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-Sapevo che non dovevo fare a Dorota una settimana di ferie- sbottò Blair nonostante la governante fosse partita per la Polonia da sole poche ore. Come un fulmine, si precipitò nello studio del marito, tenendo la mano del figlioletto Henry, di appena 4 anni.
-Ti sembra il modo di vestire un bambino?- urlò.
-Sí, scusa, ti richiamo dopo- disse Chuck attaccando il telefono.
-Cosa c'è?- rispose rivolto alla moglie
-Cosa c'è? Guarda tu stesso cosa c'è!
-Non ti piace?
-Come hai potuto mettere un'insulsa magliettina con i dinosauri a nostro figlio? Poi dove l'hai presa?
-Nell'armadio.
-E come sarebbe finita nell'armadio?
-Dimmelo te.
-Tu osi accusarmi di aver fatto una cosa del genere? Sai cosa ti dico io? Henry, tappati le orecchie. Ti dico che Humphrey ti fa male! Tu sei andato a cena con lui e Nate e da lì è nata l'idea di vestire mio figlio come un ordinario bambino di Brooklyn.
-Interessante il fatto che quando litighiamo Henry passi da essere nostro figlio a tuo figlio.
-Io l'ho partorito!
-E io ti ho...-diede un'occhiata al bambino-lasciamo perdere...piuttosto, tu lo sai che non sono il fan numero uno di Humphrey...ma lui e Serena sono sposati da sì e no un mese. Accettalo.
Blair girò i tacchi e tolse le manine dall'orecchio del figlio.
-Adesso, ci vestiamo e andiamo a portare da mangiare alle papere...
-E papà?-domandò il bambino
-E papà?- fece eco l'uomo
-Deve lavorare.
Mise una Polo al bambino, prese il pane e la borsetta e si diresse verso l'ascensore. Lí trovò il marito.
-Andiamo?- domandò lui.
-Tu non dovevi lavorare?
Jenny Humphrey stava cucendo un modello. Ogni tanto pensava che fosse impossibile che da stella della moda a soli quindici anni, fosse diventata una comune sarta. Lavorava in una fabbrica della Blair Waldorf Design e probabilmente la direttrice non sapeva del suo ruolo. Ed era meglio cosí. L'azienda aveva migliaia di sarte e Jenny sapeva che non doveva andare nell'occhio. Aveva provato qualche volta a fallare degli abiti, ma ogni sera un controllore si assicurava che i prodotti fossero a posto. E ci aveva sempre rimesso sullo stipendio, quindi ci aveva rinunciato. Non le faceva piacere lavorare nella fabbrica di New York dell'azienda di moda della sua peggior nemica, che ogni giorno diventava più importante nel mondo. Negli ultimi due anni, aveva aperto diverse fabbriche sparse tra Europa e America. E secondo Vogue, era la stilista più promettente del secolo.
Serena Van Der Woodsen Humphrey e il marito stavano atterrando dalla luna di miele in Africa. Erano più innamorati di quando erano partiti.
-Dobbiamo dirlo a Blair e Chuck- disse Serena
- E ai nostri genitori?
-Dopo.
-Loro sono venuti subito da me quando l'hanno scoperto...e c'eri anche tu
-Intendi la Blair Waldorf che ha fatto di tutto per impedirci di sposarci? Alleata con Chuck Bass
-Ma è cambiata...sono cambiati.
Dan le lanciò un'occhiata scettica, ma
risero della sua smorfia. Chuck e Blair avevano conservato le loro abitudini: i giochi, le vendette. Non erano cambiati. Probabilmente non lo avrebbero mai fatto. Erano solo diventati potenti quanto volevano da ragazzi.
Serena mangiava il dolce con il gusto. Doveva soppesare bene le parole che avrebbe detto. Pensava a qualcosa di semplice, ma non ne era ancora sicura.
Ma non poteva rimandare ancora a lungo. Blair stava raccontando di quando lei e Chuck erano andati a Tenerife.
La bionda fece un respiro profondo, prese la mano del marito e disse: -Io e Dan dobbiamo dirvi...
In quel momento i loro cellulari suonarono all'unisono. L'uomo d'affari fu il primo a leggere la notifica e lanciò un'occhiataccia verso Humphrey.
-Tu!- disse Blair, mentre il signor Bass metteva le mani sulle orecchie del figlio, non riuscendo a capire cosa stesse per uscire dalla bocca della stilista.
-Io giuro non..- disse Dan
-Allora chi è che ha riaperto Gossip Girl?
-E poi lo sapevamo solo io e te- disse Serena
-No aspetta, è vero?- disse Chuck
-Sí, volevamo dirvelo stasera, ma...
-Ci avrà sentiti qualcuno in aereoporto.
-Sì e guarda caso l'ha pubblicato sul tuo vecchio sito. - disse Chuck
-Spero che non ti dispiaccia se diamo un'occhiata al tuo telefono, Pc e simili.
-No Blair, io scelgo di credergli. -rispose Serena- e se tu non ti fidi di lui, mi dispiace.
Se ne andarono. Blair rimase seduta in silenzio.
-Sono contenta per voi!- disse alla fine
-Torniamo a casa
-Sì, fammi prendere la borsetta
Nel loro appartamento, Serena ebbe modo di interrogare il marito
-A me puoi dirlo se sei stato tu
-No...non lo farei mai, lo sai
-Allora chi può essere stato?
-Non lo so...
-Scelgo di fidarmi. Poi tu eri con me quando l'hanno inviato...

-È ovvio che lo abbia inviato lui! - disse Blair una volta che Henry si fu addormentato.
-Avrà scritto il messaggio e poi avrà optato per l'invio posticipato
-Adesso ci rovinerà. Gossip girl lo ha già fatto più volte.
-E adesso è tornata proprio alla vigilia dell'apertura del nuovo Hotel dei Bass e dell'inaugurazione della tua boutique a Milano
-Cosa facciamo?
-E me lo chiedi pure?
Blair sorrise.
-Come ci si vendica di Humphrey senza far troppo del male a Serena?
-Mhhh...io intendevo un'altra cosa
La prese in braccio e la portò nella loro camera da letto.

Almost is not enoughDove le storie prendono vita. Scoprilo ora