Cap 23

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Le attenzioni di Logan sono qualcosa di estremamente rassicurante.
Dopo qualche minuto passato a parlare dell'accaduto lui mi convince ad andare a prendere un vestito elegante in un negozio.
Non riesco a capire veramente perché il fatto di prendere un vestito gli stia così tanto a cuore, ma decido di assecondarlo.
Entriamo in un negozio e non ho idea di che tipo di vestito prendere, così chiedo aiuto a Logan, anche se più che altro si fa per dire visto che lo faccio scegliere a lui e basta.
Mentre gli domando di cercare qualcosa al posto mio do un'occhiata a dei vestiti esposti in vetrina, uno è veramente bello sui toni del bianco ma mi sembra troppo formale.
Logan, anche se con un po' di lamentele per il fatto che dice di non avere buon gusto, alla fine si decide a mettersi alla ricerca di questo ricercato vestito elegante.
Neanche dieci minuti dopo torna da me con in mano un vestito abbastanza lungo, che dovrebbe stare aderente, con uno spacco laterale dalla gamba sinistra di un blu di una tonalità meravigliosa.
Guardandolo per poco non spalanco la bocca, ma nonostante tutto Logan deve avere notato che il vestito che a scelto mi piace parecchio così senza aggiungere molto dice "allora vado a pagare"
Io continuo a guardarlo stupita mentre lui si dirige alle casse per poi tornare da me con il vestito in una busta.
L'ennesima ormai.
"Meno male che non avevi buon gusto" gli dico riferendomi alle parole che mi aveva detto prima.
"Beh se devo cercare qualcosa per te mi viene naturale cercare delle cose belle" alle sue parole alzo gli occhi al cielo per poi ridacchiare.
Lui mi prende per mano e mi riporta alla macchina dove mi dice "ricordi che ti avevo detto che dovevo bendarti? Bene, è arrivato il momento"
E quindi senza protestare molto mi lascio mettere la benda, che in realtà non è altro che una mascherina da notte.
Ad un certo punto del viaggio devo essermi addormentata perché sento Logan che mi dice di svegliarmi perché siamo quasi arrivati.
A malavoglia mi rimetto composta sul sedile e domando a Logan quanto ho dormito, e lui mi risponde "solo una trentina di minuti"
"scusa, non sono stata molto di compagnia" gli dico trattenendo una risata.
"Tranquilla, siamo arrivati comunque.
Puoi toglierti la mascherina" mi risponde lui.
Io faccio come mi dice e mi ritrovo davanti ad una distesa enorme di acqua.
"Mi hai portata al mare?" Dico con la voce stracolma di emozione!
Sono felicissima, io adoro il mare!!!
Mi giro verso di lui con un sorriso a trentadue denti e gli salto addosso, per quanto la macchina possa permetterlo, dandogli dei bacini su tutto il viso.
"Grazie, grazie, grazie" gli dico mentre continuo a tempestarlo di baci.
Lui ridacchia e accarezzandomi una guancia mi dice "se avessi saputo prima che ti piace così tanto il mare ti ci avrei portato prima!"
Per poi aggiungere "dai andiamo!"
Facendomi scendere dalla macchina e prendendomi per mano per trascinarmi in spiaggia, dove poi inizio a distinguere i contorni di un gazebo bianco con delle tende che venivano spostate dal leggero venticello marino.
Sotto il gazebo vedo un tavolino apparecchiato per due persone, pieno di ogni più squisita pietanza.
Senza accorgermene mi ero fermata a guardarlo e Logan con me, e mentre mi abbraccia da dietro mi chiede "ti piace?"
"Hai fatto tutto questo per me?" Gli chiedo felicissima di questa sorpresa.
"Si e non è finita, ma per ora mangiamo, dopo vedrai il resto" mi risponde lui dandomi un bacio fra i capelli.
"Grazie Logan, nessuno aveva mai fatto una cosa del genere per me!" Gli dico io girandomi verso di lui per guardarlo negli occhi, e forse sono un po' troppo emotiva perché grazie al leggero venticello mi rendo conto che sto piangendo, sentendo più freddo in quei punti delle guance bagnati da delle lacrime.
Lui mi asciuga le lacrime e mi da un bacio in fronte, sapendo che quelle lacrime sono di felicità e mi domanda "andiamo piccola?"
Io annuisco soltanto, mentre lui mi conduce per mano al gazebo.

|| POCO DOPO ||

Appena finimmo di mangiare Logan mi portò a vedere la casa che si trovava in spiaggia, spiegandomi che era una casa che da ormai moltissimi anni apparteneva a lui e alla sua famiglia, proprio come la spiaggia che anch'essa era sempre stata di sua proprietà.
La casa, che più che altro era una vera e propria villa era costruita in mattoni e dava sul mare.
All'interno era molto spaziosa, c'era un salotto veramente grande con divano, televisione e scaffali su scaffali di libri e grosse finestre che mostravano il panorama circostante, dalla sala si vedeva un altra stanza con un arcata in mattoni bianchi che portava ad una cucina sui toni del bianco molto spaziosa dove vi era anche la sala da pranzo che veniva divisa da essa da una piccola isola, rendendo il tutto molto familiare ed accogliente.
Dal salotto si accedeva ad una scala che portava al piano superiore dove vi erano tre camere, ognuna con il bagno privato.
Al piano inferiore c'era anche una stanza di svago dove si potevano trovare molteplici videogiochi, un biliardino ed un tavolo da biliardo.
Sempre al piano inferiore si poteva trovare uno sgabuzzino veramente spazioso e un altro bagno.
Insomma una casa veramente spaziosa ma nonostante tutto estremamente accogliente.
Una volta finito di mostrarmi la casa Logan mi disse "ti va di fare un bagno in mare?"
Io gli sorrisi e senza esitazioni gli risposi di si.
"È per questo che mi hai fatto prendere il costume vero?" Gli chiesi sorridente, lui annuì per poi passarmi la busta con dentro il costume.
Io mi precipitai in bagno per cambiarmi per poi uscire in costume leggermente in imbarazzo, ma cercai di non darci peso.
Mentre mi cambiavo cercai i segni dei pugni che avevo ricevuto il giorno prima dall'uomo che aveva avuto l'intenzione di rapirmi, per fortuna ancora non c'era niente, anche se avrei scommesso che il giorno dopo avrei avuto tutto lo stomaco livido.
Il costume mi stava bene e stranamente valorizzava il mio fisico, cosa che mai mi sarei aspettata di pensare.
Logan appena mi vide fece un leggero ringhio che per qualche ragione mi fece provare quelle fantomatiche 'farfalle nello stomaco', poi mi concentrai sulla sua figura e notai che anche lui si era messo in costume lasciando scoperto di conseguenza il suo petto muscoloso.
Arrossii e distolsi lo sguardo sotto il ghigno divertito di lui, che aveva assistito a tutta la scena.
"Vogliamo andare?" Mi domandò lui come se nulla fosse.
Io annuii impercettibilmente e lo seguii lungo la spiaggia.
Mentre camminavo fino al bagnasciuga mi persi ad ammirare i riflessi dell'acqua dove il sole cadeva facendo diventare essa di mille tonalità diverse, ognuna di esse meravigliosa ai miei occhi.
Iniziai a camminare verso il mare e ad immergermi lentamente per abituarmi alla temperatura dell'acqua, ormai l'acqua mi arrivava a metà coscia, quando ad un tratto mi sentii sollevare di peso.
Emisi un urlo per la sorpresa e udii una risata prima di ricadere in acqua.
Appena mi resi conto di quello che era successo tornai in superficie per poi guardare Logan con bocca spalancata.
"Tu! cos'hai fatto!?" Gli chiesi in tono minaccioso, anche se mi scappava da ridere.
Sotto le continue risate di Logan iniziai a schizzarlo con dell'acqua per farlo smettere, e a quel punto lui iniziò a fare lo stesso, solo che a differenza mia i suoi schizzi erano molto più forti quindi per farlo smettere mi immersi sott'acqua.
Quando tornai in superficie Logan era vicinissimo a me, mi prese tra le sua braccia e mi accarezzò una guancia.
"Luna, ti ho portata qui perché volevo anche chiederti una cosa..." iniziò lui.
Eravamo faccia a faccia, uniti in un abbraccio.
"tutto quello che vuoi" gli dissi io per farlo continuare, curiosa.
"Volevo chiederti se vuoi diventare la Luna del branco, e dire a tutti che siamo compagni..." mi rispose lui con voce sommessa, in modo di darmi tempo per capire cosa intendesse.
"Cosa vuol dire Luna? cioè, Io sono Luna!" Gli chiesi leggermente confusa, inclinando leggermente il capo verso sinistra.
Lui fece una risata meravigliosa per poi rispondermi.
"quando gli alpha trovano la loro compagna, lei viene presentata al branco come Luna, ossia come punto di riferimento nello stesso modo in cui lo è l'alpha. Certo, il nome della Luna rimane tale, ma è un po' come un titolo, per esempio, io mi chiamo Logan ma molti del branco mi chiamano alpha; anche se nel tuo caso non cambierà molto perché in qualsiasi caso ti chiameranno Luna" finisce di spiegare ridacchiando.
"A me va bene dire al branco che siamo compagni, ma come... cosa dobbiamo fare? E quando lo diremo? E se non mi volessero come tua compagna?" Gli chiesi tempestandolo di domande.
"Stai tranquilla, loro ti accetteranno e poi io sarò sempre insieme a te, non devi preoccuparti. E per quanto riguarda il cosa dobbiamo fare, pensavo di fare una breve cerimonia per presentarti degnamente, e per il quando... che ne dici di domani?" Rispose lui a tutte le mie domande.
Io strabuzzai gli occhi.
"domani? E come facciamo? Non è presto? Se vuoi fare una cerimonia ci sarà molto da fare no?"
"Non ti preoccupare, farò organizzare tutto in tempo" mi rassicurò lui avvicinandosi alle mie labbra, io senza pensarci troppo chiusi gli occhi in attesa di un suo bacio che non tardò ad arrivare.
Gli allacciai le braccia al collo e le gambe in vita per tenermi alla sua altezza.
Quando ci staccammo continuammo a guardarci negli occhi, poi lui riprese a parlare "ti va di restare qui anche stasera? Poi domani torniamo alla casa branco e la cerimonia la facciamo di sera"
Mi propose lui e io senza esitare sorrisi e annuii felicissima della sua proposta.

|| ORE DOPO ||

Passarono diverse ore e alla fine si era fatta sera.
Ordiniamo delle pizze per cena e alla fine decidemmo di andare in spiaggia a mangiare.
Il pasto in spiaggia fu estremamente bello, mangiammo pizza mentre osservavamo il sole tramontare.
Dopo aver finito di mangiare tornammo in casa per guardare un film, quando ormai era ora di dormire mi venne in mente una cosa che subito dopo proposi a Logan.
"Logan? Mi fai un regalo?" Gli chiesi speranzosa.
"quale regalo piccola?" La sua voce era curiosa e stupita allo stesso tempo, forse perché prima avevo fatto tante storie quando voleva prendermi i vestiti e ora gli chiedo questo.
"possiamo dormire in spiaggia? Tanto è tua e nessuno ci dirà niente, e poi è una cosa che ho sempre voluto fare, addormentarmi sotto le stelle con il rumore del mare in sottofondo!!"
Gli spiegai io speranzosa di una risposta affermativa.
"Era questo? Davvero? E io che pensavo che mi avresti chiesto chissà cosa!" Disse ridacchiando.
"È un si?" Gli chiesi titubante e speranzosa.
"è un si" confermò lui.
Ci mancò poco che non saltellai dalla gioia, quella notte la passammo in spiaggia come promesso, quel giorno penso che lo ricorderò sempre come uno dei più belli della mia vita!

-Compagni Di Vita- Life MatesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora