Nuove Amicizie

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Finalmente arriva l'ora d'intervallo, e ci dirigiamo tutti verso la mensa. Una volta aver preso da mangiare, andiamo a prendere posto, o almeno a cercare posto.

-wow, è possibile che non ci sia un tavolo libero?- dice Ichika un pò turbata
-tranquilla-le dico - possiamo sempre andare vicino a qualcuno! Tipo a quelle ragazze lì! Vieni! -
-scusate ragazze, possiamo sederci?- chiedo gentilmente
-prego accomodatevi!- ci dice una delle tre ragazze.
-oh, non mi sono presentata! Io sono Konata Kurosawa, e lei è Ichika gurin!- dico sorridendo
-piacere! Io sono Ayako Yamada, e loro sono le mie sorelle Chika e Fumiko!
-oh, quindi siete sorelle! Notavo una certa somiglianza fra voi- dice Ichika
-eh si- dice Chika. - ce lo dicono tutti! -
-immagino! Di che classe siete?- domando.
-2-4- Ci dice Fumiko
-noi 2-3!- esclama Ichika.

All'improvviso suona la campana che ci avvisa di tornare in classe. Abbiamo lezione di arte ora! Così ci alziamo dalle sedie e andiamo nel laboratorio, dove ci sono i grembiuli per non farci sporcare le uniformi, dopodiché ci consegnano i pennelli.

-bene ragazzi, benvenuti alla vostra prima lezione di arte- dice la prof  -come prima lezione dovrete disegnare questo paesaggio-  ci dice mostrandoci un dipinto di un paesaggio primaverile ricoperto di petali di ciliegio.

Subito spalanco gli occhi pensando alla  mia vera madre, un bellissimo ciliegio fiorito che mi fece nascere così, con un semplice petalo rosa sull'erba verde. La mia nascita è stata così veloce, che in un attimo sembravo essere una bimba di 6 mesi. In più ricordo che, dopo la mia nascita, due petali mi caddero esattamente sulla fronte, ciò significava che mia madre mi aveva baciato la fronte. Subito mi scende una lacrima di nostalgia, si, sto bene con la mia famiglia adottiva ma naturalmente mi manca la mia vera madre. Spero che un giorno possa incontrarla...

-Konata va tutto bene?- mi chiede Ichika a bassa voce
-si...- le rispondo -ma sai questo dipinto mi ricorda mia madre..-
-Aw..Sono sicura che ti starà pensando ora- mi dice lei
-già..- rispondo iniziando a dipingere il prato ricoperto di petali rosa.

Finisce il tempo e la prof ci dice di lasciare tutto a lei perché avrebbe controllato meglio.
Mentre sono nel corridoio, noto che una del consiglio studentesco mi osserva in modo strano, avrà capito che non sono nata da una persona ma da un ciliegio? Possibile, la mia madre adottiva mi dice sempre, che, nei miei capelli spesso c'è una specie di riflesso a forma di petalo di ciliegia, e che questo possa in qualche modo far capire alle persone più attente che sono figlia di un ciliegio.

la figlia del ciliegio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora