Apatia//Seo Changbin

Lui non sa chi sono

"Changbin... non ti ricordi di Y/n?" chiese Hyunjin bianco in volto.

"No davvero... come non ricordo che Chan dicesse di avere una sorella... ma quando l'hai fatta saltare fuori?" rise verso l'amico.

"Y/n..." cercò di chiamarmi Felix.

"Non fa nulla Felix..." dissi con tono basso.

"Changbin... ci siamo visti qualche volta a casa mia e di Chan... sono contenta che tu stia bene... ci hai fatto preoccupare." sorrisi con le lacrime agli occhi.

"Wow... grazie."

"Ora scusatemi tanto ma è meglio che io torni a casa..." cercai di parlare senza far sentire la mia voce spezzarsi.

Uscì senza permettere a nessuno di dire altro.
Dovevo arrendermi.

Quello che c'era tra me e Changbin era sparito per sempre e non poteva più essere recuperato.
Avrei tanto voluto urlare, avrei voluto sfogarmi ma sembrava tutto così senza senso ormai.

Fuori dall'ospedale sentì una mano poggiarsi sulla mia spalla.

Mi voltai trovando Felix.
Lo abbracciai lasciandomi andare.

"Io ci sarò sempre per te ok? Si risolverà tutto davvero."

"Non ne sono più così sicura ormai..."

○●○                                                         ○●○

Continuava a ripetersi nella mia mente quella scena.

"Chi è Y/n?"

Era passata solo una settimana e non mi ero mai sentita peggio di ora.
Non avevo più voglia di fare nulla, mi davo continuamente la colpa di tutto... Perché non l'ho lasciato parlare quel giorno?
Perché non ho lasciato che si spiegasse?

Non ho mai voluto vedere la realtà dei fatti, ero talmente persa nel fatto che mi avesse solo usata che mi ero già arresa.

Ma dove è finita la me di un tempo?

Mi sono rovinata da sola, per un ragazzo... dov'è andata la mia parte forte e sicura di se?
La mia parte strafottente e... apatica...

Io ero davvero apatica.
Ho sempre odiato quel soprannome... forse perché in fondo lo ero davvero.

Ero apatica, me ne fregavo di tutto e tutti e pensavo solo a me stessa.

Ma ora non sono più così, lui è riuscito davvero a cambiarmi.

Sono diventata... debole?

"Prometto di non farti soffrire."

"Cosa?"

"Prometto di non farti soffrire."

"So che non lo farai."

"E per favore..."

"Davvero Y/n... sorridi di più."

Era tutto così fottutamente perfetto ed ora cosa rimaneva di noi?

Non rimaneva più niente.
Lui non sa chi sono.

Come mi dovrei comportare d'ora in poi con lui?

Cosa dovrei dirgli?

Come dovrei parlargli?

Chan e Felix che continuano a ripetermi di provare a parlarli, di provare a fargli ricordare... sono stressanti.

E sono più che sicura che non ricorderebbe mai nulla comunque.
Lo so perché la mia vita è come il karma, gira tutto in un unico verso e mi becco il peggio dalle mie azioni.

Non si ricorderà mai di me.

Probabilmente andrà avanti.
Si farà una vita.

Gli piacerà ancora Jiheon?
Di lei si ricorderà?

Quante domande a cui non potrò mai dare una risposta, quante speranze create e svanite nel nulla, quanto dolore per un ragazzo...

"Y/n? Posso entrare?" Chan mi risvegliò dai miei pensieri parlandomi da fuori.

"Fa come vuoi."

Entrò sedendosi a bordo del letto.
Guardava davanti a se senza prestarmi attenzione, teneva le mani unite e muoveva il ginocchio su e giù, il suo piede che sbatteva ripetutamente contro il pavimento era l'unica cosa a creare un rumore nella mia stanza.

"Penso che tu non dovresti arrenderti."

"Che intendi?"

"Sai perfettamente cosa intendo."

"Non voglio che la mia sorellina soffri."

"Non sto soffrendo."

"E cosa fai chiusa in camera da una settimana allora?"

"Ti sento piangere la notte Y/n, non mentirmi."

"Beh e allora? Che dovrei fare?"

"Changbin è tornato a casa 2 giorni fa."

"E tra qualche giorno tornerà a scuola. Fa qualcosa." si alzò chiudendo la porta di camera mia.

Mi girai contro il muro.

"Mi sono già arresa ormai."

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Capitolo corto perché è un capitolo riflessivo. Lol.

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Aggiornamento: 28 Gennaio 2021
Ore: 20.16

Eddaje che finiamo questa sera!