capitolo 11 Rubio e i signori del male

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Due figure ambigue si fermarono nella notte di fronte all'enorme cancello, che delineava l'inizio del regno di Trival.

Il riconoscitore biometrico non riconobbe il disegno delle iridi delle creature, e cominciò a segnalare la presenza di intrusi, creando allerta in tutto il regno e a palazzo. Le guardie reali si riunirono nella sala del trono, per proteggere il proprio Re, mentre le guardie semplici si diressero verso il cancello a grandi passi,  pronti a far fuori gli intrusi non graditi.

Una guardia fece scorrere una placca d'acciaio,  che aprì un varco grande quanto una mano, per vedere le persone all'esterno. - chi siete cosa fate qui?- chiese la guardia

Due occhi color oro si posizionarono al livello degli occhi della guardia - Ofelia la signora dei draghi e il mio compagno è Cornelius il re dei demoni. Siamo arrivati da molto lontano per parlare con il vostro re. Ora aprite, siamo stati fin troppo educati ad aspettare qui fuori-

La guardia barcollo' indietro e con la paura che gli percorreva tutto il corpo aprì manualmente il cancello, lasciando entrare le creature del male.

Mentre le creature del male avanzavano con passo elegante, le guardie di fronte a loro si spostava no,  aprendo gli un varco.

Arrivati all'entrata del palazzo, Cornelius, il re dei demoni, sibilo' a denti stretti a un maggiordomo - portaci immediatamente dal tuo re.-

Il maggiordomo annuì e prese a camminare. Ofelia si mise a ridere - Cornelius caro, la senti anche tu?-

- certo Ofelia,  qui dentro la paura satura  anche l'aria,è così inebriante penso che mi piacera alloggiare qui-

- mmh  non vedo l'ora di consumare un pasto decente di anime impaurita o doloranti-

- calmati Ofelia capisco la tua fame, ma prima vengono gli affari-

Ofelia storse la bocca in una smorfia e rimase in silenzio.

Il maggiordomo si fermò davanti a un portone e chiese gentilmente, ma la voce tremo' leggermente svelando la sua vera paura - vi prego di attendere qui, provvederò ad avvisare il re che volete incontrarlo-

- spiacente, non siamo qui a perdere tempo. Ora aprì la porta- Ofelia ringhio'a modi di avvertimento.

- io sono spiacente, ma le regole dicono che dov..-

- FACCI ENTRARE E SUBITO, PRIMA CHE TI SUCCHI VIA  LA TUA INUTILE VITA!-sibilo' ad alta voce Cornelius.

Il maggiordomo tremo' e ubbidi'docilmente,  appena aprì la porta, la signora dei draghi gli diede una spinta talmente forte da farlo volare per diversi metri.

Rubio assisti' alla scena con stupore e sdegno, era pronto ad ordinare alle sue guardie di uccidere seduta stante gli ospiti indesiderati,  finché non si accorse di chi fossero in realtà.  Il suo cuore raggelo', le figure che avanzavano verso di lui con passo maestoso e allo stesso tempo pauroso erano I Signori del male, erano secoli che non si presentavano al cospetto si qualcuno.

Rubio degluti con forza, e cercò di mantenere la calma, si diceva che i signori del male fossero capaci di percepire la paura e nutrirsene alimentando i loro poteri oscuri.

La signora dei draghi, Ofelia era per metà drago e per metà donna,  aveva gli occhi con le pupille verticali e le sue iridi erano color dell'oro. I suoi capelli lisci grigio antracite gli arrivavano fino al fondo schiena,  da cui partiva una lunga coda ricoperta da squame rossastre. Anche la sua pelle era costituita da squame rossastre che sotto le luci della sala riflettevano, prendendo un colore bluastro.

Il re dei demoni era altrettanto inquietante,  era la fusione tra un serpente e un uomo, era completamente calvo e anche lui era ricoperto di squame  che tendevano al verde muschio. Una lunga coda partiva dal fondo schiena alla cui estremità era presente un sonaglio, che ogni tanto emetteva un tstststs, come un vero crollo diamantino. Le sue iridi erano completamente nere, tanto che non si riusciva a distinguere le pupille dalle iridi. Ma la cosa più disgustosa di quell'essere erano i denti,  possedeva infatti solo i quattro canini di una lunghezza da far abbrividire perfino un vampiro, ed erano ricurvo verso l'interno della sua bocca, il tutto era completato da una lingua biforcuta di un colore viola scuro.  

- bene bene è un onore avere i signori del male al mio cospetto e ditemi cosa posso fare per voi, dopo secoli di assenza sulle scene?-  disse rubio spavaldo

Cornelius oscillo' il suo sonaglio irritato - siamo qui per affari Rubio, possiamo parlare in privato?-
- tutti i presenti escano immediatamente dalla sala, devo parlare in privato con i nostri ospiti!- ordinò Rubio

In meno di due minuti furono lasciati soli e Rubio parlò - allora avevate la mia curiosità,  ma ora avete la mia attenzione,  che tipo di affari avete in mente?-

Ofelia rise - ti piace arrivare subito al nocciolo della questione eh? Bene allora diciamo che abbiamo un obbiettivo comune e che dovremmo collaborare-

- e perché mai io Rubio re del regno dei vampiri, dovrei abbassarmi a collaborare con voi? Io ho già tutto quello che voglio, non mi interessa altro-

- ne sei proprio sicuro? E scommetto che distruggere gli Opal e prendere il loro potere non ti interessa vero?- disse Cornelius in tono di sfida

Rubio si sfrego' più volte la barba pensando alla proposta di Cornelius alquanto allettante - e voi che ci guadagnereste se io prendo il potere degli Opal? -

- a noi non interessa il potere,  di quello c'è ne abbiamo già,  noi vogliamo distruggere il consiglio della magia, in modo da poterci vendicare, ci hanno banditi dalle loro terre e privato dei nostri regni, ora con il tuo aiuto riusciremo a creare il caos e ha riprendere ciò che è nostro.- a Ofelia brillavano gli occhi mentre parlava

- ok ci sto, ma solo a una condizione- disse rubio

- non sei nelle condizioni di dettare regole Rubio,  ti ricordo che se volessimo ti avremmo già fatto fuori- disse Ofelia seria

- se volevate uccidermi l'avreste già fatto, ma siccome vi servo vivo, siete voi che non siete nelle condizioni di dettare regole amici miei- disse rubio provocandoli.

Ofelia stava per cantargliene quattro, ma Cornelius la fermò precendola - sono proprio vere le voci che circolano sul tuo conto Rubio, sei scaltro e spietato, bene allora quale sarebbe la tua condizione?-

- voglio possedere tutti i poteri delle creature magiche del consiglio, voglio essere il vampiro che sa usare tutti i tipi di magia esistenti, il resto è tutto vostro non mi interessa-

- tutto qui?- chiesero Ofelia e Cornelius all'unisono

- si-

- e sia allora-

Rubio sorrise fra se compiaciuto,  finalmente la sua sete di potere sarebbe stata finalmente soddisfatta...

I Signori del male furono accompagnati dal re in persona nei loro alloggi e una volta rimasti soli Ofelia e Cornelius cominciarono a parlare

- è stato un gioco da ragazzi convincerlo a collaborare con noi,  peccato che alla fine si ritroverà con un pugno di mosche in mano- disse Ofelia soddisfatta

- già crede davvero che noi lasceremo tutti quei poteri in mano sua che stolto! Appena il consiglio cadrà a Rubio riservero'il compito di lustrarmi le scarpe-

- è no caro Cornelius,  appena ci sbarazzaremo del consiglio, Rubio lo mangerò insieme ai miei draghi, lo sai che adoriamo la carne di gente come lui-

- e va bene allora,  lo lascerò a te e io mi cercherò qualcun'altro per lustrarmi le scarpe, ma ora riposiamo dobbiamo essere vigili, il consiglio sa che siamo venuti qui potrebbe decidere di intervenire -

- ok come vuoi Cornelius,  allora incubi d'oro Cornelius-

- anche a te mia signora cannibale-

..

Il sussurro dell'anima ( secondo libro della mezzosangue)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora