Si, sto mancando di Costanza e sono solo al 2° giorno.
Ma prima il ciclo; poi i pensieri suicidi che si fanno sempre più seri.
Sono stanca.
Sono ancora in ufficio; praticamente sola; e mi rendo conto che qui non è come fb.
Non posso far presente il mio dolore, il mio disagio e il mio quotidiano.(Forse ora mi hanno anche chiuso dentro)
Sono stanca.
Si, L ho già detto.
Vorrei iniziare a mandare messaggi con la premessa del "non allarmatevi, qualora vi mandassi messaggi allarmanti" quasi non rendendomi conto che questo risulterebbe un messaggio allarmante.Forse ho voglia di bere; ma in realtà non è così; vorrei solo perdere lucidità ma tutto ciò che ottengo è un nascosto malumore, dietro un sorriso e risate che nascono dal nulla.
Ma i pensieri non si placano, e lo stomaco inizia a bruciare.
Bere fa schifo.
Al di là della sua inutilità il sapore è proprio pessimo; roba che se proprio ci si vuol far male c'è di meglio.
Ma forse è solo L idea di ritrovarsi a vomitare; di ritrovarsi coccolati, ad un cesso, bevicchiando acqua e zucchero.
Un po' come quando si sta male da piccoli, e un genitore ci accudisce.
Stai di merda.
Con la faccia attaccata al cesso, nel quale magari hai appena pisciato o fatto altro, senza aver tirato lo scarico; perché semplicemente non hai forza.
Eppure in quelle piccole attenzioni, stai un po' meglio, accoccolati accanto al water, abbracciati, i capelli che dolcemente vengono legati, e la fronte tirata su.
Una coperta ed un cuscino, e il tuo desiderio di essere lasciato moribondo sul pavimento viene acconsentito; ma solo, perché ormai, si è capito che io peggio è passato.Ma ora, il mio peggio non sembra passare mai, diventare solo più peggio.
Un circolo vizioso di peggiorie.Resisti.
Mi dico e mi dicono.
Questo è L ultimo tempo che passerete insieme, perché sprecarlo così?
Perché anticipare questa fine?E dentro, sento, che non ho scelta.
E col tempo diventa sempre più intensa la cosa; quasi un obbligo.Un salto nel buio.
Fa paura.Però, a sto giro sarò io a saltarci. Perché L ho voluto, L ho scelto, e non perché mi ci hanno spinta.
Anche se, infondo non è così; alla fine si tratta solo di mollare la presa.
Di dar pace a dita e braccia, che continuano a reggersi a Quell ostico bordo pur di non ricadere.
Salire è stata dura, e le ferite non erano ancora rimarginate, ma stiamo resistendo.Ma se fosse davvero ora di mollare la presa?
Alla fine, una volta ricaduta sul fondo, potrò nuovamente risalire quando ne avrò voglia no?
E se non ne avrò voglia, poco male, vorrà forse dire che finalmente ho trovato il mio posto nel
Mondo.Dovrei fare un po' di ordine; in testa.
Ma non sembra fattibile.
Ho un sacco paura, paura che si possano sistemare le cose e che io riesca a rovinarle prima.