CAPITOLO 9

24 2 2
                                    

Mentre percorriamo la superstrada penso a lui per tutto il tempo, senza considerare la mia amica, ma quando parla della foto che mi ha scattato con Nicolas attira subito la mia attenzione. 

-Devo ammettere che state molto bene insieme guarda qui-,

-Fiona ma sei impazzita, potrebbe denunciarti se scopre che l'hai fotografato e poi poteva anche accorgersene o addirittura fare una scenata-,

-Oh Martina quanto te la prendi, va bene la cancello subito, bastava dirlo- risponde con tono seccato,

-Non avresti proprio dovuto fotografarci, però visto che oramai il danno è fatto, me la mandi?- le faccio gli occhietti dolci, 

-Ah vedo che hai cambiato idea molto in fretta, proprio non capisco come fai ad essere così volubile- dice ridendo di me e io con lei.

Ma proprio in quel momento intorno alla macchina si crea una nube di fumo che ci avvolge, così cerco per quanto possibile di inserirmi in una piazzola di sosta. 

Scendo dalla macchina e mi dirigo al cofano dove esce un ondata di fumo "che scocciatura",

-Che sfortuna Marti proprio stasera che devo uscire con Igor, mi verrà a prendere tra dieci minuti- la voce di Fiona è molto rassegnata,

-Potresti chiamarlo e chiedergli se ci può raggiungere qui, così poi potete andare a cena fuori?- chiedo. Lei mi fa cenno di sì con la testa e tira fuori il telefono dalla borsa. Decido di chiamare mio padre che al secondo squillo risponde.

-Ciao tesoro tutto ok?- mi chiede preoccupato 

-Ciao papà, spero di non aver interrotto niente, ho avuto un problema con la macchina, sto per chiamare Stefano per portarla in officina- gli riferisco,

-Ma cos'è successo hai avuto un incidente?- mi chiede ancora più allarmato

-No papà stai tranquillo solo del fumo che esce dal cofano, ho preferito spegnere la macchina e accostarmi sul ciglio della strada non sapendo la gravità della situazione- gli spiego

-Ok, fammi sapere appena sai qualcosa-

-Certo, grazie papà. Ti voglio bene a dopo- 

Quando Igor ci raggiunge dopo dieci minuti circa io e Fiona siamo sedute sul ciglio della strada, io arrabbiata per la mia macchina e lei triste per il suo appuntamento. Quando il meccanico finalmente arriva ringrazio Igor e Fiona per avermi fatto compagnia e lascio i ragazzi alla loro bella serata e salgo sul carro attrezzi diretti all'officina. 

                                                                         ***************

-Mi spiace ma dovrò tenere qui la tua macchina almeno per un paio di giorni, si è creato un problema al motore e devo capire come è meglio procedere per evitare ulteriori danni- mi dice il meccanico con i guanti sporchi di grasso per auto. 

-Va bene grazie mille- rispondo e il meccanico si allontana

I miei genitori sono a 600 chilometri di distanza, i miei amici a cena fuori e come se non bastasse non ho un passaggio per tornare a casa, si prospetta proprio una bella serata. 

Una voce maschile si fa spazio fra i miei pensieri 

-Ste scusa il ritardo è pronta la mia... ciao- mi volto e lo vedo, è lui, vestito con i jeans questa volta, un giubbino di pelle nero con il cappuccio grigio, scarpe da ginnastica e mi sta fissando. 

-Ei- rispondo diventando paonazza "come fa ad essere così bello con tutto ciò che indossa?"

-Come mai da queste parti?- il suo sorriso è la cosa più bella che abbia mai visto

Non è un addioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora