-oddio, finalmente ti fai vedere.- mi dice super preoccupata
-tranquilla mamma sto bene. Hai visto chi é m...-
Annuisce prima ancora di farmi finire la frase.
-mamma devo dirti un'altra cosa.- mi fido di mia madre e devo dirle per forza tutto.
-per sbaglio, abbiamo ucciso Amaya...-
-abbiamo, per sbaglio? AMAYA? Gionata che vuoi dire? Spiegami tutto.-
È troppo nervosa, è meglio che si calmi prima.
-mamma sei troppo agitata, siediti, ti faccio una camomilla ok?-
Annuisce
Dopo una decina di minuti, beve la sua camomilla e si inizia a calmare un po'.
-adesso ti spiego. Amaya è la madre di Angelica e ha fatto cose davvero bruttissime a sua figlia che ora non mi va di raccontarti, ma è stata davvero un mostro con Ange. Un giorno l'abbiamo rapita perché continuava a perseguitarci, e mentre io ero in ospedale e Angelica era con Amaya, ha perso il controllo e le ha sparato. Due giorni dopo è morto Giuseppe.- le spiego velocemente
Resta qualche minuto in silenzio.
-cavolo, Gionata. Vi siete cacciati in un bel guaio.-
-lo so mamma-
-comunque ricordati che fra 2 giorni dobbiamo andare a fare un picnic sulle colline dove andavamo sempre prima che papà.. hai capito.- intendeva prima che mio padre morisse. Fa ancora male dirlo.
-si lo so mamma. È passato un'altro anno senza di lui. Il tempo passa e gli anni aumentano. Mi manca così tanto...- iniziano a scendermi le lacrime sul viso, che mia madre blocca con una carezza.
-ti voglio bene Gionata.-
-anche io mamma.- le dico, per poi abbracciarla.
-mamma un'altra cosa..-
Mi fa segno di continuare a parlare
-il padre di Angelica le ha lasciato tutta l'eredità. I soldi la casa e il resto. In questo momento lei sta malissimo e io devo starle vicino. Avevo pensato di trasferirmi da lei.. magari, se per te va bene.-
-ma certo Gionata. Vai dalla tua ragazza, si sentirà malissimo. L'importante è che ogni tanto ti fai sentire, ragazzino. Ma che dico ragazzino? Ormai sei un uomo. Sono fiera di ciò che sei diventato Gionata Boschetti.-
Stavolta inizio davvero a piangere e mi fiondo tra le braccia di mia madre abbracciandola più forte che mai.
La saluto un'ultima volta con un bacio, ed esco di casa pronto per andare da Angelica.
-amore sono tornato- urlo una volta entrato a casa della mia ragazza.
-vivrai qui?- chiede lei sbalordita
-sì- rispondo convinto
Angelica's pov:
-si- corro subito da lui e lo abbraccio fortissimo. Mi serve troppo in questo momento, mi serve il suo conforto, ho bisogno di lui.
-come va? Un po' meglio?- chiede Giò con una faccia poco entusiasta.
Gionata sta passando un brutto periodo, perché anche a lui è morto il padre e c'era molto legato.
-un po' meglio, tu?- rispondo
-mh.. Bene dai.. Amore volevo dirti una cosa. Fra due giorni dovrò andare con mia madre da una parte, per mio padre. Penso che tu abbia capito..- Dice un po' sconvolto e triste.
Quasi gli sta scendendo una lacrima dagli occhi.
-ma certo amore. Tranquillo- dico per rassicurarlo.
-comunque Gionata adesso mi accompagni in banca così prendiamo i soldi che mio padre mi ha lasciato e vediamo a quanto ammontano?-
Annuisce, e andiamo in banca.
-salve ho un conto bancario privato a nome Lacour.-
I proprietari della banca mi fanno entrare in una stanza dove ci sono circa 6 casseforti medie.
-sa a quanto ammontano?- chiedo
-90 miliardi di euro, signorina-
CAZZO. Ma allora non erano solo 7 milioni.
90 MILIARDI.
-possiamo trasferirli in una banca a nostra scelta a Londra?- domando
Gionata mi guarda strano
-certo signorina- faccio occhiolino a Giò, che mi guarda un po' stranito, una volta tornati a casa gli spiegherò tutto.
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TROPPO TARDI PER NOI.//Sfera Ebbasta (IN REVISIONE)
Roman d'amour[COMPLETA] Baby ti ho avuta tra le mani e non ti ho dato importanza o per lo meno, non te ne ho mai data abbastanza. Ti chiedo scusa, per avere fatto lo stronzo ti chiedo scusa per averti portata dentro al mio mondo. Tu che sei diversa, la tua vita...