Bad idea

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It was a bad idea calling you up
Was such a bad idea cause now I'm even more lost

"Darling you're so pretty, it hurts"
You pushed me up against my wall
Threw my clothes down on the floor
"Darling, are you ready for more?"

It was a bad idea calling you up
Was such a bad idea, I'm totally fucked
It was a bad idea to think i could stop
Was such a bad idea, I can't get enough



Narratore esterno

Era stata una pessima idea chiamarlo, cercarlo dopo tanto tempo solo per rivelargli i propri sentimenti: ad Arion non andava più bene essere stato solo un passatempo, un giocattolo con cui divertirsi sin dal tempo delle medie.

Un giorno Victor era scomparso, cambiando numero e residenza, di lui si erano perse le tracce e il castano non era più riuscito a contattarlo. Da lì era passato un anno esatto, un anno in cui Sherwind non aveva smesso di pensare al suo amante, di toccarsi la notte nel ricordo delle sue mani che gli percorrevano il corpo, dei morsi e segni evidenti sulla sua pelle abbronzata.

Voleva ritrovarlo e fare l'amore con lui, baciare quelle labbra che tanto gli mancavano per sussurrargli eccitato quanto lo amasse, urlare il suo nome e quella dichiarazione che gli premeva nel petto per uscire sin da quando i loro occhi si erano incrociati la prima volta.

Determinato più che mai Arion chiamò quel nuovo recapito telefonico che il fratello Vladimir gli aveva fornito. Una voce roca e impastata gli rispose dall'altro capo <<Chi è? Maledizione, sono le tre del mattino!>> sentiva il cuore palpitare forte nel petto <<Victor....>> <<Arion....?>> <<Ti prego, dimmi dove sei>> sentiva il respiro accelerare <<Arion->> con un sospiro il blu provò a spiegarsi, ma venne interrotto <<Mi manchi così tanto Victor, ti prego>> <<Dio, Arion>> aveva sospirato <<L'hotel in cui lo abbiamo fatto l'ultima volta, stanza 365>>

Senza aspettare nient'altro Arion riagganciò la chiamata e si precipitò fuori di casa verso la sua destinazione; mentre guidava al limite della velocità sentiva una strana sensazione fremergli dentro, si leccava le labbra immaginando cosa sarebbe successo di lì a poco. Victor gli mancava da morire, stare senza di lui era stata una sofferenza, ma questa volta non voleva rovinare tutto.

Era sicuro avesse fatto qualcosa di sbagliato per allontanare quel ragazzo che per tanti anni lo aveva desiderato quanto lui, che lo aveva stretto e baciato strappandogli la purezza che aveva nel corpo: ma Arion gli avrebbe dato tutto, sì.

Era stata una cattiva idea chiamarlo, ma ora si sentiva felicissimo, inibito dal suo stesso ardore di riavere con sé il blu.

(breve skip time)

Trepidante d'emozione Arion bussò alla porta n. 365, sentendo al suo interno i passi di Victor raggiungerlo, e quando finalmente la sua figura fece capolino sull'uscio il più basso non esitò a saltargli addosso, prendendogli il volto tra le mani e baciandolo disperatamente <<Victor->> sospirava il suo nome nella sua bocca <<Dio, Arion>>

Blade lo spinse contro il muro lì vicino, chiudendo la porta con un calcio mentre non osava interrompere quel contatto con l'altro, che avidamente si stava spogliando e appropriando delle sue labbra <<Sei così bello, piccolo...>> gli morse il collo, facendolo gemere senza ritegno <<Fa quasi male sapere di averti qua dopo tanto tempo>> <<Ti prego Victor, oggi non voglio risparmiarmi>> gli occhi lucidi di lussuria investirono i suoi gialli <<Sei pronto?>> andò a stuzzicargli i capezzoli già turgidi <<Sì! Victor!>>


Sul letto i due amanti si erano rotolati tra le coperte senza sosta, amandosi per tutta la notte tra le risa, i baci e i morsi. Sentire le mani di Victor sulla sua pelle non aveva prezzo, sentirlo dentro di sé neppure, né tanto meno sentirlo pronunciare il suo nome come un soffio <<Arion>> <<Prendimi Victor, fai quello che vuoi>> gli aveva graffiato le spalle con forza, guardandolo intensamente <<Ti ho voluto così tanto...>>

Dopo un anno preciso si ritrovavano a fare l'amore insieme come sempre, per più e più volte, non esaurendo mai la voglia dell'altro.

<<Non c'è stato nessuno dopo di te>> Victor si spingeva nelle sue natiche velocemente, gli faceva perdere la testa e il respiro <<Meglio.>> gli aveva morso il labbro violentemente, ricevendo mugolii di risposta <<Sei solo mio, capito?>> <<S-Sì>> spostando la testa di lato Arion aveva lasciato che gli ennesimi succhiotti gli colorassero il collo ed il torace <<Victor! Mio dio, io->> <<Tu sei mio, Arion>> quei ringhi eccitati al suo orecchio lo stavano facendo impazzire <<Sì Victor, sono tuo! Aaaah!>>

Le stoccate del blu non accennavano a decelerare, torturavano anzi il punto interno di Arion in cui provava più piacere, provocando in lui brividi e fremiti: si agitava tra le coperte sporgendo il bacino contro il suo, lo chiamava a gran voce riempiendo la stanza della sua voce acuta <<Victor! Victor! Victor!>> nei pugni aveva afferrato le lenzuola sporche del loro seme <<Arion>> <<Amami... Victor, ti prego!>>

Spinto dalla frenesia Victor aveva raggiunto l'orgasmo con Arion poco dopo, abbracciandolo per la millesima volta in quelle ore di passione da tempo dimenticata ma che subito si era riaccesa.

<<Victor...>> schiuse le labbra il castano osservava il blu carezzargli il viso, le luci azzurrine dell'alba a definirgli la carnagione pallida <<Ti ho amato per tutto questo tempo>> le lacrime salate gli rigavano le gote arrossate dal godimento appena provato <<Avrei dovuto dirtelo prima>> spalancò gli occhi quando l'altro lo baciò inaspettatamente.

Poco prima di chiuderli, con sorpresa notò un disegno sulla sua spalla di cui non si era accorto nei minuti precedenti.

Parevano due fili intrecciati, neri e aggrovigliati tra loro: si facevano la guerra a vicenda diventando quasi una tempesta scura per poi tornare insieme, vicini e stretti, ma definiti.

<<Arion, non ho mai pensato di lasciarti davvero>> abbassò lo sguardo stringendo la mascella <<Avevo paura e come un codardo sono fuggito dai miei sentimenti, mi sono rifugiato qua in tutto questo tempo>> sorrise <<Sai, Bailong è il proprietario di questo hotel e mi ha fatto un enorme favore>>

Arion scosse la testa ridacchiando <<Sei proprio scemo>> gli baciò la fronte passando una mano trai suoi capelli blu notte <<Ma ti amo anche per questo>> cogliendolo di sorpresa, Victor lo intrappolò sotto di sé baciandolo ancora <<Cos'hai detto?>> <<Che ti amo...>> ora arrossito l'altro lo guardava <<Dillo di nuovo>> <<Ti amo>> <<Cazzo, anche io ti amo da morire Arion>> si erano baciati nuovamente consumando un rapporto dolce, lento.




<<Sai, questo tatuaggio l'ho fatto per te>> Arion tracciava il disegno d'inchiostro con un dito <<Mi ha aiutato a ricordarti, lo ha fatto in tutti questi 365 giorni>> lo strinse di più a sé inspirando il suo profumo di cannella <<Arion...>> <<Mh?>> <<Niente, è che ti amo più di qualsiasi altra cosa>>

In fondo non era stata così pessima, come idea.










*Angolo autrice*
tutta per te _chione__

comunque dite quello che volete ma per me arion sa di cannella, stop😂

mille baci a chi riconosce la canzone🥰

[Kyouten One-Shot] Bad ideaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora