Non lo capirò mai a quel ragazzo. Entro nel piccolo supermercato e vado dritta verso le schifezze, chissà quale piacerà a Mattia. Chi se ne fotte, non me ne deve importare di lui.
Comunque gli prendo qualche merendina di quando eravamo piccoli. Spero gli piacciano ancora.
"Tutta sola bambolina?" mi giro verso una voce disgustosa
"Stai parlando con me?" dico accigliata
"E con chi se no" inizia ad avvicinarsi "sei una bambolina molto bella" prende una mia ciocca tra i capelli
Sto iniziando ad avere paura.
"Non toccarla Rychard" sospiro di sollievo, Mattia.
"Polibio, è una delle tue puttane? Te le scegli proprio bene" dice squadrandomi da capo a piedi.
"Lasciala stare Rychard, lei non devi toccarla" dice spostandomi difianco a lui
"Uh Polibio è innamorato, non preoccuparti, le cose che appartengono a me io prima o poi me le prendo, vuoi o meno Polibio" dice e se ne va
"Ti ha fatto del male? Ti ha toccata o altro?" mi guarda negli occhi con preoccupazione, come quando da piccoli mi facevo male e lui mi curava, sempre.
"Va tutto bene, Mattia, accompagnami a casa per favore" lo guardo anche io negli occhi.
Non è cambiato niente, c'è sempre quell'intesa.
