School (Jikook)

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S.a.
Il numero degli anni scolastici è contato come se fossero in Italia perciò ci sono 5 anni.

Età: (parte centrale della storia)
Jeongguk - 16
Jimin - 18
Hoseok - 19
Jin - 21

Spero di essere stata abbastanza chiara 😅
~Buona lettura

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Jimin finì a terra, così come il suo pranzo. Perfetto - pensò - dieta pure oggi. Alzò lo sguardo, non per guardare i due ragazzi davanti a lui ma per incontrare quello del ragazzino coi capelli marroni dietro di loro.

Rimase con gli occhi attaccati a quelli della matricola ma quando i due bulli si girarono e notarono il ragazzo, questo sobbalzò e si affrettò a correre via. Jimin non poté dimenticarsi dello sguardo tenero di quest'ultimo prima che sparisse.

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Jeon Jeongguk. Quello era il nome della matricola che lo aveva guardato due anni prima. Ora Jimin faceva il quarto anno e lui era in terza. In quei due anni si era trasformato. Adesso aveva un fisico perfetto e il massimo dei voti in TUTTO.

Come facesse, Jimin se lo chiedeva sempre. Lui era negato per qualsiasi sport che non fosse la danza e per il resto galleggiava poco più alto della sufficenza. Non che fosse stupido, semplicemente era pigro.

L'unico difetto del ragazzo più adorato della scuola era che fosse un emerito stronzo. Se al primo anno sembrava un tenero coniglietto ora era una furba e stronza lepre.

Era tra i più popolari e perfetti della scuola, e ciò lo rendeva alquanto presuntuoso. Aveva un migliore amico, Jung Hoseok, un anno più grande di Jimin. Lui sì che era simpatico: parlava con tutti e sembra sempre risplendere di una luce solare e allegra.

Insomma, era il contrario di Jeongguk eppure erano migliori amici. È proprio vero che gli opposti si attraggono. Jimin, con Hoseok, ogni tanto ci parlava ma con Jeongguk niente da fare.

O meglio, a lui sembrava bipolare. Prima lo derideva assieme agli altri deficienti del suo gruppo poi, quando nessuno se ne accorgeva, lo guardava con pietà. L'unico a difenderlo era Hoseok ma quando Jeongguk era col gruppo lui non c'era quasi mai.

Jeongguk, con Jackson e Jacob, erano i cosiddetti bulli della scuola. Si erano presi un sacco di note per risse, tranne Jeongguk che non alzava mai le mani su qualcun altro.

Con Jimin se la prendevano solo perché sembrava una ragazza, dati i suoi lineamenti alquanto femminili. A Jimin non importava di quello che dicevano gli altri. Però chissà perché se era Jeongguk a dirlo la cosa lo toccava eccome.

La risposta la sapeva benissimo. Jimin aveva avuto un colpo di fulmine per quel ragazzo due anni prima, quando aveva visto il suo viso la prima volta. Peccato che poi fosse diventato quel che era ora.

Jimin nascondeva i suoi sentimenti, e anche il fatto che fosse gay ovviamente, ma dopo due anni sentiva di non farcela più. L'unico che sapeva il suo segreto era il suo amico Seokjin.

Jin aveva tre anni più di lui, ma era ancora in quinta per dei problemi famigliari che lo avevano costretto a saltare due anni. Il suo colore preferito era il rosa e stava nella stessa classe di Hoseok.

Quest'ultimo aveva anche lui perso un anno perché si era trasferito e aveva cambiato scuola un anno e mezzo prima, saltando gli esami che avrebbe dovuto fare e finendo in quarta invece che in quinta.

Jimin raggiunse il suo amico al tavolo della mensa. Si sedette davanti a lui e poggiò il gomito sul tavolo, sorreggendosi la faccia. "Jinnie, non è che hai dei soldi da prestarmi?". "Come mai questa richiesta?" chiese il maggiore.

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