Capitolo uno.

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La sveglia suona alle 7 in punto e quindi capisco che è ora di andare in quel carcere che tutti chiamano 'scuola'. Bè, mi alzo e mi preparo per andare a scuola, scendo e trova mia sorella a fare colazione.

'buongiorno fratellone'
'hey, giorno'
mi guardo intorno cercando papà ma come al solito lui non c'è. mi siedo e faccio colazione insieme a lei, appena finito prendo lo zaino e mi incammino per andare a scuola. Appena arrivato passo quelle cinque ore noiose e al suono della campanella ritorno a casa, il pomeriggio quel cazzo di campanello non decide a smettere di suonare così scendo mezzo incazzato e apro trovandomi davanti Gabriella.

'hey, belloccio'
'cazzo ci fai qua?'
'mh, direi che sono la tua ragazza no?'
così la faccio entrare e ci mettiamo nel divano a parlare, quando ad un certo punto lei si avvicina e mi sussurra 'ti voglio' e così finisce che lo facciamo, ma sinceramente non ho mai provato nulla con lei e mai proverò qualcosa.

appena Gabriella finalmente decise di andarsene andai in camera mettendomi il pigiama e mi misi a dormire. Durante la notte avevo gli incubi, sognavo cose brutte..potevo anche vedere mia madre, diceva cose strane. Bè, quella notte mi alzai diverse volte e quindi non riuscì a chiudere occhi, per mia fortuna l'indomani era domenica e quindi non dovevo andare a quella fottuta scuola. L'indomani la sveglia suonò alle 10 in punto, l'avevo puntata a quell'orario perché ci sarebbero dovuti essere ospiti in casa mia. Così mi alzai e mi preparai per questi 'ospiti' quando sentì bussare.

'avanti'
'ehi, fratellino'
'ehi piccola, entra pure'
Così Ale entrò nella mia stanza e per circa un'ora iniziammo a parlare del fatto che si fosse innamorata di uno, appena finimmo di parlare scendemmo e iniziammo a pranzare. Quei tipi non mi piacevano, sapevo che sarebbero solo stati la nostra rovina, l'avevo detto un sacco di volte a papà ma lui non mi ha mai creduto.

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