30 novembre 2013

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Caro diario,

Oggi pomeriggio Elina mi ha raccontato un po' della sua vita. Inizialmente mi ha parlato di suo padre e di tutto quello che non ha mai fatto per lei e per sua madre. Mi ha detto che fumava e beveva tanto da tornare quasi ogni sera a casa ubriaco, finchè non è morto. Sua madre invece c'è sempre stata per lei, ma quando si arrabbia la picchia. Dice che non lo fa apposta, dice che è perchè fa fatica a contenere la sua rabbia, ma si scusa subito appena succede.

Poi ha un fratello maggiore che è lontano da casa poichè offre servizio militare. Lo vede solo una volta l'anno per le feste di Natale e per Capodanno, poi deve ripartire.

La tristezza nei suoi occhi era grande mentre me ne parlava, e non appena ha acennato al fratello delle lacrime hanno cominciato a rigarle le guancie.

A suo fratello ci tiene molto.

Non ho potuto fare altro che abbracciarla e provare almeno un po' a consolarla.

Dalla prima volta che l'ho aiutata, semplicemente coprendola con l'ombrello, sapeva che saremmo diventati grandi amici.

Poi abbiamo cominciato a studiare, lei è molto brava a scuola, tranne nelle materie scientifice, così ho deciso di aiutarla.

È dovuta tornare a casa presto perchè mio padre è arrivato e ha pensato bene di venire a rompere le palle e portarmi a comprare un ragalo per Angela poichè tra poco è il suo compleanno.

Le ha comprato una collana in argento.

Ora vado a dormire che è tardi, buonanotte.

Caro diario, lei si chiama ElinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora