Memoriae

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...mentre le nostre labbra stanno per toccarsi arriva una guardia che dice a Marco che il suo ospite è arrivato. Ci allontaniamo l'uno dall'altra e andiamo insieme ad accogliere il nostro ospite. Davanti a me vedo un ragazzo alto e biondo...vorrei dire di non conoscerlo ma purtroppo non è così. Si gira e fa un sorriso beffardo a me e a Marco.
Marco:Giulio,finalmente sei arrivato...con due giorni di ritardo ma sei arrivato.
Giulio:già Marco,devi scusarmi ma avevo delle faccende che richiedevano più importanza del mio viaggio a Roma.Nymeria,da quanto tempo che non ci vediamo.
Io:già ma sinceramente credo sia stato meglio così.
Giulio:non sei cambiata vedo,sempre la solita che sta sempre sulle sue dico bene?
Io:quello che faccio o non faccio non è affare tuo,se volete scusarmi vado nella mia stanza.
Mi allontano lasciandoli da soli a parlare,non ci credo quello mi perseguita anche qui devo ritrovarmelo ora?
Mentre rifletto su come combattere Cesare ora che siamo sotto lo stesso tetto arriva Tiberio.
Io:Tiberio,come va la ferita?
Tiberio:va bene,non fa neanche male per fortuna. Dove stai andando?
Io:mi ritiro nella mia stanza ho bisogno di rilassarmi
Tiberio:ah,va bene conoscerai Gaio Giulio Cesare più tardi allora.
Io:purtroppo lo conosco già...
Tiberio:perché purtroppo?
Io:beh io e lui ci conosciamo da quando eravamo dei fanciulli ingenui,perché i nostri genitori erano amici e studiavamo assieme. Io provavo qualcosa per lui,ma lui non mi ha mai voluta e mi ha sempre presa in giro e io ci stavo male. Poi un giorno c'era una festa in paese e lui mi ha invitata...ci divertimmo  molto quella sera,così alla fine mi baciò ed io ero contentissima ovviamente,però dopo il bacio sbucarono da dietro i suoi amici,e cominciarono a prendermi in giro e a deridermi perché lui era bello ed io ero considerata bruttina per loro,alla fine mi disse stesso lui che era tutta una scommessa ed io ci rimanetti così tanto male che rimasi due giorni  interi chiusa in casa a piangere....Ci ho messo molto ma sono riuscita a smaltire il tutto. E quando comincio ad essere di nuovo felice arriva lui a rovinare tutto.
Dopo questo discorso scoppio a piangere come una bambina e Tiberio mi abbraccia e mi consola. Non c'è dubbio lui è proprio il mio migliore amico anzi io lo vedo come un fratello.

Omne ignotum pro magnificoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora