1. Proposta

5 1 0
                                    

Martina P.o.v.

Enter Sandman, Metallica

<<Vado in bagno>> esclamo poggiando entrambe le mani sul tavolo tirandomi su, mentre mia madre mi guarda male.

Non so nemmeno perché gliel'ho detto. Potevo benissimo alzarmi e andarmene. 

<<Che c'è?>> la guardo innocente mentre lei pare voglia uccidermi con lo sguardo.

<<Ah giusto>> alzo in dito e aggrotto le sopracciglia, <<le buone maniere.>>

Mi schiarisco la gola e mi allontano di un passo dal tavolo, lanciando uno sguardo sia Elia che mia madre.

<<Vogliate scusarmi>> congiungo le mani in grembo <<Con Vostro permesso mi reco alla toilette per incipriarmi il naso.>> azzardo ad un inchino e faccio per andarmene quando mia madre mi richiama.

Sospiro rumorosamente e mi giro con un sorriso in faccia, tornando da mia madre.

<<Che c'è?>>

<<Sei così prevedibile.>>

<<Come?>> faccio finta di niente, alzando un sopracciglio e fingendomi confusa.

<<Mettilo qui.>>indica il tavolo.

Alzo gli occhi al cielo e tiro fuori il cellulare, lanciandole un'occhiataccia sbuffando.

<<E non sbuffare!>> mi avvisa, ma io mi sto già allontanando sbuffando.

<<Guastafeste.>> sussurro mentre me ne vado via.

<<Guarda che ti ho sentita!>> mi rimprovera.

Io non ho sentito proprio niente. La ignoro e tiro dritto verso i bagni femminili.

Arrivata davanti alla porta, metto la mano sulla maniglia e attraverso la porta scuotendo la testa.

Chiudo la porta e, appoggiandomi ad essa, mi metto a fissare la fredda luce che emana il lampadario appeso al soffitto. Molto probabilmente costerà un occhio della testa, ma si sa che i ricchi e gli oggetti costosi vanno a braccetto. Esattamente come Elia e i ristorati di lusso.

"Ridicolo"

Metto una mano nella scollatura del vestito e tiro fuori il cellulare di scorta, digitando di fretta il numero di Charlotte.

Dopotutto non sono così prevedibile.

<<La cena va uno schifo vero?>> risponde dopo appena uno squillo.

<<Cos'è, sei nascosta nel bagno qua con me?>> le rispondo guardandomi allo specchio e scostandomi una ciocca dalla faccia.

<<Non potevi trovare un posto migliore del bagno? Ti abbassi a questi livelli per quello.>>

<<Se io mi abbassassi ai suoi livelli, come dici tu, a quest'ora starei strisciando per terra.>>

<<Onestamente devo dire che hai ragione. Ma perché sei nascosta in bagno?>>

<<Mia madre odia i cellulari a tavola, quindi ho dovuto trovare una scusa per non subirmi le loro moine. Ad una certa, sono arrivata a pensare che avrei potuto tranquillamente prendermi il diabete, se solo fossi rimasta lì per qualche minuto di troppo. >> concludo mentre lei scoppia in una risata argentina.

<<Sei sempre la solita, caschi come cioccolato fuso solo con Luca, eh?>> domanda con voce provocante, facendomi arrossire e aumentare il battito a mille.

Basta Un Pianoforte || SOGNATRICE DI CARTA ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora