Divulgazione...

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Quando scesi trovai... tutti seduti attorno al tavolo tranne Valerio che stava preparando la colazione.
Io: Buenos Dias *dissi mostrando felicità*
Avevano una faccia strana.
Ros: ehy.. oggi stai meglio?
Io: non preoccuparti, sto benissimo! *dissi cercando di essere convincente*
Credo che avevano capito che stavo mentendo..
Mi sedetti a fare colazione. Ero tra Tanc e Lele. 
Io: allora, che programmi avete per oggi?
Gian: andiamo a visitare la città
Io: ok, perfetto
Mentre mangiavo mi continuavano ad arrivare notifiche al telefono, che avevo in tasca. All'inizio le ignorai poi mi stufai e presi il cellulare per capire che cos'era che mi rompeva le palle di prima mattina. Quando lo accesi... mi andarono i pancake di traverso. Le lacrime iniziarono a rigarmi il viso. Continuavo a fissare lo schermo, che mostrava una marea di notizie e post dove c'era un foto dell'accaduto di ieri. Chi ha potuto farmi una foto mentre venivo stuprata.
In direct iniziarono le moltissime domande dai fan. I ragazzi non aprirono bocca ma si lanciavano qualche occhiata. Cercai di fermare le lacrime, mi rimisi gli occhiali da sole e feci una storia dove dicevo:
"Allora rega ieri sera siamo andati ad una festa e quando sono uscita dal bagno un figlio di puttana mi ha stuprato. Non è per niente facile afrontare tutto ciò, ma sto cercando di far vedere che, sono felice ma dentro ho il cuore a pezzi. Infine mi rivolgo al puttaniere che ha abusato di me... ti troverò e la prossima cosa di cui abuserai sarà la galera detto questo ti mando a FANCULO."
Fatto ciò i ragazzi si avvicinarono a me e mi abbracciarono. Dopo di che mi asciugai le lacrime e feci una telefonata a un mio amico che lavorava con le forze dell'ordine e gli chiesi di rintracciare colui che mi aveva stuprato e colui che aveva divulgato quella foto.
Fatto ciò andai in camera mia mi sistemai il trucco presi lo zaino e tornai di sotto.
Io: andiamo a visitare Valencia o no? * chiesi facendo un sorriso*
Diegio: ma tu stai- *lo interruppi io*
Io: non me ne frega un cazzo di quello che dicono, non me ne frega un cazzo di quello che scrivono..
Tutti si alzarono velocemente e uscimmo di casa. 
Ci dirigemmo verso il centro città che era splendido.
Ros: chi è pronto per lo shopping?
Io: dobbiamo proprio.. *dissi io scocciata*
Marta: allora tu e i ragazzi ci accompagnate a fare shopping e dopo pranzo facciamo quello che volete voi.
Io: ok ci sto
Anche gli altri accettarono. Mentre ci dirigevamo verso il centro commerciale vidi una cosa e mi venne un idea fantastica...

Ti amavo, ti amo e ti amerò per sempre // Tancredi GalliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora