola lacrima di tristezza. "Lasciami" dice, ma non lo ascolto, voglio sapere cosa gli ha fatto. "Lasciami ho detto" ripete, i suoi occhi sono diventati come assenti fra le lacrime  e così lo lascio. Lui prende le chiavi della macchina, esce dalla porta e va via. Resto fermo per un pò e quando mi giro ho tutti gli occhi puntati addosso, "Che cazzo volete?" gli chiedo fievolmente, gli occhi di Harry sono pieni di ira ma non dice niente e da una parte è meglio così. Quando nessuno sembra intenzionato a dire una parola mi giro e mi dirigo verso la mia camera dove cerco di chiamare innumerevoli volte Jane, nella speranza di una sua risposta.

Jane's Pov

Sono ormai 20 minuti che cammino senza avere una meta e sanza sapere cosa mi succederà. Sento per l'ennesima volta il telefono squillare e leggo per l'ennesima volta il mone di Louis, perciò decido di non rispondere per evitare altri problemi che in questo mmento non sono i ben venuti. Non faccio in tempo a fare altri cinque passi che sento il mio telefono vibrare di nuovo ma questa volta con mia grande sorpresa non è Louis ma leggo il nome di Anne sullo schermo quindi rispondo.

*Telefonata* 

"Ehy, Jane stai bene?" mi chiede lei premurosamente

"Più o meno" rispondo tirando su con il naso e asciugandomi gli occhi con la manica del maglione.

"Dimmi dove sei così ti veniamo a prendere"

"Non ho la minima idea di dove sono" confesso.

"Hai vicino un negozio?"

"Si, si chiama 'Limon'"

"Okay, so dove è. Ferma lì che tra poco arriviamo"

"Okay" dico prima di riattaccare.

*Fine telefonata* 

Rimetto il telefono in tasca e cammino ancora per qualche metro per trovare una panchina su cui sedermi. Quando la trovo mi ci siedo sopra e inizio a guardarmi intorno. Non credo di esserci mai venuta in questa cona di Londra ma mi sarebbe piaciuto perchè è davvero un quartiere grazioso e confortevole.

Dopo 10 minuti vedo una macchina accostarsi vicino a me e riesco a scorgervi le facce di Miriam e Anne. Quando le vedo non posso fare a meno di corrergli incontro e stringerle in un forte abbraccio. "Tranquilla, ci siamo noi qui." sento sussurrarmi all'orecchio e i miei occhi iniziano di nuovo a bagnarsi. Odio davvero quando sono così emotiva ma in questo momento non posso trattenermi.

Saliamo in macchina e dopo poco arriviamo davanti a un palazzo di 4 piani.

"Siamo arrivate." dice Miriam. Scendiamo dalla macchina e ci dirigiamo verso l'interno. Sembra un palazzina vecchia e infati l'interno non è molto messo bene ma quando entro nel loro appartamento tutto un'altro mondo mi appare davanti. Al contrario del palazzo il loro appartamento è moderno e ben illuminato grazie alle grandi finestre che danno su una vista fantastica.

"Accomodati, fai come se fossi a casa tua." Dice Anne prima di sparire al piano di sopra e tornare giù con un simpatico pigiama della Coca Cola adosso. 

"Allora ti va di raccontarci per bene le cose adesso che sei più calma?" mi incita Miriam.

Annuisco e così ricomincio la storia della mia vita da dove si erano fermate.

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