10. Ferite

31 4 4
                                    

Erano già passate due settimane e mancava sempre meno alla seconda manche del contest.

Jenny sembrava essersi calmata un po', ma continuava comunque a dire di non voler denunciare il tale.

Paolo non aveva ancora trovato un modo per sbollire un po' la sua rabbia perciò cercava di dedicarsi il più possibile alla sua musica.

Tutto proseguiva insomma normalmente , ma da lì a pochi giorni le cose sarebbero cambiate e non certamente in meglio.

- - -
"Ti aspetto qui fuori" disse P chiudendo la chiamata

"Guarda chi c'è qui...lo sfigato che mi ha fottuto la ragazza" sentì una voce Paolo girandosi verso la fonte per poi ritrovarsi di fronte Jason, l'ex boyfriend di Jenny.

"Jason" disse Paolo facendogli il sorriso più finto che sapesse fare

"Così tu saresti quello che mi ha rubato la mia JJ" fece quello guardandolo con aria di sfiga
"Guarda sei su una cattiva strada, io no-" non fece in tempo a finire che Jason lo zittì prendendolo per il colletto della camicia.

"Stai lontano o non te la passerai bene" fece quello minacciandolo, "Stalle" lo corresse Paolo ma quello non capendo cosa stesse dicendo chiese "Cosa?" guardandolo con una faccia confusa.

Paolo rise leggermente per poi rispondere al ragazzo con un semplice "Lascia perdere".

Jason alzò la mano, stringendola forte.
Pronto a tirargli un pugno.

Paolo vide la mano del ragazzo avvicinarsi sempre più alla sua faccia finché non sentì lo zigomo sinistro bruciare leggermente.

Si girò posando di nuovo lo sguardo sulla mano del ragazzo che intanto davanti a lui era già pronto ad assestargli un altro bel pugno.

Ricominciò tutto.
La mano riprese ad avvicinarsi al suo viso ed ecco che sentì una voce "Paolo".

Era JJ.

Spintonò un po' di gente, ormai era tutta radunata lì intorno per assistere alla scena.
"Jason, tu figlio di puttana! Lascia subito Paolo prima che ti tiri un calcio lì dove non batte il sole" fece lei puntando il dito contro il ragazzo che invece sembrava ridersela.

"Andiamo JJ prima ti piacevano queste cose. Io che picchiavo la gente per te" fece lui incitandola

"Punto primo io per te sono Jenny. Punto secondo la gente cambia e io sono cambiata, fortunatamente" disse lei continuando a guardarlo con sguardo di fuoco.

Quello fece un risolino e lasciò andare Paolo, non prima però di avergli sputato in faccia.

Figlio di puttana, pensò Paolo.

"Ei Paolo, scusa io non vol-" Paolo non le lasciò terminare la frase che prese parola "Tranquilla non è colpa tua" fece lui toccandosi il punto in cui era stato colpito.

Sentì bruciore e al che non potè evitare di fare una smorfia di dolore.

JJ se ne accorse.
"Paolo no che non è tutto bene, su vieni andiamo in infermeria" disse lei prendendo l'amico e tirandolo per un braccio.

Lui sbuffò facendo ridere l'amica e istintivamente un sorriso gli nacque sul viso.
Era felice di essere riuscita a farla tranquillizzare, almeno in parte.

"Le ho detto che non c'è bisogno di m-" diceva Paolo alla signora davanti a lui che cercava di metterle della pomata e del ghiaccio.

Lui cercava in tutti i modi di svincolarsi ma quella lo teneva seduto sul lettino mentre lui cercava di scansare la mano dell'altra.

EmotionsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora