Capitolo 11

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Jason's pov

Io e Logan raggiungiamo la stanza di Ellen.

"Aspetta un attimo fuori" gli dico.

Entro nella camera ed eccola lì. È seduta sul letto a fissare intensamente la parete. Non si è neanche accorta che sono qui. In modo cauto mi avvicino a lei e dolcemente l'abbraccio.

"Jason cosa ci fai qui?"

"Non sono andato a lavorare oggi"

"Cosa?! Perché?"

"Volevo farti una sorpresa"

Le do i fiori e lei si mette a piangere.

"Perché piangi? Se non ti piacciono li butto ma ti prego non piangere".

Non mi piace vederla così, ci sto male anch'io.

"No Jason, piango di gioia... grazie per tutto quello che fai"

"Ellen..."

"Sì, cosa c'è?"

"Vedi, io dovrei dirti una cosa importante..."

"Dimmi. Cos'è successo? Perché hai quella faccia? Mi vuoi lasciare?"

"No no aspetta, fammi parlare"

"Sì sì scusa ma mi fai preoccupare".

"Allora, quando sono arrivato in ospedale ho visto un ragazzo che usciva dalla tua camera e allora l'ho seguito".

"Si ti prego non ricordarmelo, quello è venuto qui dicendo che era mio fratello".

"Ellen lo è veramente, quando è uscito dall'ospedale qualcuno lo ha preso di sorpresa e l'ha portato in un vicolo, lì c'era tua madre. Ho ascoltato la loro conversazione e lei lo ha ammesso, non è la tua vera madre. Aspetta, mi sembra di aver fatto un video".

Le mostro il video, quando finisce si mette a piangere.

"Jason sono un disastro e la mia vita è una menzogna, mi hanno sempre mentito tutti, non so più di chi fidarmi".

"No Ellen, non dire così, dopo che tua mamma se n'è andata io ho parlato con lui e adesso è qui fuori che vuole parlarti... se per te va bene".

"Sarà arrabbiato con me, l'ho trattato malissimo".

"No, non è arrabbiato con te, parlaci Ellen, fallo per me".

"Va bene, grazie Jason".

Esco dalla stanza e chiamo Logan che arriva più veloce della luce.

Lo faccio entrare e li lascio da soli.

Ellen's pov

Ecco mio fratello. La persona che mi hanno nascosto per tutta la vita.

"Ciao Ellen..."

"Ciao... ehm"

"Logan"

"Scusami Logan ma ormai mi fido di poche persone".

"Tranquilla, non posso neanche immaginare quello che hai passato".

"Sai ho sempre sognato di avere un fratello o una sorella..."

"Anch'io" sorride.

Come sono belli i suoi occhi. Azzurri. Di un azzurro profondo. Stupendi. Soprattutto quando sorride si intravede una scintilla.

"Senti Ellen io sono qui perché nostra madre voleva che ti raccontassi tutta la storia".

"Non voglio sapere tutto subito, vorrei prima conoscerti meglio. A meno che tu non te ne debba ritornare a casa".

"No, nessun problema, mi ero già trasferito qui."

"Sicuro? E la scuola?"

"Ormai è maggio, dovrò ripetere l'anno. Tu?"

"Anch'io... mi racconti un po' della mamma, com'era? Come si chiamava?"

Logan mi parla di lei. Ad ogni parola mi viene da piangere. Che grande donna, mi parla dei sacrifici che ha fatto, di quanto è premurosa. I suoi occhi si illuminano quando parla di lei.

"Lei era fantastica" dice infine.

"Cosa? Come era? Non dirmi che è m...?"

"Purtroppo sì, sul punto di morte mi ha parlato di te e di quanto stesse male per aver lasciato che quella donna ti prendesse."

Non riesco a trattenere le lacrime che esplodo.

Lui si alza dalla sedia e mi viene ad abbracciare.

"Sono felice di averti trovata, non permetterò mai più a nessuno di farti del male."

"Logan..."

"Sì?"

"Grazie... per essere qui" 


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