Ti va di vederci uno di questi pomeriggi?

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Ieri sera, sono andata a dormire presto. Ero talmente stanca, perché negli ultimi giorni ho fatto sempre tardi.

Apro gli occhi mentre resto con le coperte tirate fino alle orecchie, poi prendo il telefono dal comodino e leggo l'ora: 9:30. È ora di alzarmi.

Mi siedo sul letto, faccio entrare i piedi nella pantofole e vado in bagno per lavarmi.

Una volta che mi sono lavata, scendo al piano di sotto, non c'è ancora nessuno.

Mi dirigo verso la camera di Luna per vedere se è già sveglia.

Apro lentamente la porta e non c'è, dev'essere in bagno. Torno in cucina e vedo che c'è un bigliettino sul tavolo.

"Tesori miei, sono uscito a fare un po' di spesa, tornerò tra poco. Papy."

Lascio il bigliettino lì dov'è, poi preparo del caffè.

Luna mi raggiunge e si siede subito. "Buongiorno..." Si stropiccia l'occhio destro.

"Buongiorno a te, hai dormito bene?" Le domando sorridendole. Lei annuisce e non dice nulla.

"Cosa vuoi mangiare?"

"Mmh... Uova!" Mi risponde saltando sulla sedia.

Senza aggiungere altro, apro il frigo e tiro fuori tre uova, farò una frittatina dolce.
Prendo lo zucchero e la cannella dal mobile accanto alla cucina, unisco tutto in un piatto e sbatto il composto con una forchetta.

Posiziono il padellino sul fornello, ci verso un po' d'olio e accendo la fiamma. Quando l'olio è abbastanza caldo, verso il composto ottenuto e lascio che si cuocia a fiamma bassa.

"Oggi io vado a fare shopping, vuoi venire con me?" Domando a Luna.

"Siii! Mi piacerebbe molto." È entusiasta.

"Perfetto, verrà anche Victoria, va bene?"

Lei annuisce con la testa. Intanto spengo il fornello su cui c'era la moca.

"Ne vuoi un po'?" Domando a Luna.

"Sì ma con il latte." Si limita a rispondere mentre tiene il suo sguardo fisso sul cellulare.

Insomma, mi va bene preparale la colazione ma potrebbe anche fare qualcosa.

Apro il frigo, prendo il latte e ne verso un po' nella tazza, che poi faccio andare in microonde. Giro la frittata per far cuocere l'altro lato, poi verso il caffè un po' a me e un po' nella tazza di Luna.

"Ecco a te." Le sorrido, lei finalmente posa il cellulare e si alza per prendere lo zucchero.

Quando la frittata è pronta, la divido in due e la metto nei piattini, poi do il pezzo più grande a Luna, voglio mangiar di meno dopo questi giorni di abbuffate.

"Luna andiamo!! Victoria è arrivata." Urlo mentre corro al piano di sotto.

Luna mi raggiunge in salotto.
"Ma dov'è?" Mi domanda.

"È qui fuori, mi ha chiamata. Ci portano i suoi genitori, sei pronta?" La guardo, è così carina.

Indossa dei jeans chiari a vita alta e un maglioncino beige corto, dalle maniche ampie, i capelli sono sciolti e con i soliti boccoli alle punte, mi chiedo davvero se sono suoi o se se li fa con la piastra.

"Bene andiamo, ciao papà."

"Ciao ragazze, ah aspettare!" Mio padre si alza dal divano e di raggiungere portando con sé il portafoglio.

"Ecco a voi, spero che vi bastino."

"Ma papà non ce n'è bisogno, posso pagare io." Apprezzo tantissimo il suo gesto ma non mi va che paghi lui.

Still stay with meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora