39.

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-Sei in ritardo.- commentò Daphne nonappena la sorella Astoria ebbe accesso alla Sala Comune seguita da Pansy Parkinson.

-La domestica non aveva terminato i bagagli.- sputò acidamente Astoria portando lo sguardo su Daphne.

Astoria, o meglio Chloe, si diresse nella stanza di dormitorio appartenente alla ragazza per lasciare le innumerevoli borse e bagagli.
Successivamente, dopo qualche minuto, tornò in Sala dalle due ragazze che la attendevano sedute in un angolo di quest'ultima.

Chloe si guardò attorno curiosa, chiedendosi come facessero i Serpeverde a non morire ibernati dal freddo che emanava quella stanza. I colori dominanti non aiutavano la stanza a renderla calda.
Verde, nero e argento.

Ella si sedette su un morbido puffo in pelle scura, dinanzi a Pansy e di fianco a Daphne che, fieramente, sorseggiavano idromele.

-Allora, come sono andate le vacanze?- chiese Pansy rivolgendo una sguardo curioso ad Astoria.

-Solite cose: cene, feste, gente di alto livello.- mormorò titubante Astoria alzando spallucce.
Solo Godric sapeva quanto ella stesse improvvisando rischiando di essere scoperta.
Per fortuna sapeva che la famiglia Greengrass, un po' come i Malfoy, non si limitavano a concedersi una piccola e intima cena in famiglia per le festività.

-E voi? È successo qualcosa di nuovo?- chiese Astoria volgendo uno sguardo a Daphne.

Pansy e Daphne si guardarono rispettivamente con sorriso divertito, prima di farsi sfuggire una risata alquanto sospetta.
A Chloe salì un groppo in gola al pensiero che avessero compreso il suo travestimento. Deglutì imbarazzata e iniziò a torturarsi le mani senza mai abbassare lo sguardo, nella speranza di non dare nell'occhio alle due che, ancora, non smettevano di sogghignare.

In quel momento la porta della Sala Comune si aprì nuovamente, concedendo l'ingresso a Blaise, Theodore e Draco.
Blaise e Theodore rivolsero un furtivo sguardo alle tre Serpeverde sedute sulle morbide poltrone e fecero segno anche a Draco di raggiungerle.

I tre Serpeverde si avvicinarono alle ragazze con aria spavalda, come di consueto.

-Astoria, bentornata!- squillò Theodore Nott aprendo le braccia per invitare la giovane ad abbracciarlo.
Chloe lo osservò rapidamente da cima a fondo e, prendendo coraggio, si sollevò dalla poltrona gettandosi al collo di Nott con riluttanza.

-Sei proprio uguale lei!- le sussurrò all'orecchio Theodore portando le braccia attorno alla vita della ragazza.
Dopo queste parole il ragazzo si districò da quell'abbraccio e fece un passo indietro con un sorriso stampato in volto.

Chloe sorrise a sua volta e rivolse uno sguardo a Blaise, di fianco a Draco, che continuava ad osservarla e a lanciare occhiate d'intesa.

-Greengrass, quando sei tornata?- chiese freddamente Draco rivolgendo uno sguardo alla ragazza.
Questa gli si avvicinò lentamente mantenendo uno sguardo basso.

Lui sì che l'avrebbe riconosciuta.

-Poco fa a dire il vero.- rispose Astoria, alzando lo sguardo verso il ragazzo più alto di lei.
Rabbrividì vedendo il riflesso di un'altra ragazza dei suoi occhi.
Avrebbe voluto vedere solo il suo.

Draco la osservò con occhi carichi di indifferenza e diffidenza, scutandone i lineamenti del viso.
Astoria, fisicamente, era molto più raffinata rispetto a Pansy e Daphne.
E forse in Chloe iniziò a crescere la paura che lui avrebbe potuto preferire una come Astoria, delicata e raffinata, piuttosto che una sbadata, ritardataria, impicciona, secchiona e piagnucolona Grifondoro.

In realtà Draco non dava peso alla bella presenza di Astoria dinanzi a sé. La sua mente era così annebbiata e furiosa che non avrebbe mai fatto badato a nessuna ragazza che non fosse la sua.
'Non ha neanche risposto alla mia lettera.'
Pensava.
'Forse perché non mi ha mai amato davvero.'
Pensava ancora.

The most beautiful eyes || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora