Mary era raggomitolata su se stessa, seduta sul bordo della finestra in preda all'ennesima fitta alla testa che precedeva una visione. Ormai erano quasi due giorni che le visioni e gli incubi gli davano il tormento, non era più tornata a lavoro, dandosi per malata. Durante il giorno poteva arrivare ad avere fino a sette visioni, sempre con la stessa ragazza dai capelli castani con i riflessi viola, che la fissava senza però proferire parola. Durante la notte lo stesso incubo si ripeteva, come un disco inceppato. Da allora non riuscì più a prendere sonno e nemmeno a mangiare, era troppo stanca per dedicarsi al cibo e troppo impaurita per addormentarsi.
L'unica gesto che riusciva ancora a fare era quello di alzarsi e andare a sedersi sul la mensola della finestra e attendere.
Non sapeva esattamente il motivo del perché lo faceva, ma qualcosa la spingeva verso quella finestra, guardare il mondo andare avanti e rimanere lì in attesa che qualcosa cambiasse.
Il dolore aumentò vertiginosamente, tanto che dovette appoggiare la testa al vetro della finestra...
Tutto era avvolto nella nebbia bianca, come al solito, poi improvvisamente apparve la ragazza dagli occhi verde oliva e i capelli castani con i riflessi viola, ma qualcosa nella visione cambiò.. oltre quella sconosciuta, uno ad uno apparvero altri personaggi singolari, la prima era una ragazza con gli occhi da felino di un colore giallastro, una chioma di capelli castano chiari da sembrare per lo più una criniera.aveva anche le spalle larghe e un fisico muscoloso per essere una donna, ma emanava lo stesso grazia e sensualità.
Il secondo era un ragazzo con la pelle liscia e grigia, gli occhi erano completamente neri e dai suoi capelli corvini spuntava una pinna con la punta nera. Le sorrideva e si intravidero i denti che erano di forma triangolare e affilati, come quelli di uno squalo.
La terza persona che apparve lasciò Mary senza fiato, Betty. La sua migliore amica aveva un'espressione addolorata e triste. Mary cercò di avvicinarsi a lei, ma la quarta persona comparve fermandola. Clive torreggiava sopra di lei e la guardava con un'espressione indecifrabile.
Altre quattro persone comparvero chiudendo in cerchio che si era creato intorno a lei. Tre li riconobbe subito e il suo cuore palpito' con prepotenza: Tristan, Wolf e Zac. Si soffermo' su Tristan, non era più lo stesso, sembrava invecchiato e consumato dal dolore, nei suoi occhi non c'era niente se non il vuoto più assoluto.
Dietro i tre vampiri era comparso anche un terzo ragazzo, aveva addosso una strana divisa rossa con ricami color argento, era bello, gli occhi erano di un bel verde intenso, i suoi capelli erano morì e ricadevano sui suoi occhi con morbide onde, mentre dietro erano tagliati corti. Come nelle altre visioni, la voce dall'alto parlò - mezzosangue guarda bene le creature che hai intorno, imprimiti nella memoria i loro volti, solo loro saranno degni della tua fiducia. Preparati il destino ti ha chiamato e verrà a prenderti-
Mary stava per rispondere, ma una voce lontana la risveglio' via dalla visione, riportandola alla realtà. ...- Mary.. Mary! O Cazzo Mary riprenditi- Clive la scuse va con forza per cercare di risvegliarla.
Gli occhi di Mary ripresero il loro normale colore e lentamente riuscì a collegare i fatti appena accaduti - ero di nuovo stesa in terra? -
Clive annuì preoccupato - eri stesa in terra, i tuoi occhi, dannazione i tuoi occhi erano vuoti Mary, sembravi morta. Ti prego Mary permettimi di chiamare il dottor Caled lui ti può aiutare-
- no, ora sto bene-
Clive si arrabbio' - si stai bene fino alla prossima volta, e visto che ti succede varie volte in un giorno direi che sarai stesa in terra mezza morta tra poco più di tre ore! Per non parlare del fatto che è due giorni che non tocchi cibo e non dormi!-
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Il sussurro dell'anima ( secondo libro della mezzosangue)
Vampiresono ormai passati quattro mesi, da quando Mary è riuscita ad entrare nel villaggio degli Opal, ma le cose non vanno come lei desidererebbe, infatti nessuno nel villaggio la accetta per colpa del sangue di vampiro che scorre nelle sue vene. quando...