capitolo 12 separazione con il gusto amaro di un'addio

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- ma chi o cosa ci sta seguendo?- chiese Betty sull'orlo di una crisi di nervi

- credo che Rubio ci abbia fatto seguire, non si fida- concluse Jason

- ma come? Mi sono unita a lui e ho superato la sua fottuta prova di fiducia uccidendo un povero innocente che mi tormentera' negli anni avvenire e lui non si fissa di me?- disse fuori di sé Betty

- senti Betty,  Rubio è stato a capo delle guardie reali per quasi cent'anni, lui era ed è il migliore guerriero e stratega del regno, tutto quello che so me l'ha insegnato lui e ti garantisco che lui si fida solo di se stesso-

- allora cosa facciamo? Ci facciamo seguire facendo finta di niente?- domandò Betty massaggiandosi le tempie

- per ora si, non credo che ci vogliano fare del male, penso che Rubio abbia in mente qualcosa ma la domanda è cosa-

- mmm non saprei, forse vuole vedere se effettivamente facciamo ciò che gli abbiamo detto-

- no, non credo che sia questo il motivo, piuttosto credo che ci stia facendo seguire perché vuole ottenere qualcosa che ha lui potrebbe interessare più di Mary...-

Betty si acciglio'- ma cosa potrebbe interessargli di più della mezzosangue? - mentre ragionata,  Betty capì - oh Cazzo ho capito! Lui non vuole solo Mary, lui vuole la posizione esatta del villaggio degli Opal,  per distruggerli e ottenere le famose pietre opaline! Ne sono certa, anche quando eravamo a parigi, Rubio aveva mandato valeska per rubare la pietra opalina a mary-

Jason si morse un labbro - potrebbe essere, ora dobbiamo studiare un piano per seminare i nostri inseguitori, non voglio che il villaggio degli Opal venga distrutto, anche se fra le nostre specie non scorre Buon sangue sono un tipo piuttosto pacifico, non augurerei la morte a nessuno dei miei nemici, per non parlare poi del potere che acquisirebbe Rubio con la pietra degli elementi-

-Non possiamo semplicemente accelerare e fuggire con la macchina?- chiese Betty

Jason scosse la testa - non funzionerebbe, la macchina possiede un localizzatore GPS, ci ritroverebbero comunque. E poi capirebbero che noi li abbiamo scoperti a spiarci.  No dobbiamo giocare d'astuzia-

Betty sbuffo' -allora che si fa?-

- lasciami pensare, tra poco varcheremo il confine ed entreremo in Portogallo,  quando arriveremo al punto prestabilito per lasciare la macchina mi verrà una soluzione.-

Nella Lamborghini calo' il silenzio, Betty guardava il paesaggio scorrere ad alta velocità e i suoi pensieri si rivolsero a Mary,  tra poco l'avrebbe riabbracciata e gli avrebbe chiesto il suo aiuto.

Jason invece aveva un'espressione seria e corrugata,  mentre guidava non riusciva a trovare una soluzione, quelli che li inseguivano erano di certo guardie reali addestrate in maniera rigida, pronte a tutto pur di eseguire un ordine ricevuto e cercare di ottenere i favori del re, d'altronde anche lui fino a qualche anno prima era così, prima che il vecchio Re condannasse ingiustamente le due sorelle alla decapitazione per un furto mai commesso.

Dopo quasi due ore di silenzio, la Lamborghini uscì dall'autostrada e prese una strada secondaria sterrata e piena di buche, fino ad arrivare all'inizio di un bosco.

Jason spense il motore e lasciò cadere le braccia lungo il corpo - Betty ascolta-

-dimmi qual'è il piano?-

Jason non la guardò e si limitò a dire -  appena il sole sparira' dall'orizzonte, tu scenderai e comincerai a correre a più non posso senza mai voltarti indietro. Siamo intesi?-

- No no e no! Non posso lasciarti qui ad affrontare quei tipi non sai neanche quanti sono-

Jason si voltò di scatto verso di lei - tu devi andare avanti, abbiamo un piano da attuare e te sei l'unica che può convincere Mary a impelagarsi in questa impresa.  Io sono sacrificabile tu no-

- ma tu rischieresti di morire!-

- io sono addestrato per questo Betty,  non puoi rimanere al mio fianco, i nostri inseguitori sono come me, tu non avresti nessuna speranza di vincere contro di loro-

Betty si arrabbio'- e te invece quante possibilità hai di sopravvivere? -

Jason non le menti' - poche. Ma come ti ho detto prima io sono quello sacrificabile, te devi portare a termine il piano promettilo! Prometti che correrai veloce come il vento e che non ti fermerai finché non arriverai al villaggio degli opal, promettilo!-

Betty tremo', nella voce di Jason c'era grande determinazione e rassegnazione, così con le lacrime agli occhi annuì decisa.

Jason sorrise dolcemente - bene almeno se dovrò morire, morirò tranquillo perché so che te porterai a termine il nostro piano, guarda il sole sta tramontando tieniti pronta-

Betty in lacrime si gettò fra le braccia di Jason e gli disse - Grazie,  grazie di tutto sei stato e sarai sempre un grande amico, mi hai aiutato fin dal principio è ora ti stai sacrificando per una nobile causa. Te sei un grande-

Jason la strinse forte e poi la sprono' a partire. Betty fece un profondo respiro, aprì la pirtiera e scattò via velocemente. Le sue gambe si muovevano a una velocità pazzesca,  macinando metri su metri, separando sempre più dai suoi inseguitori e dal suo amico Jason. 

Jason scese lentamente dalla macchina, chiuse la Lamborghini con il pulsante della chiusura centralizzata. Fece il giro della macchina fino ad arrivare al bagagliaio,  dove ci si appoggiò.  Gioco' con le chiave della macchina facendole volare per aria e riprendendole al volo con una mano sola.

Rimase in attesa per un paio di muniti, finché un'altra Lamborghini sbuco' dall'ultima curva.

Jason posò le chiavi sul tettino della macchina e aspettò che i suoi due inseguitori avessero il tempo di scendere dalla macchina e sistemarsi la divisa della guardia reale, che si era leggermente spiegazzata.

Jason sorrise maligno, riconoscendo subito i suoi colleghi della guardia - Rich, Mason a cosa devo questa visita? -

Le due guardie si guardarono scure in volto, poi Rich parlò - da quanto tempo sai che vi stiamo inseguendo? -

-ha importanza?  E poi perché dovrei rispondere alle vostre domande se voi eludete le mie?-

Rich sfodero' i denti - dov'è lei?-

Jason si scosto' dalla macchina - anche questo non ha importanza Rich,  qui l'unica cosa che conta è che se siete qui per conto di Rubio, io sono il vostro avversario-

Mason ringhio' - sai una cosa? Mi fa piacere, sei sempre stato troppo perfettino per i miei gusti-

Jason rise - beh io sarò perfettino, ma te sei sempre stato solo un'illuso-

Jason sfodero' anche lui i denti, mostrando  la lunghezza smisurata dei suoi canini e con un ringhio gli disse - beh cosa aspettate che vi inviti a cena? Mi spiace ma non siete i miei tipi-

Rich e Mason balzarono in avanti, sopraffatti da una furia cieca, e Jason gli rispose con la stessa moneta, sapendo che probabilmente non ne sarebbe uscito vivo.

Il sussurro dell'anima ( secondo libro della mezzosangue)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora