Non posso perdonare..

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Mentre salivo le scale qualcuno mi afferrò per il polso...   Era Valerio.
Vale: dove stai andando?
Io: a far le valigie per andare a Roma.
Lui mi guardo con un espressione che non saprei descrivere.
Tanc: Emma.. io e Sespo vorremmo scusarci per il nostro comportamento di merda... *disse avvicinandosi e guardandomi negli occhi*
Io: ascoltate ragazzi io vi voglio un mondo di bene, ma non è sufficiente un attimo per perdonare e dimenticare un lungo periodo di sofferenza di cui la causa siete voi, quindi vi prego cercate di capirmi.. *dissi mantenendo la calma per poi tornare a dirigermi verso camera mia*
Arrivata in camera mia Prima di fare le  valigie e prenotare il volo mi buttai sul letto pensando a tutti i problemi che avevo e a tutti quelli che sto causando. Pensai inoltre dopo aver sbrigato le mie faccende a Roma di tornare a Milano e ricominciare la scuola e partecipare al viaggio ad Amsterdam che mi potrebbe essere d'aiuto per staccare un po, ma anche per allontanarmi un po dai mie amici. Non pk nn  gli voglio bene, anzi li amo, ma mo serve del tempo per riflettere.
Ad un tratto i miei pensieri furono interrotti da qualcuno che bussò alla porta. Io lo invita i ad entrare. Era Monte. Avevo proprio bisogno di lui, di un suo abbraccio e di un suo consiglio. Lui è come se mi leggesse nel pensiero. Appena si avvicinò a me allargó le braccia e io mi buttai in esse. Lo strinsi forte a me come se potesse scappare.
Monte: dove stai andando? *chiese accarezzandomi i capelli*
Gli diedi una risposta e gli spiegai tutto senza tralasciare nessun dettaglio.  
Monte: tre di noi vengono con te. Io tanc e Edo.
Io: ma-
Monte: niente ma noi veniamo con te, mica ti abbandono.
Io: se devo essere del tutto sincera nn volevo andare a Roma da sola... sei il migliore Alessandro *dissi dandogli un bacio sulla guancia*
Monte: allora io prenoto il volo, tu fai la mia e la tua valigia.
Io: ok va bene.. ma gli altri quando tornano a Milano?
Monte:tra 4 giorni.
Io: ok
Andai a fare la mia valigia e quella di Monte. Sinceramente mi dispiaceva lasciare la bellissima Valencia, senza neanche averla visitata tutta, ma mi prometto che ritornerò un giorno.
Mentre facevo la valige qualcuno entrò.. era Tanc. Prese la sua valigia e iniziò a buttarci dentro tutta la sua roba.
Non mi rivolse una parola, forse pk nn gli avevo dato la possibilità di scusarsi. Boh.
A rompere quel silenzio che si era creato fu Monte.
Monte: ehy Rega c'è un volo sta sera, va bene per voi?
Io: per me è perfetto
Tanc: anche per me.
Dopo un po Tanc si rivolse a me..
Tanc: ehy...

Ti amavo, ti amo e ti amerò per sempre // Tancredi GalliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora