MinaKura ai tempi del corona

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Michael sbuffò, evidentemente scocciato. Non era un ragazzo chissà quanto affettuoso, non era amante della compagnia. Stava bene solo, certo. Ma erano passati due mesi. Due fottutissimi mesi dall'ultima volta in cui si era visto col suo ragazzo. Ha spesso detto a Doug che poteva fare a meno dei suoi modi di fare, della sua presenza, di lui. Lo diceva soprattutto quando si arrabbiava. Ma stava realizzando che non avrebbe mai potuto far a meno di tutto quello. Doug gli mancava non poco. Preferiva mille volte essere "molestato", come definiva lui l'approccio del viola nei suoi confronti, che stare ancora senza quella testa di cazzo. Fortunatamente, avevano dato il via libera per uscire e visitare parenti e fidanzati. E Mike non se lo fece ripetere due volte. Si mise d'accordo con Doug e il viola andò a casa sua.

Michael storse il naso, infastidito dalla mascherina. Non solo dalla propria, ma anche da quella di Doug. Voleva baciarlo, diamine.
«Che c'è?» domandò il più alto, notando l'espressione scocciata e imbronciata dell'azzurro.
«Nulla» rispose Michael, sbuffando. Ma, ovviamente, Doug non gli credette. Conosceva bene il suo puffo, capiva quando mentiva.
«Certo, puffo. Certo. Non lo sai che le bugie hanno le gambe corte?»
Il viola dovette evitare una scarpa volante, dato che il più piccolo doveva restare a un metro di distanza e non poteva colpirlo con un pugno.
«Ehy, potevi colpirmi!»
«Era questo l'obiettivo, baka»
«Mi dici che hai?»
«Non ho nulla»
«Non ti credo minimamente»
«E non mi credere.»
Doug sospirò, consapevole di avere un fidanzato impossibile. Intanto Michael stava riflettendo attentamente. Voleva fare una cosa, che sarebbe potuta essere una cazzata colossale. Però non resisteva più.
«Voglio un bacio.»
Doug lo guardò un attimo, stralunato.
«Mike, sai che-»
«Non mi interessa» disse irritato il puffo, levandosi la mascherina. Doug voleva infastidirlo, quindi non si sarebbe fatto baciare. E l'azzurro lo sapeva. Quindi, per ottenere ciò che voleva, doveva provocarlo. Si avvicinò a lui, piano. Si mise sulle punte e poggiò le mani sulle sue spalle, prendendo la mascherina coi denti e abbassandogliela un po, tirandola. Lo guardò negli occhi. Anche a Doug mancava il quel poco contatto che di solito riusciva a ottenere dal suo fidanzato, quindi non si impegnò nemmeno a mantenere il controllo. Si lasciò levare la mascherina, poi lo prese per i fianchi e lo baciò stringendolo a se. Michael ricambiò subito, gli era mancato baciare il suo ragazzo.

Storiella random davvero molto veloce e scritta a caso, per LiriaRouge

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